Quest - Sangue nel mare dorato

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  1. Izaya Strife
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    Era appena trascorsa la mezza mattinata. Il sole era alto nel cielo, primeggiando su un clima abbastanza mite nei dintorni dei confini dell'Area Neutrale.
    Ormai il gruppo, composto da quelle quattro persone così diverse tra loro, per vestiario, etica e atteggiamento, si era allontanato dalla dimora di quasi un centinaio di chilometri.
    Tuttavia, vi erano almeno altre quattro volte la strada percorsa da fare, prima di giungere a destinazione.
    Stando alle disposizioni di Kazel, il gruppo avrebbe preso di mira l'area aristocratica ed il casinò, del resto un uomo che poteva permettersi tali spese per le sue "creazioni" doveva aver qualche legame con gli alti borghi di quelle terre.
    In assenza di altri indizi, non vi erano altre strade; Kazel aveva già predisposto un piano, mentre sembrava perdere tempo a cercare Kirahn qualche ora prima o a discutere con Kurtis.
    A breve il gruppo si sarebbe reso conto dell'abbassamento di temperatura una volta entrati nelle terre dei denari, per via della prevalenza di catene montuose che fanno da guscio all'intero continente, eccetto una parte del lato ovest che confina con l'oceano.


    "Fantastico, non sappiamo nemmeno il nome di colui che stiamo cercando, e ho portato con me gente nuova e con cui non ho mai lavorato in missioni così importanti.. spero che la mia voglia di sperimentare e di azzardare non mi costi nulla nemmeno questa volta"

    Kazel era pensieroso, mentre dirigeva il gruppo. Aveva dato uno zaino da tenere in spalla a tutti e tre, senza farglielo aprire e senza rivelarne il contenuto in maniera esplicita. Lui invece non ne era provvisto, camminava come sempre, accompagnato solo dalla frusta e dalla sua spada.

    Negli zaini c'è scritto il vostro nome, nel caso voleste levarlo dalle spalle durante una eventuale pausa più in la, il motivo è semplice : a parte le razioni base uguali per tutti, all'interno vi sono anche oggetti di vario tipo, consono al vostro tipo di combattimento o al ruolo che dovrete intraprendere durante la missione. Sono da utilizzare in fasi di emergenza, mi raccomando..

    Kazel voltò il capo mentre continuava ad avanzare, scrutando per qualche secondo tutti i presenti, soffermandosi soprattutto su Oga

    "Quindi ha lasciato il bambino con cui l'avevo valutato per questa qui... uhm, mi chiedo come mai l'abbia voluto sostituire.."

    e infine su Kirahn

    "Che figuraccia che ho fatto, prima.. perché sono così serio da qualche ora a questa parte? Di solito me ne frego.. sarà la missione o qualcos'altro ?"

    CITAZIONE
    1 post x pg, turnazione libera.
     
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  2. †..Vivi..†
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    Haru Kanzaki



    61Q4R



    j3a9b

    Dati Anagrafici
    wCIbq






    .:Nome: Haru

    .:Cognome: Kanzaki

    .:Soprannome: Ismael

    .:Età: 18

    .:Sesso: Maschio

    .:Altezza: 180 cm

    .:Peso: 80 Kg

    .:Capelli: Capelli lunghi corvini scalati all'indietro

    .:Occhi: Occhi neri, leggermente infossati e un po' allungati ai lati

    .:Segni particolari: un cerchio lucente sul suo palmo

    .:Descrizione fisica: A causa della sua vita, vissuta nelle strade della città, Haru ha sempre dovuto combattere per far valere la sua superiorità. Ha sempre dovuto lottare per riuscire a sopravvivere... e questo gli ha donato, col tempo, un aspetto robusto e muscoloso, senza neanche un filo di grasso. Nonostante lotti da quando è nato il suo corpo non ha i segni di queste lotte.

    .:Orientamento sessuale: Eterosessuale

    Carattere e mentalità


    Spiego tutto nella storia

    Storia


    Haru nacque a nelle Spade's Land. Egli è l’unico figlio della famiglia Kanzaki, nato dalla madre Kirimi e dal padre Nabusa. I genitori si presero cura di lui e lo crebbero come secondo loro era più giusto, il bambino crebbe, diventò un preadolescente, ma era come se nella mente del ragazzo avvenivano cose anormali, non era un ragazzino solare e vivace come molti della sua età e spesso cadeva in una sorte di trance come se si isolasse dal resto del mondo. Un drammatico giorno questi stati di trance andarono a ripercorrersi per parecchio tempo di fila, era stato su una sedia senza dire una parola e senza ascoltare chiunque tentava di parlargli per parecchie ore di fila e la sera tardi i genitori lo trovarono nella cucina con un coltello in mano pronto a tagliarsi la gola.
    Non era stato proprio un bel momento da parte della famiglia, scoprire i pensieri oscuri che avvenivano nella mente del ragazzino li aveva inferto un grande shock, così si misero alla ricerca di gente che sapeva farci con la psicologia umana, andarono dai migliori ma nessuno di loro aveva trovato una spiegazione esauriente.
    Una sera, durante la notte, dopo una giornata di lavoro da parte di entrambi i genitori sentirono altri rumori provenienti dalla cucina, si alzarono di capofitto pensando immediatamente a un altro tentato omicidio da parte del loro figlio, ma ciò che scoprirono era tutt'altro... Il ragazzino era fermo, immobile con le pupille bianche come fosse cieco... e aveva lo sguardo rivolto verso l'alto. Una figura spettrale, sfocata e scura si ergeva sulla sua testa. Dalla sagoma si intravedevano grosse ali nere, ma la forma sembrava quella di un essere umano... in un attimo questa sagoma sparì lasciando cadere tante piume nere attorno a sè che andarono prima a vorticare attorno al ragazzino e poi si andarono a infilare tutte in un unico punto, il palmo della mano del ragazzo, sparendo... dopo appena 5 minuti però, in quel punto apparve un cerchio strano e luminoso, così abbacinante da illuminare tutta la sala. Così i genitori, sconvolti dallo stupore, uscirono allo scoperto cercando di chiedere al figlio cosa fosse accaduto, ma un bagliore proveniente dal minuscolo cerchietto di luce provocò una grande esplosione e i due genitori furono scaraventati contro al muro con una potenza inaudita: il padre si ruppe il collo e morì sul colpo e la madre picchiò la testa ma non morì istantaneamente. Così invocò aiuto, ma nessuno rispose a parte il "fanciullo" che pian piano si avvicinò a lei, la prese per la gola e con uno sguardo freddo e privo di anima le soppiantò tutte le dita della mano destra nel collo ammazzandola.

