Era appena trascorsa la mezza mattinata. Il sole era alto nel cielo, primeggiando su un clima abbastanza mite nei dintorni dei confini dell'Area Neutrale. Ormai il gruppo, composto da quelle quattro persone così diverse tra loro, per vestiario, etica e atteggiamento, si era allontanato dalla dimora di quasi un centinaio di chilometri. Tuttavia, vi erano almeno altre quattro volte la strada percorsa da fare, prima di giungere a destinazione. Stando alle disposizioni di Kazel, il gruppo avrebbe preso di mira l'area aristocratica ed il casinò, del resto un uomo che poteva permettersi tali spese per le sue "creazioni" doveva aver qualche legame con gli alti borghi di quelle terre. In assenza di altri indizi, non vi erano altre strade; Kazel aveva già predisposto un piano, mentre sembrava perdere tempo a cercare Kirahn qualche ora prima o a discutere con Kurtis. A breve il gruppo si sarebbe reso conto dell'abbassamento di temperatura una volta entrati nelle terre dei denari, per via della prevalenza di catene montuose che fanno da guscio all'intero continente, eccetto una parte del lato ovest che confina con l'oceano.
"Fantastico, non sappiamo nemmeno il nome di colui che stiamo cercando, e ho portato con me gente nuova e con cui non ho mai lavorato in missioni così importanti.. spero che la mia voglia di sperimentare e di azzardare non mi costi nulla nemmeno questa volta"
Kazel era pensieroso, mentre dirigeva il gruppo. Aveva dato uno zaino da tenere in spalla a tutti e tre, senza farglielo aprire e senza rivelarne il contenuto in maniera esplicita. Lui invece non ne era provvisto, camminava come sempre, accompagnato solo dalla frusta e dalla sua spada.
Negli zaini c'è scritto il vostro nome, nel caso voleste levarlo dalle spalle durante una eventuale pausa più in la, il motivo è semplice : a parte le razioni base uguali per tutti, all'interno vi sono anche oggetti di vario tipo, consono al vostro tipo di combattimento o al ruolo che dovrete intraprendere durante la missione. Sono da utilizzare in fasi di emergenza, mi raccomando..
Kazel voltò il capo mentre continuava ad avanzare, scrutando per qualche secondo tutti i presenti, soffermandosi soprattutto su Oga
"Quindi ha lasciato il bambino con cui l'avevo valutato per questa qui... uhm, mi chiedo come mai l'abbia voluto sostituire.."
e infine su Kirahn
"Che figuraccia che ho fatto, prima.. perché sono così serio da qualche ora a questa parte? Di solito me ne frego.. sarà la missione o qualcos'altro ?"
"Il cinismo è il riuscito tentativo di vedere il mondo come è realmente ed è l'unico modo, seppur spiacevole, di dire la verità."
"Cinismo è dare alle cose il disprezzo che meritano."
Era passato parecchio tempo da quando avevamo lasciato l'accademia per dirigerci nella fredda terra di Denari a cercare una persona di alto rango sociale. Chissà se il capogruppo ne sapeva qualcosa di più rispetto a quanto c'aveva detto... non era il massimo andare a svolgere una missione completamente allo sbando. Ma comunque ne saremmo potuti venire fuori... Kazel sembrava una persona perspicace come anche la ragazza... il ragazzo, Oga, un po' meno. Dal carattere che aveva avuto fino ad allora sembrava più un tipo che preferiva spingersi avanti senza troppi ragionamenti, o la va o la spacca. Magari mi sbagliavo, ma anche in quel caso un tipo così nel gruppo sarebbe servito. In quel momento Kazel si girò verso di noi per spiegarci cosa vi si trovava all'interno degli zaini e che, qualsiasi cosa vi fosse all'interno, doveva essere usata solo in casi di emergenza.
Nome: Kirahn Cognome: Eald Soprannome: Kira Età; 17 Data di nascita:3/ 10 / 1640 Segno zodiacale: bilancia Stato sociale: single Mestiere: ladra Conto in banca: 1000 denari Razza: umana Provenienza: Orage, un villaggio sperduto nelle montagne. Occhi: quello sinistro viola mentre quello destro di un azzurro accecante causato da una malattia presa da bambina, che però non le creò problemi alla vista, anzi la migliorò. Capelli lunghi e mossi, neri come le piume dei corvi Carnagione: è molto pallida Altezza: 1.65 Peso: 55 kg Corporatura : esile Segni particolari: un tatuaggio che parte dalla spalla e che ricopre la parte sinistra della schiena. Ritrae un albero circondato da una serie di strani simboli elfici che nemmeno lei conosce. Si dice sia il sigillo che l'ha liberata dalla sua malattia. Comportamento: è una ragazza silenziosa, se deve parlare principlamente cerca di sbrigarsela con frasi secche. Ciò però non vuol dire che non sia una persona apprezzabile.