    Di tutto questo Haru non si ricordava niente, si era svegliato tutto a un tratto nella cucina con il cadavere di sua madre tra le mani e il padre poco più in la esanime. Aveva capito di esser stato lui ad ammazzarli notando le dita e i suoi vestiti impregnati di sangue e vedendo il collo della genitrice perforato in cinque punti diversi come se qualcuno le avesse ficcato le dita nel collo. Ma non gli importò niente, andò a sciacquarsi le dita e pulì tutte le prove, si riempì di ferite (non mortali) e si accasciò in mezzo ai corpi deceduti dei "suoi". Così lo trovarono. E la storia di quel che accadde nella famiglia kanzaki quel giorno circolò per tutto il paese e per tutto il continente, era qualcosa che non capitava tutti i giorni, ma molti si interrogavano su come il figlio si fosse potuto salvare da quell'incidente così strano e molti incominciarono a pensare che fosse stato lui, nessuno però aveva le prove e il caso rimase irrisolto.

    Più passava il tempo e più Haru diventava meno propenso all’ approccio agli altri abitanti del paese, parlava poco e si ritirava in camera a leggere fregandosene di ciò che gli accadeva intorno e dando aria alla bocca solo quando era strettamente necessario. Ma questo comportamento non fu solo a causa sua. Da sempre la gente cercava di evitarlo, gli parlavano freddamente e lo guardavano con occhi privi di affetto, pieni di paura e disprezzo. Questi problemi però apparentemente sembravano scivolargli di dosso come se niente fosse e ripagava il disprezzo per il disprezzo fino a divenire totalmente cinico nei confronti di tutti. I sentimenti per lui non esistevano, era diventato una statua vivente, privo di emozioni e senza alcun attaccamento alla vita. Per lui poteva succedere qualsiasi cosa, anche la morte di persone vicine, che non sarebbe comunque stato minimamente toccato.
    E così crebbe, all’ apparenza normale, ma all’ interno del proprio cuore avveniva un conflitto, per quanto non gli importasse di niente e di nessuno aveva un obbiettivo, scoprire cosa aveva dentro di sé, cosa quella famosa notte lo aveva costretto ad ammazzare i propri genitori… non gli interessava l’essere escluso dagli altri, sentirsi parlar malamente o che i propri genitori eran deceduti, ma era soltanto curiosità. L’unica cosa che lo rendeva umano e non una pietra privo di animo era la curiosità che ergeva in maniera spropositale, per lui le informazioni erano la cosa più importante del mondo e soltanto con esse si poteva diventare qualcuno. Ma nel mondo in cui viveva l’unico modo per giungere al sapere era la forza combattiva e la potenza economica. Doveva allenarsi, doveva diventare il più forte per poter raggiungere gli obbiettivi imposti e rimanendo debole non si sarebbe giunti da nessuna parte né tanto meno rimanendo povero.
    Così crebbe, leggendo libri su libri, acculturandosi sempre di più e per potere un giorno saper tutto quello che si poteva apprendere... mentre nel suo cuore l'angelo ignavo Ismael prendeva sempre più il sopravvento.



    "Non esiste il bene o il male, ma soltanto punti di vista differenti. La vera realtà è colui che non fa parte nè di una nè dell'altra ma che da giudice e da terzo analizza i difetti e pregi di ciascuno per poi costituire il vero."

    5hroh

    Dati di Combattimento
    Eruq6





    Abilità



    Forza: 15
    Difesa: 11
    Vitalità: 12
    Magia: 7
    Spirito: 9
    Mira: 15
    Destrezza: 16
    Rapidità: 18

    Livello PG: 1

    Arma Personale: Masamune 105 cm
    Tecniche Base:

    1:Forza fisica e un agilità superiore a ogni altro essere umano
    2:Quando tramutato in angelo acquisisce il potere del magnetismo in grado di attirare a sé e allontanare da sé qualsiasi cosa che sia umano o un oggetto. Però con un intervallo tra i vari attacchi magnetici di 10 secondi










    .

    "Il cinismo è il riuscito tentativo di vedere il mondo come è realmente ed è l'unico modo, seppur spiacevole, di dire la verità."



    2mrRS



    "Cinismo è dare alle cose il disprezzo che meritano."




    Era passato parecchio tempo da quando avevamo lasciato l'accademia per dirigerci nella fredda terra di Denari a cercare una persona di alto rango sociale. Chissà se il capogruppo ne sapeva qualcosa di più rispetto a quanto c'aveva detto... non era il massimo andare a svolgere una missione completamente allo sbando. Ma comunque ne saremmo potuti venire fuori... Kazel sembrava una persona perspicace come anche la ragazza... il ragazzo, Oga, un po' meno. Dal carattere che aveva avuto fino ad allora sembrava più un tipo che preferiva spingersi avanti senza troppi ragionamenti, o la va o la spacca. Magari mi sbagliavo, ma anche in quel caso un tipo così nel gruppo sarebbe servito.
    In quel momento Kazel si girò verso di noi per spiegarci cosa vi si trovava all'interno degli zaini e che, qualsiasi cosa vi fosse all'interno, doveva essere usata solo in casi di emergenza.