Classe: ladro Equipaggiamento:porta con se una serie di pugnali e una spada a lama corta che utilizza soli in casi estremi. Eventuale Famiglio: un gatto capace di comunicare mentalmente con lei. Il suo potere è alcuanto particolare perchè non nuoce in alcun modo all'avversario, ma è capace di curarla e in alcuni casi teletrasportarla in altri luoghi. Poteri:illusion: ha un potere particolare, l'illusione, è capace di far cadere il nemico in una trappola mentale che le rivela principalmente la storia dell'avversario in una serie di veloci flashback ''pan''- con questa parola lo stesso potere ''illusion'' le da la capacità di conoscere le paure del suo avversario.
non sono poteri che danneggiano fisicamente o mentalmente il suo avversario, ma le danno la possibilità di conoscere il suo avversario e riuscire a tenergli testa nei combattimenti. Background: Kirahn era nata da una giovane donna che morì durante il parto. Suo padre l'aveva cresciuta da solo cercando disperatamente una donna che la potesse alattare. si sposò con una donna che aveva appena avuto un figlio da un ragazzo che l'aveva abbandonata alla scoperta della gravidanza. la giovane donna che l'aveva cresciuta però non l'aveva mai nemmeno guardata. durante i suoi primi anni se ne era servita come schiava, fino a quando si ammalò. La malattia l'aveva condotta ad uno stato catatonico che non le permetteva nemmeno di capire cosa le stesse succedendo. Durante i giorni che passò nel letto a pensare il suo occhio destro divenne di un azzurro anormale, accecante. Tutti i medici chiamati dal padre preoccupato non sapevano dare risposta a quel che stava accadendo e inoltre più la osservavano più sentivano un senso di disgustosa paura, e lei la sentiva. Sentiva il loro cuore pulsare, sentiva il loro sangue scorrere, vedeva le vene ingrossarsi, farsi definite e non capiva cosa le stava succedendo. Ne era spaventata all'inizio ma poi la cosa le iniziò a piacere. La malattia la portò ad uccidere la matrigna e il fratellastro senza indugi e dil padre spaventatò chiamò un mago. Questi arrivò il giorno stesso, nonostante abitasse molto lontano dal loro villaggio, e la curò imponendole un sigillo. Ritraeva un albero che partiva dalla spalla e ricopriva tutta la parte sinistra della schiena, un albero circondato da numerose rune elfiche. Lui sapeva che non avrebbe retto per sempre, ma non se ne preoccupò molto, per ora era salva. Passarono un paio di giorni da quando lei si alzò dal letto. -Padre? Padre?- iniziò ad urlare aggirandosi per la casa che ormai sembrava deserta. Non trovò mai risposta. Il padre l'aveva abbandonata e lei per giorni era rimasta in quella casa senza mangiare e senza bere, ferma e immobile nella stessa stanza in cui aveva ucciso la sua matrigna e quello stupido ragazzino frignoso. Poi alla fine decise. Il suo villaggio, quelle terre non erano più la sua patria. E così se ne andò e iniziò a rubare per vivere. All'inizio era impacciata, ma poi con il passare dei giorni, dei mesi, degli anni la sua capacità crebbe, conobbe la magia della sua malattia, trovò il suo famiglio e continuò a vivere di stenti con quello che riusciva a rubare sotto pagamento. Trovò un compagno, un ragazzo che la seguiva nei suoi spostamenti, che l'aiutava con i compiti, a rubare, a cercare lavoro e soprattutto le teneva compagnia in quel viaggio. Le sembrava che la vita procedesse per il verso giusto fino a quando trovò il suo unico compagno morto. Era stato sbranato, ma non da un cane.. no... da qualcosa di peggio. Pianse, perchè si era affezionata, si disperò...e in quel momento si rialzò consapevole della sua voglia di vendetta. Consapevole che il sigillo si stava indebolendo, consapevole che quel potere l'avrebbe uccisa, oppure semplicemente migliorata.