    Chissà che roba è

    Edited by †..Vivi..† - 6/3/2013, 18:55
     
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  3. kuchiky
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    CITAZIONE (kuchiky @ 4/2/2013, 22:28) 
    Nome: Kirahn
    Cognome: Eald
    Soprannome: Kira
    Età; 17
    Data di nascita:3/ 10 / 1640
    Segno zodiacale: bilancia
    Stato sociale: single
    Mestiere: ladra
    Conto in banca: 1000 denari
    Razza: umana
    Provenienza: Orage, un villaggio sperduto nelle montagne.
    Occhi: quello sinistro viola mentre quello destro di un azzurro accecante causato da una malattia presa da bambina, che però non le creò problemi alla vista, anzi la migliorò.
    Capelli lunghi e mossi, neri come le piume dei corvi
    Carnagione: è molto pallida
    Altezza: 1.65
    Peso: 55 kg
    Corporatura : esile
    Segni particolari: un tatuaggio che parte dalla spalla e che ricopre la parte sinistra della schiena. Ritrae un albero circondato da una serie di strani simboli elfici che nemmeno lei conosce. Si dice sia il sigillo che l'ha liberata dalla sua malattia.
    Comportamento: è una ragazza silenziosa, se deve parlare principlamente cerca di sbrigarsela con frasi secche. Ciò però non vuol dire che non sia una persona apprezzabile.

    Abilità
    forza:11
    difesa:10
    vitalità:9
    magia:11
    spirito:12
    mira:16
    destrezza:20
    rapidità:21

    [SPOILER]Forzasfera
    Magisfera


    Classe: ladro
    Equipaggiamento:porta con se una serie di pugnali e una spada a lama corta che utilizza soli in casi estremi.
    Eventuale Famiglio: un gatto capace di comunicare mentalmente con lei. Il suo potere è alcuanto particolare perchè non nuoce in alcun modo all'avversario, ma è capace di curarla e in alcuni casi teletrasportarla in altri luoghi.
    Poteri:illusion: ha un potere particolare, l'illusione, è capace di far cadere il nemico in una trappola mentale che le rivela principalmente la storia dell'avversario in una serie di veloci flashback
    ''pan''- con questa parola lo stesso potere ''illusion'' le da la capacità di conoscere le paure del suo avversario.

    non sono poteri che danneggiano fisicamente o mentalmente il suo avversario, ma le danno la possibilità di conoscere il suo avversario e riuscire a tenergli testa nei combattimenti.
    Background: Kirahn era nata da una giovane donna che morì durante il parto. Suo padre l'aveva cresciuta da solo cercando disperatamente una donna che la potesse alattare. si sposò con una donna che aveva appena avuto un figlio da un ragazzo che l'aveva abbandonata alla scoperta della gravidanza. la giovane donna che l'aveva cresciuta però non l'aveva mai nemmeno guardata. durante i suoi primi anni se ne era servita come schiava, fino a quando si ammalò. La malattia l'aveva condotta ad uno stato catatonico che non le permetteva nemmeno di capire cosa le stesse succedendo. Durante i giorni che passò nel letto a pensare il suo occhio destro divenne di un azzurro anormale, accecante. Tutti i medici chiamati dal padre preoccupato non sapevano dare risposta a quel che stava accadendo e inoltre più la osservavano più sentivano un senso di disgustosa paura, e lei la sentiva. Sentiva il loro cuore pulsare, sentiva il loro sangue scorrere, vedeva le vene ingrossarsi, farsi definite e non capiva cosa le stava succedendo. Ne era spaventata all'inizio ma poi la cosa le iniziò a piacere. La malattia la portò ad uccidere la matrigna e il fratellastro senza indugi e dil padre spaventatò chiamò un mago. Questi arrivò il giorno stesso, nonostante abitasse molto lontano dal loro villaggio, e la curò imponendole un sigillo. Ritraeva un albero che partiva dalla spalla e ricopriva tutta la parte sinistra della schiena, un albero circondato da numerose rune elfiche. Lui sapeva che non avrebbe retto per sempre, ma non se ne preoccupò molto, per ora era salva.
    Passarono un paio di giorni da quando lei si alzò dal letto.
    -Padre? Padre?- iniziò ad urlare aggirandosi per la casa che ormai sembrava deserta.
    Non trovò mai risposta. Il padre l'aveva abbandonata e lei per giorni era rimasta in quella casa senza mangiare e senza bere, ferma e immobile nella stessa stanza in cui aveva ucciso la sua matrigna e quello stupido ragazzino frignoso.
    Poi alla fine decise. Il suo villaggio, quelle terre non erano più la sua patria. E così se ne andò e iniziò a rubare per vivere. All'inizio era impacciata, ma poi con il passare dei giorni, dei mesi, degli anni la sua capacità crebbe, conobbe la magia della sua malattia, trovò il suo famiglio e continuò a vivere di stenti con quello che riusciva a rubare sotto pagamento.
    Trovò un compagno, un ragazzo che la seguiva nei suoi spostamenti, che l'aiutava con i compiti, a rubare, a cercare lavoro e soprattutto le teneva compagnia in quel viaggio. Le sembrava che la vita procedesse per il verso giusto fino a quando trovò il suo unico compagno morto. Era stato sbranato, ma non da un cane.. no... da qualcosa di peggio. Pianse, perchè si era affezionata, si disperò...e in quel momento si rialzò consapevole della sua voglia di vendetta. Consapevole che il sigillo si stava indebolendo, consapevole che quel potere l'avrebbe uccisa, oppure semplicemente migliorata.

    [/SPOILER]






    Kirahn camminava tranquillamente. Erano anni che non percorreva quelle strade e quei sentieri e in quel momento i ricori si facevano sentire più affilati che mai, ma lei li scacciò dalla mente.
    Con il peso del tascapane e dello zaino la sua camminata svelta ne aveva risentito, ma non se ne preoccupava molto.
    ''Farò muscoli'' pensò.
    Se ti peso posso anche camminare da solo Gern era ancora sulla sua spalla. Grazie allo zaino era riuscito ad avere uno spazio un po' più largo per dormicchiare durante il viaggio. Però, d'altro canto, non voleva nemmeno pesare alla ragazza.
    ''Non preoccuparti, e poi se ti facessi scendere dovrei rallentare ancora per controllare di non lasciarti troppo indietro. Quando avremmo messo una bella distanza dall'Accademia potrai camminare per conto tuo, ora preferisco che tu stia sulla mia spalla, o sul tascapane. Tanto non sei un peso'' concluse la ragazza coccolandogli la testa.
    Sai,vorrei sapere che cosa contiene il tuo zaino!
    ''Kazel ha detto che è solo per le necessità, quindi lo scopriremo quando e se ne avremmo bisogno''.
    Continuò a camminare seguendo gli altri.
    ''Sai... è strano... prima, nemmeno qualche giorno, eravamo soli.. ora abbiamo la scorta i due si misero a ridere.
     
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    Oga Akuma



    Nome : Oga
    Cognome : Akuma
    Soprannome : non ne ha per adesso
    Età : 17
    Data di nascita : 27 Febbraio
    Segno zodiacale : Pesci
    Orientamento sessuale : Etero
    Stato sociale : Single
    Mestiere : fa lavoretti part-time di qualunque tipo

    Conto in banca : 4500 denari
    Razza :Umano
    Provenienza :Kyoto
    Occhi :Neri da non distinguere la pupilla dal iride
    Capelli :Neri
    Carnagione :Chiara
    Altezza :1.82m
    Peso :66kg
    Corporatura : ragazzo molto alto, occhi a mandorla. Ha una muscolatura da uno che fa molto esercizio fisico e e lavori manuali. Si veste sempre in maglietta e pantaloncini corti anche quando fa piu freddo.

    Comportamento: Questo ragazzo ama fare risse! quando non lavora passa la maggior parte di tempo a fare a botte con teppisti che trova in giro.


    Abilità :
    forza: 23
    difesa: 19
    vitalità: 17
    magia: 12
    spirito: 10
    mira: 14
    destrezza: 19
    rapidità: 21

    Equipaggiamento :
    porta solo con se un biberon pieno di latte, che fa bere ad Ga quando Oga deve recuperare magia forza e velocità.

    Eventuale Famiglio :

    Oshino
    Bambina che vive letteralmente nella sua ombra, esce da essa nel momento del bisogno. porta con se una katana


    Finalmente erano partiti, Oga era eccitato all'idea di poter magari fare il culo a qualcuno, ma era anche svogliato dal camminare dopo tutto quel che ha passato negli ultimi giorni...
    Ormai avranno fatto un centinaio di chilometri, il sole era accecante e Oga cercava di coprirsi gli occhi con la mano sinistra.


    Odio il sole, odio la luce...
    Disse la ragazzina non visibile agli occhi dei presenti (ma perfettamente udibile) scocciata

    Lo so, lo so...

    Se ci attaccano spero di trovarci in una zona con molta ombra se no saremmo in svantaggio... o almeno io

    Oga non proferì parola, non sembrava preoccupato al riguardo. ci avrebbe pensato al momento come al solito.

    "Non mi da fastidio questo zaino, sono abituato a portare peso sulle spalle. Però sono curioso di sapere cosa ci sia dentro"
     
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  5. Izaya Strife
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    Qualche ora dopo, il quartetto superò la catena montuosa delle terre dei denari. La zona aristocratica e il casinò erano in due zone diverse, seppur non molto lontane. Per quanto minimamente rischioso potesse essere, un'ottima via di investigazione era dividersi momentaneamente in due gruppi.

    "In quattro daremmo troppo nell'occhio..uhm.. devo pensare attentamente a questa scelta..chi mando dove..?"

    Kazel si fermò una volta varcato l'ingresso "ufficiale" delle terre, delineato da alcune mura disposte in una fila orizzontale fino ad essere "chiusa" dalle montagne esterne. Queste mura si dilungavano per chilometri e chilometri e non si poteva nemmeno pensare di misurare quanto fosse lunga.

    Voltandosi, Kazel chiese al trio di fermarsi, in quanto avrebbe a breve esposto il suo piano.

    Dunque.. abbiamo due posti da controllare, e possibilmente non a lunghi termini. In quattro, in un unico posto, daremmo troppo nell'occhio. Allo stesso tempo, dividersi significherebbe fidarmi "ciecamente" a due di voi; mi riferisco a coloro che non saranno nel gruppo con me.

    "Si aspetteranno quindi che colui di cui meno mi fido, lo porterò con me..
    Invece, come sempre, farò l'esatto opposto, quindi.."

    Haru, voglio appurare che posso fidarmi di te, tu sarai nell'altra squadra e ti occuperai di dirigere la ricerca, insieme a..

    "dirigere..Kirahn non penso le starà tanto bene di dover seguire gli ordini di uno del suo stesso grado, specie col caratterino che ha.. non oso immaginare..
    Oga..in teoria lui da questo punto di vista potrebbe essere meno problematico, ma dall'altro.. spero Haru sia abbastanza in grado e sciolto per poterlo tenere a bada.."

    Oga. E andrete al casinò.

    "Sono già stato li, è meglio che esplori in maniera più accurata queste terre cui poche volte ho messo il piede dentro.."