[/SPOILER]
Kirahn camminava tranquillamente. Erano anni che non percorreva quelle strade e quei sentieri e in quel momento i ricori si facevano sentire più affilati che mai, ma lei li scacciò dalla mente. Con il peso del tascapane e dello zaino la sua camminata svelta ne aveva risentito, ma non se ne preoccupava molto. ''Farò muscoli'' pensò. Se ti peso posso anche camminare da solo Gern era ancora sulla sua spalla. Grazie allo zaino era riuscito ad avere uno spazio un po' più largo per dormicchiare durante il viaggio. Però, d'altro canto, non voleva nemmeno pesare alla ragazza. ''Non preoccuparti, e poi se ti facessi scendere dovrei rallentare ancora per controllare di non lasciarti troppo indietro. Quando avremmo messo una bella distanza dall'Accademia potrai camminare per conto tuo, ora preferisco che tu stia sulla mia spalla, o sul tascapane. Tanto non sei un peso'' concluse la ragazza coccolandogli la testa. Sai,vorrei sapere che cosa contiene il tuo zaino! ''Kazel ha detto che è solo per le necessità, quindi lo scopriremo quando e se ne avremmo bisogno''. Continuò a camminare seguendo gli altri. ''Sai... è strano... prima, nemmeno qualche giorno, eravamo soli.. ora abbiamo la scorta i due si misero a ridere.
Nome : Oga Cognome : Akuma Soprannome : non ne ha per adesso Età : 17 Data di nascita : 27 Febbraio Segno zodiacale : Pesci Orientamento sessuale : Etero Stato sociale : Single Mestiere : fa lavoretti part-time di qualunque tipo
Conto in banca : 4500 denari Razza :Umano Provenienza :Kyoto Occhi :Neri da non distinguere la pupilla dal iride Capelli :Neri Carnagione :Chiara Altezza :1.82m Peso :66kg Corporatura : ragazzo molto alto, occhi a mandorla. Ha una muscolatura da uno che fa molto esercizio fisico e e lavori manuali. Si veste sempre in maglietta e pantaloncini corti anche quando fa piu freddo.
Comportamento: Questo ragazzo ama fare risse! quando non lavora passa la maggior parte di tempo a fare a botte con teppisti che trova in giro.
Equipaggiamento : porta solo con se un biberon pieno di latte, che fa bere ad Ga quando Oga deve recuperare magia forza e velocità.
Eventuale Famiglio :
Oshino Bambina che vive letteralmente nella sua ombra, esce da essa nel momento del bisogno. porta con se una katana
Finalmente erano partiti, Oga era eccitato all'idea di poter magari fare il culo a qualcuno, ma era anche svogliato dal camminare dopo tutto quel che ha passato negli ultimi giorni... Ormai avranno fatto un centinaio di chilometri, il sole era accecante e Oga cercava di coprirsi gli occhi con la mano sinistra.
Odio il sole, odio la luce... Disse la ragazzina non visibile agli occhi dei presenti (ma perfettamente udibile) scocciata
Lo so, lo so...
Se ci attaccano spero di trovarci in una zona con molta ombra se no saremmo in svantaggio... o almeno io
Oga non proferì parola, non sembrava preoccupato al riguardo. ci avrebbe pensato al momento come al solito.
"Non mi da fastidio questo zaino, sono abituato a portare peso sulle spalle. Però sono curioso di sapere cosa ci sia dentro"
Qualche ora dopo, il quartetto superò la catena montuosa delle terre dei denari. La zona aristocratica e il casinò erano in due zone diverse, seppur non molto lontane. Per quanto minimamente rischioso potesse essere, un'ottima via di investigazione era dividersi momentaneamente in due gruppi.
"In quattro daremmo troppo nell'occhio..uhm.. devo pensare attentamente a questa scelta..chi mando dove..?"
Kazel si fermò una volta varcato l'ingresso "ufficiale" delle terre, delineato da alcune mura disposte in una fila orizzontale fino ad essere "chiusa" dalle montagne esterne. Queste mura si dilungavano per chilometri e chilometri e non si poteva nemmeno pensare di misurare quanto fosse lunga.
Voltandosi, Kazel chiese al trio di fermarsi, in quanto avrebbe a breve esposto il suo piano.