    Se non ci sono obiezioni, io procederei con lo spiegarvi accuratamente il piano

    Kazel li fissò, molto attentamente, per coglierne l'espressione nel loro viso, specie nei confronti di Haru
     
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  6. †..Vivi..†
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    Da quando avevamo lasciato l'accademia per intraprendere questo lungo viaggio le soste non erano state particolarmente numerose e nemmeno lunghe. Ci fermammo giusto l'indispensabile, per poi poter proseguire senza problemi.
    Non avevamo nemmeno avuto il tempo di conoscerci meglio, facemmo tutto di fretta per raggiungere l'obiettivo.
    Così, finalmente, dopo aver traversato la fredda catena montuosa delle terre, giungemmo davanti all'ingresso principale delle Diamon'd Land. Era davvero strabiliante la lunghezza delle mura che delineavano il confine, sarebbe stato un buon argomento di studio scoprirne il o i costruttori, e sicuramente una volta arrivato in città avrei cercato qualcosa inerente ad essa. Però ora quel che importava era la missione.
    Kazel si fermò, per poi voltarsi verso la nostra direzione e dirci che saremmo state divisi in due gruppi, così da poter raggiungere entrambe le mete senza destare sospetti.
    Il ragionamento era giusto, se fossimo arrivati in quattro la gente si sarebbe domandata come mai tutta questa gente giungesse li in quel momento, mentre, invece, era normale che forestieri giungessero in gruppi di una o due persone e quindi non avrebbe allarmato nessuno.
    Poi Kazel fece un altro punto della situazione... i gruppi sarebbero stati lui e la ragazza nel primo e invece quello che si doveva dirigere al casinò era formato da me e Oga.
    Io, quindi, sarei dovevo stare col ragazzino... quello che parlava con la sua ombra... mah... e così sia... se devo raggiungere il mio obiettivo perchè no. In genere se sarebbe successo qualcosa a sto tizio non me ne sarebbe importato quasi niente, però non potevo comportarmi in questo modo... non adesso. Per poter raggiungere gli obiettivi che mi ero imposto fin da quando ero piccolo dovevo diventar più forte e acquisire soldi. Senza l'accademia non so dove potrei arrivare... probabilmente da nessuna parte.
    E così mi toccava, sperando che il ragazzo non si rivelasse una palla al piede, anche se non mi era sembrato a prima vista.

    Ok, nessun problema - affermai - con sguardo fermo senza far tralasciare alcun sentimento.

    Nè disprezzo, nè gioia... niente. Totalmente freddo, come mi ero abituato ad esser da quell'incidente. Da allora non mi era mai più capitata una cosa del genere e spero solo che non ricominci ora.

    Nessuna obiezione
     
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  7. kuchiky
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    Kirahn ascoltò Kazel che formava le coppie.
    Sembra quasi una gita romantica, noi non siamo abituati a lavorare in questo modo Kira... siamo più... e che ne so... noi ci buttiamo, pensandoci ovviamente
    La soluzione è ovvia. Kazel non sembra stupido, se ora varcassimo queste porte in quattro e proseguissimo la missione insieme la gente inizierebbe a puntare il suo sguardo su di noi, con la possibilità di venire scoperi.
    Quello lo so, quello che volevo dire era che Kazel non usa il nostro stesso metodo disse il gatto mentre, ancora appoggiato alla spalla della ragazza si sgranchiva le zampe.
    Come puoi dargli contro. Non abbiamo di certo vissuto le stesse esperienze, e di certo dubito che possa riuscire a fare una docile madamigella alle feste dei ricchi!
    Me lo ci vedo sai.
    I due si guardarono, ma evitarono di piegarsi in due dalle risate.
    Bene disse mentre prendeva dal suo tascapane una fiasca di acqua e ne bevve un sorso, poi guardando gli altri aggiunse Sete?.
    Spero per te che tu abbia portato il miele
    Si si. Non ti preoccupare gattaccio viziato, c'è tutto quello che ti potrebbe servive nel tascapane. Comunque Gern, qualora lo incontrassimo fa finta di non conoscerlo, fa finta di non vederlo, fa finta che non esista...
    Lui è qui?
    Secondo le ultime informazioni che mi erano state date si, ma dubito che avremmo tempo per altro, per quello ti chiedo di non teletrasposrtare nessuno prima che la missione sia finita. Una volta finite, se, e ribadisco SE lo dovessimo incontrare hai il pieno diritto di fargli quel che vuoi
    Oh... tu non ti preoccupare!
    Lo sguardo della ragazza si fece serio.
    Iniziava il lavoro. Un lavoro che non sapeva ancora come svolgere, in un luogo che voleva allontanare e con la probabilità di incontrare il suo scheletro nell'armadio per i vicoli della città.
    Non potrebbe andare meglio!
    Kazel, se non hai altro da dire potremmo andare, prima si conclude meglio è giusto?
     
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    I quattro ragazzi stavano già camminando da un bel po, mentre si dirigevano verso i cancelli non si dissero molto. A Oga sembravano tutti molto seri, lui invece era tranquillo, come al suo solito.
    Finalmente non molto distanti da loro si potevano notare le maestose mura della città; la vista era spettacolare, il cielo era limpido e "caldo" il quale veniva interrotto dalle punte innevate di alcune montagne in lontananza.
    Non appena varcarono il cancello principale Kazel fermò il gruppo e dicendo che sarebbe stato pericoloso continuare tutti e quattro insieme; quindi fece due gruppi: Uno con Kazel e la misteriosa ragazza col felino e l'altro gruppo con Oga e il ragazzo che sembrava preferisse starsene un po per le sue.


    Guarda...per me non ci sono problemi

    "Sono curioso di vederlo in azione..."

    Se non c'é altro, io partirei, non mi piace perdere tempo

    Ahahahahahah a te non piace perdere tempo?
     
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  9. Izaya Strife
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    CITAZIONE
    da questo momento in poi, i post saranno seguiti in quest'ordine, per non fare confusione
    Gruppo Area Aristocratica
    Gruppo Casinò.
    Perciò l'ordine di ruolata sarà :
    Kazel
    Kirahn
    Haru od Oga
    il secondo del gruppo tra i due citati sopra. Io vi farò un post di preambolo proprio adesso.