Dunque.. abbiamo due posti da controllare, e possibilmente non a lunghi termini. In quattro, in un unico posto, daremmo troppo nell'occhio. Allo stesso tempo, dividersi significherebbe fidarmi "ciecamente" a due di voi; mi riferisco a coloro che non saranno nel gruppo con me.
"Si aspetteranno quindi che colui di cui meno mi fido, lo porterò con me.. Invece, come sempre, farò l'esatto opposto, quindi.."
Haru, voglio appurare che posso fidarmi di te, tu sarai nell'altra squadra e ti occuperai di dirigere la ricerca, insieme a..
"dirigere..Kirahn non penso le starà tanto bene di dover seguire gli ordini di uno del suo stesso grado, specie col caratterino che ha.. non oso immaginare.. Oga..in teoria lui da questo punto di vista potrebbe essere meno problematico, ma dall'altro.. spero Haru sia abbastanza in grado e sciolto per poterlo tenere a bada.."
Oga. E andrete al casinò.
"Sono già stato li, è meglio che esplori in maniera più accurata queste terre cui poche volte ho messo il piede dentro.."
Se non ci sono obiezioni, io procederei con lo spiegarvi accuratamente il piano
Kazel li fissò, molto attentamente, per coglierne l'espressione nel loro viso, specie nei confronti di Haru
Da quando avevamo lasciato l'accademia per intraprendere questo lungo viaggio le soste non erano state particolarmente numerose e nemmeno lunghe. Ci fermammo giusto l'indispensabile, per poi poter proseguire senza problemi. Non avevamo nemmeno avuto il tempo di conoscerci meglio, facemmo tutto di fretta per raggiungere l'obiettivo. Così, finalmente, dopo aver traversato la fredda catena montuosa delle terre, giungemmo davanti all'ingresso principale delle Diamon'd Land. Era davvero strabiliante la lunghezza delle mura che delineavano il confine, sarebbe stato un buon argomento di studio scoprirne il o i costruttori, e sicuramente una volta arrivato in città avrei cercato qualcosa inerente ad essa. Però ora quel che importava era la missione. Kazel si fermò, per poi voltarsi verso la nostra direzione e dirci che saremmo state divisi in due gruppi, così da poter raggiungere entrambe le mete senza destare sospetti. Il ragionamento era giusto, se fossimo arrivati in quattro la gente si sarebbe domandata come mai tutta questa gente giungesse li in quel momento, mentre, invece, era normale che forestieri giungessero in gruppi di una o due persone e quindi non avrebbe allarmato nessuno. Poi Kazel fece un altro punto della situazione... i gruppi sarebbero stati lui e la ragazza nel primo e invece quello che si doveva dirigere al casinò era formato da me e Oga. Io, quindi, sarei dovevo stare col ragazzino... quello che parlava con la sua ombra... mah... e così sia... se devo raggiungere il mio obiettivo perchè no. In genere se sarebbe successo qualcosa a sto tizio non me ne sarebbe importato quasi niente, però non potevo comportarmi in questo modo... non adesso. Per poter raggiungere gli obiettivi che mi ero imposto fin da quando ero piccolo dovevo diventar più forte e acquisire soldi. Senza l'accademia non so dove potrei arrivare... probabilmente da nessuna parte. E così mi toccava, sperando che il ragazzo non si rivelasse una palla al piede, anche se non mi era sembrato a prima vista.
Ok, nessun problema - affermai - con sguardo fermo senza far tralasciare alcun sentimento.
Nè disprezzo, nè gioia... niente. Totalmente freddo, come mi ero abituato ad esser da quell'incidente. Da allora non mi era mai più capitata una cosa del genere e spero solo che non ricominci ora.