    D'accordo, allora è tutto stabilito.. Kirahn, a te spiegherò come procederemo durante l'ultima parte di tratto, così non sprecheremo troppo tempo..
    Oga, Haru.. come preannunciato, andrete al casinò.
    Haru, avrai bisogno di apparire come una persona che è li per affari, e il motivo per cui sei li a "giocare" è per arrotondare una cifra. Hai l'aspetto adatto per dar apparenze di un uomo serio e sofisticato, Oga sarà la tua guardia del corpo


    "Anche se quest'ultimo si porta dietro qualcuno.."

    Fai finta di divertirti giocando, nel frattempo cerca d carpire qualcosa in merito ad un uomo che è uno scienziato, o comunque interessato a questo genere di cose. Magari chiedi proprio a chi sfidi durante una partita, giusto per rompere un po' il ghiaccio e non cadere nell'occhio. Mescola la tua freddezza del tuo atteggiamento da missione al calore che dovrai mostrare alle persone che potrebbero farti domande e andrà tutto bene, spero.
    Oga, tu nel frattempo, oltre a far da guardia del corpo come copione, potrai approfittare di questa scusa per osservare un po' il tipo di persone che ci sono li dentro, tieni gli occhi aperti se qualcuno è armato o se comincia a fissarvi più volte.


    Poco dopo, Kazel fece un sospiro e si avvicinò lentamente verso Haru.

    Tieni, dovrebbero bastare, anche perché non dovrai tirarla per le lunghe.

    Kazel porse 1000 denari in prestito ad Haru, che avrebbe utilizzato al casinò per le puntate.

    Mi raccomando, ad entrambi.. se nella peggiore delle ipotesi dovesse essere presi di mira ed attaccati.. sappiate che nello zaino di Oga vi è una pietra rossa che se sbattuta sul terreno di forza un cerchio di fuoco avvolgerà chi l'ha utilizzata, quindi, Oga.. usala se sei nei guai e accanto ad Haru, così anche lui è protetto.
    Haru, nel tuo zaino invece ci sono delle cuffie realizzate con una pelliccia di un mostro molto robusto ucciso tanti anni fa, quindi abbastanza protettive e coprenti.. e un dispositivo con un singolo pulsante che, se utilizzato in ambienti chiusi, provocherà dall'antennina alla sua estremità dei suoni talmente fastidiosi da mettere al tappeto per una decina di secondi chiunque hai attorno, c'è una cuffia anche per Oga sempre nel tuo zaino, ricorda di darli pure a lui se reputi opportuno usarlo.


    Kazel rimase impassibile nelle sue espressioni, era da tanto che non parlava a lungo e con tale serietà, di fatto il tono del ragazzo è sempre stato fermo e costante, mentre scrutava i due.

    Uh. Sono già una decina di minuti in meno che abbiamo, meglio farci strada. Direzione nord - ovest per voi, non potete sbagliare perché in meno di due ore comincerete a notare delle luci, son stato li una volta.

    Kazel fece segno a Kirahn di andare, mentre lui si dirigeva verso Sud - Ovest.

    Andiamo Kirahn, "prima si conclude meglio è", giusto?

    CITAZIONE
    Kazel e Kirahn

    Salutati con dei cenni Oga e Haru, Kazel proseguì verso la direzione stabilita insieme a Kirahn. Kazel continuò a mantenere serio il suo atteggiamento, e sembrava voler star zitto, fin quando non ricordò di dover dare le spiegazioni della loro parte a lei.

    Kirahn.. noi andremo nell'area aristocratica. In realtà volevo fin dal principio tu venissi con me, avevo già pensato a tutto.
    Prima di procedere con la spiegazione del piano, c'è una domanda che devo farti..


    Il tono di Kazel non sembrava nemmeno essere mai appartenuto a quest'ultimo, il ragazzo appariva agli occhi di Kirahn eccessivamente serio.
    La fissò negli occhi in maniera molto diversa dalle altre volte, fermando all'istante il suo passo, attendendo che si fermasse anche lei.


    Oltre ad essere una ladra, sei anche un assassino ? Uccideresti qualcuno, per uno scopo che ipoteticamente non sia il tuo ?
     
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  10. kuchiky
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    Se ben pagata si, ma solitamente non uccido disse la ragazza con tono serio mentre il suo sguardo, che si faceva sempre più cupo, si soffermava su quello del ragazzo.
    Stette in silenzio per qualche istante.
    Non riusciva a capire che cosa volesse effettivamente da lei Kazel, ''Allora vuoi una ladra o un'assassina?'' pensò fra se frastornata.
    Non penso che sia il caso per te Kira di accettare, ora come ora. Non sei nelle condizioni di tenere sotto controllo quello!.
    Lo so, ma ho accettato la missione, non mi sembra il caso di rinunciare proprio ora che siamo arrivati.
    Vuoi che uccida qualcuno Kazel? chiese poi al ragazzo, decisa ad avere una risposta subito.
    Alla fin fine la risposta non le interessava molto, sapeva che avrebbe fatto qualsiasi cosa, come sempre.
    Il lavoro è lavoro Gern... e noi siamo qui per lavorare.
    Se ci dovessero essere dei problemi ti teletrasporterò da qualche parte, non preoccuparti. Ho capito!.
    Coccolò il gatto, ancora accovacciato sulla sua spalla e fissò Kazel in attesa di una risposta, ma dentro di lei qualcosa iniziava a scatenarsi.
     
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    Ascoltò attentamente le parole di Kazel, gli disse che lui e l'altro ragazzo avevano il compito di andare al casinò, lui sarebbe stato la guardia del corpo, o almeno avrebbe cercato di dar quel impressione a chi gli stava intorno. Kazel rilevò anche il contenuto dei loro zaini, Oga possedeva nello zaino una pietra rossa, probabilmente magica, che quando sbattuta per terra questa creava un cerchio di fuoco a terra; non aveva capito bene cosa avesse Haru, sa solo che aveva una sottospecie di cuffie.

    E mi hai fatto portare sto zaino solo per un sasso?

    Domandò perplesso a Kazel

    Si girò verso l'altro ragazzo e dandogli una pacca sulla spalla gli disse di andare; senza girarsi alzò il braccio sinistro con la mano sinistra per salutare gli altri due.

    Dai andiamo

    "Senti Oshino, cerca di non farti notare quando saremo nel casinò. Diamo già in occhio solo noi due..."

    "Uff...va bene"
     
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  12. †..Vivi..†
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    Kazel si mise a spiegare il piano. Sembrava non avere neanche una pecca. Saremmo dovuti andare al casinò, parlar con della gente e se fossimo stati attaccati avremmo dovuto usare gli attrezzi nello zaino.
    Odiavo adoperare i gadget e ancor di più detestavo dover spendere anche una piccola parte di quei mille denari. Cercherò di risparmiarne il più possibile, anche se, purtroppo, dovrò stare nei limiti, senza far insospettire nessuno. Magari se vedevano uno che andava al casinò puntando degli spiccioli avremmo dato senza dubbio nell'occhio. Dopotutto per la missione questo ed altro... anche far coppia con sto tizio sperando che la sua ombra non causi dei problemi... e probabilmente dovrò anche resistere nel combattere corpo a corpo in caso ci scoprissero... insomma sta missione non mi piaceva per niente... ma mi toccava.
    Oga mi diede una pacca sulla spalla... il nervoso mi salì a mille, ma dovetti far finta di niente, in fondo ero bravo a celare i sentimenti. Intanto Kazel e la ragazza se ne andarono per la loro strada.

    Va bene, andiamo. Teniamo gli occhi aperti anche lungo il cammino... non si sa mai. Fa conto che siamo già al casinò. Anche per quanto riguarda la tua ombra.

    Così ci dirigemmo verso nord-ovest affrontando altre 2 ore di cammino.

    Senti... una domanda... la tua ombra animata sta li come se fosse un ombra normale solo col dono della parola o per caso esce o si muove da sola? E se si, sei tu a deciderlo o fa tutto lei?
     
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  13. Izaya Strife
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    CITAZIONE
    Kazel e Kirahn

    Non necessariamente. Sarebbe una misura estrema da prendere se l'uomo in questione presenterà persone troppo vicine al suo fianco.. se alla prima occasione si allontanano da lui, quella sarà la tua chance. Non penso che un ricercatore del genere non abbia persone che lo proteggano.


    Affermò con la stessa serietà di prima.

    Tuttavia, se tanto mi da tanto, e qualcosa andrà storto, e non mi riferisco a te. non vederla come "quindi faccio il lavoro sporco" perché potrei benissimo insanguinarmi le mani più di te non appena dovesse essere necessario o qualora tu fossi in pericolo.


    Kazel nel frattempo consultò una piccola agenda dove teneva informazioni riferite dal licantropo dell'ultima missione.

    "Chiunque è in pericolo in un momento come questo, spero che le indicazioni di quel licantropo siano veritiere, altrimenti giuro che lo decapito appena rientro."

    Ho scelto te perché ne io, ne tu, e ne gli altri due potremmo mai essere scambiati per degli aristocratici, ma a differenza di Oga e Haru, tu hai capacità di infiltrazione, sei rapida e sai essere silenziosa. Io posso affidarmi a.. una mia capacità, per passare inosservato

    "In tutti i sensi.."

    Una volta entrati nella borgata, se non sbaglio potremmo tranquillamente camminare per le strade, l'ingresso ai borghi è ammesso a tutti che io sappia, ma per quanto riguarda le mansioni e i giardini.. dovremo trovare una valida alternativa.

    Kazel continuava a camminare, una volta riposta l'agenda dentro il suo zaino, in meno di un'ora sarebbero ormai arrivati. Il ragazzo si voltò un attimo verso la ladra, con uno sguardo abbastanza enigmatico.

    C'è.. qualcosa che non va?

    "Perché sono così teso, ho un pessimo presentimento al pensiero di andare lì, ma.. perché?"


    CITAZIONE
    Haru e Oga

    Haru sembrava intento a spezzare la monotonia del silenzio, durante il cammino. Saggia è la sua decisione; è importante conoscere e sapere le caratteristiche del proprio compagno di squadra.
    Oga sembrava perplesso, forse non aveva intuito che l'oggetto datogli da Kazel era un artefatto studiato per le emergenze, che lo avrebbe protetto in situazioni disperate; Se fosse stato fortunato, avrebbe potuto scoprirne persino qualche effetto segreto al riguardo di quel "sasso".
    I due avrebbero impiegato circa un'ora e qualche minuto prima di arrivare. Haru sembrava intenzionato a scoprire le doti di Oga.
     
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  14. kuchiky
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    No nulla... rispose mentendo spudoratamente.
    In realtà era nervosa, troppo nervosa. E aveva paura, paura di incontrare l'unica persona che avrebbe potuto ucciderla senza che lei dicesse nulla.
    Però scacciò quei pensieri oscuri e si limitò a pensare ad un piano per la missione.
    Ha detto che non saremmo scambiati per aristocratici... d'altronde vestiti in questa maniera nessuno sarebbe scambiato per tale.
    Bene, visto che dobbiamo intrufolarci nel ''mondo dorato'' senza destare nell'occhio dobbiamo per prima cosa cammuffarci. Ovvero, dobbiamo comprare dei vestiti nuovi, qualcosa di elegante, ma economico. Conosco un balzar che fa al caso nostro, mi basterebbe rassettare le vesti e sembreranno vestiti dell'alta borghesia. Per quanto riguarda invece entrare nei giardini... dubito che gli uomini di queste borgate si facciano dei problemi a invitare una dolce donzella a bere qualcosa stette un attimo in silenzio. Poi con voce più sottile aggiunse E se mai si dovesse presentare l'occasione farò ciò che devo.
    Camminò lungo alcune viette della città.
    Era da troppo tempo che non ci metteva piede, e ormai la confusione era tale nella sua mente che dovette mettersi d'impegno per scovare nei suoi ricordi l'ubicazione del Balzar.
    Riuscì a stento a ricordare la strada. Le venne in mente il suo primo incontro con Gern.
    Scaccia quei pensieri che ti circondano, dobbiamo lavorare, e con tutti quella confusione non riesci a concentrarti. La dimostrazione? Sei passata due volte nella stessa via... stai sprecando tempo prezioso.
    Zitto! sbottò lei.
    Si fermò e girandosi verso Kazel lo inventò ad entrare con lei nel negozio e cercare qualche camicia bianca e pantaloni che potessero sembrargli eleganti. Lei nel frattempo si procurò un vestito nero. Le era sembrato abbastanza elegante nonostante la scollatura non le piacesse per nulla.
    Mi dovrò accontentare di questo... gli altri fanno pena.
    Prese ancora qualche veste di riserva, vestiti che costavano poco e sapeva il perchè. Appartenevano a donne e uomini molto ricchi che erano stati uccisi, o solamente saccheggiati di tutti i loro averi, tra cui per l'appunto i vestiti che ora teneva in mano.
    Si avvicinò al cassiere. Non la riconobbe, ma sapeva che c'era un modo per farglielo capire.
    Gli mostrò il medaglione che portava al collo ed il cassiere a tale vista rabbrividì. Ma poi su di lui si dipinse un sorriso osceno.

    Sono qui di fretta e in incognito. Quindi tieni la bocca chiusa!gli disse prima che potesse proferire parola Per quanto mi riguarda in questo momento tu sei solo un cassiere e per quanto riguarda te io e il ragazzo siamo solo una coppia in cerca di fortuna. Cerca di non tradirti quando verranno a chiederti informazioni.. potresti ritrovarti in un mare di guai che nemmeno puoi immaginare disse mentre prendeva una collanina dal bancone.
    Stiamo cercando un tipo, il mio compagno ora ti spiegherà, se vorrà fece cenno a Kazel di avvicinarsi e gli spiegò un pochino la situazione.
    Il cassiere per quanto potesse sembrare soltanto un umile lavoratore era anche una delle migliori spie che lei avesse conosciuto in passato, ma ormai il suo lavoro era andato distrutto e lui era stato costretto a cambiare completamente identià e a cercarsi un lavoro ''pulito''. Pulito poi non molto visto che era lui che ingaggiava i ladri e gli assassini per recuperare qualche nuovo cimelio da rivendere a basso prezzo ai poveri.
    Si rivolse di nuovo all'uomo, questa volta sussurrando Se solo proverai a tradirmi... ti distruggerò! si allontanò da lui e gli porse i soldi per la spesa fatta.
    Poi sorridendo lo salutò in modo garbato, quasi non fosse la stessa ragazza che lo aveva appena minacciato, e prendendo il braccio di Kazel lo spinse fuori dal balzar.
    Continuò a tenergli il braccio. Le persone che incontravano per strada sembravano nemmeno camcolarli, e alcune damigelle sembravano anche sorridere alla coppia.
    Se vedono un uomo e una donna passeggiare insieme freddi e distaccati saranno subito sospettosi, invece come coppia non daremo il minimo fastidio. Ora dobbiamo trovare una locanda lussuosa dove poterci cambiare e lavarci. Dobbiamo presentarci come borghesi di altre città per non dare nell'occhio per come siamo vestiti .
    Se ci presentassimo in una squallida locanda le cose sarebbero più semplici e non ci sarebbe un enorme spendio di soldi, ma la gente parla. Parla veramente troppo. E i borghesi ultimamente passeggiano anche per i quartieri più poveri se li dovessimo incontrare non potremmo inventarci scuse abbastanza plausibili per rassicurarli della nostra posizioni.
    Sperò che Kazel capisse il suo ragionamento, perchè parlargliene in un luogo pubblico avrebbe potuto riportare dei rischi, qualcuno magari poteva già essersi interessato a loro.
    Sei tornata la stessa di sempre, fredda e calcolatrice. Questo è un bene! Ma lui ci ha già notati!.
    Non farà nulla! Non prima che finiamo la missione! .
    Inoltre stai spendendo tutti i nostri risparmi!
    Se la missione andrà a buon fine saremo pagati profumatamente quindi non preoccuparti.
    Si fermò un secondo, costringendo anche il ragazzo a fermarsi con lei.
    Hai in mente un posto dover poter andare? gli chiese ricominciando a camminare lungo le vie della città.
     
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    I due camminarono a lungo verso la loro destinazione, Oga preferì non proferir parola visto che il suo compagno sembrava preferire essere distaccato.Il paesaggio che gli si affacciava era particolare, o almeno per Oga, anche se lui non ci dava molto caso e preferiva tenere un passo svelto. Alcuni passanti li fissarono curiosi, altri invece non gli diedero importanza ed altri ancora manco si accorgevano di loro.
    Ad un certo punto il passo svelto di Oga fu rallentato dalla domanda che gli fece Haru; Gli chiese delle informazioni sulla sua ombra...


    "Oh, mi ero quasi dimenticato ci fosse anche lui, è così tranquillo"

    Parli di Oshino? lei è una specie di demone che dimora nella mia stessa ombra, può uscire da essa quando vuole ma di solito mi ascolta...

    Fisso la sua ombra che gli stava a ore 10; la fissò pensieroso.

    L'ho conosciuta poco tempo fa, è entrata nella mia vita "di colpo" ma mi ci sono affezionato sin dal inizio.

    .....buffone....

    Camminarono ancora per trenta o quaranta minuti fin quando la folla non cominciò ad essere sempre più fitta e loro dovettero rallentare ancora il passo.

    Odio le grandi città, odio quando ci sono tutte così persone

    "Sta calmo, cerca di non attirare l'attenzione"

    Forse è meglio così, confondiamoci con la folla

    Bisbigliò sottovoce ad Haru tenendo chino il capo e cercando di non farsi sentire dagli altri.
     
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92 replies since 3/3/2013, 16:49   705 views
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