Kirahn ascoltò Kazel che formava le coppie. Sembra quasi una gita romantica, noi non siamo abituati a lavorare in questo modo Kira... siamo più... e che ne so... noi ci buttiamo, pensandoci ovviamente La soluzione è ovvia. Kazel non sembra stupido, se ora varcassimo queste porte in quattro e proseguissimo la missione insieme la gente inizierebbe a puntare il suo sguardo su di noi, con la possibilità di venire scoperi. Quello lo so, quello che volevo dire era che Kazel non usa il nostro stesso metodo disse il gatto mentre, ancora appoggiato alla spalla della ragazza si sgranchiva le zampe. Come puoi dargli contro. Non abbiamo di certo vissuto le stesse esperienze, e di certo dubito che possa riuscire a fare una docile madamigella alle feste dei ricchi! Me lo ci vedo sai. I due si guardarono, ma evitarono di piegarsi in due dalle risate. Bene disse mentre prendeva dal suo tascapane una fiasca di acqua e ne bevve un sorso, poi guardando gli altri aggiunse Sete?. Spero per te che tu abbia portato il miele Si si. Non ti preoccupare gattaccio viziato, c'è tutto quello che ti potrebbe servive nel tascapane. Comunque Gern, qualora lo incontrassimo fa finta di non conoscerlo, fa finta di non vederlo, fa finta che non esista... Lui è qui? Secondo le ultime informazioni che mi erano state date si, ma dubito che avremmo tempo per altro, per quello ti chiedo di non teletrasposrtare nessuno prima che la missione sia finita. Una volta finite, se, e ribadisco SE lo dovessimo incontrare hai il pieno diritto di fargli quel che vuoi Oh... tu non ti preoccupare! Lo sguardo della ragazza si fece serio. Iniziava il lavoro. Un lavoro che non sapeva ancora come svolgere, in un luogo che voleva allontanare e con la probabilità di incontrare il suo scheletro nell'armadio per i vicoli della città. Non potrebbe andare meglio! Kazel, se non hai altro da dire potremmo andare, prima si conclude meglio è giusto?
I quattro ragazzi stavano già camminando da un bel po, mentre si dirigevano verso i cancelli non si dissero molto. A Oga sembravano tutti molto seri, lui invece era tranquillo, come al suo solito. Finalmente non molto distanti da loro si potevano notare le maestose mura della città; la vista era spettacolare, il cielo era limpido e "caldo" il quale veniva interrotto dalle punte innevate di alcune montagne in lontananza. Non appena varcarono il cancello principale Kazel fermò il gruppo e dicendo che sarebbe stato pericoloso continuare tutti e quattro insieme; quindi fece due gruppi: Uno con Kazel e la misteriosa ragazza col felino e l'altro gruppo con Oga e il ragazzo che sembrava preferisse starsene un po per le sue.
Guarda...per me non ci sono problemi
"Sono curioso di vederlo in azione..."
Se non c'é altro, io partirei, non mi piace perdere tempo
da questo momento in poi, i post saranno seguiti in quest'ordine, per non fare confusione Gruppo Area Aristocratica Gruppo Casinò. Perciò l'ordine di ruolata sarà : Kazel Kirahn Haru od Oga il secondo del gruppo tra i due citati sopra. Io vi farò un post di preambolo proprio adesso.
D'accordo, allora è tutto stabilito.. Kirahn, a te spiegherò come procederemo durante l'ultima parte di tratto, così non sprecheremo troppo tempo.. Oga, Haru.. come preannunciato, andrete al casinò. Haru, avrai bisogno di apparire come una persona che è li per affari, e il motivo per cui sei li a "giocare" è per arrotondare una cifra. Hai l'aspetto adatto per dar apparenze di un uomo serio e sofisticato, Oga sarà la tua guardia del corpo
"Anche se quest'ultimo si porta dietro qualcuno.."
Fai finta di divertirti giocando, nel frattempo cerca d carpire qualcosa in merito ad un uomo che è uno scienziato, o comunque interessato a questo genere di cose. Magari chiedi proprio a chi sfidi durante una partita, giusto per rompere un po' il ghiaccio e non cadere nell'occhio. Mescola la tua freddezza del tuo atteggiamento da missione al calore che dovrai mostrare alle persone che potrebbero farti domande e andrà tutto bene, spero. Oga, tu nel frattempo, oltre a far da guardia del corpo come copione, potrai approfittare di questa scusa per osservare un po' il tipo di persone che ci sono li dentro, tieni gli occhi aperti se qualcuno è armato o se comincia a fissarvi più volte.
Poco dopo, Kazel fece un sospiro e si avvicinò lentamente verso Haru.
Tieni, dovrebbero bastare, anche perché non dovrai tirarla per le lunghe.
Kazel porse 1000 denari in prestito ad Haru, che avrebbe utilizzato al casinò per le puntate.
Mi raccomando, ad entrambi.. se nella peggiore delle ipotesi dovesse essere presi di mira ed attaccati.. sappiate che nello zaino di Oga vi è una pietra rossa che se sbattuta sul terreno di forza un cerchio di fuoco avvolgerà chi l'ha utilizzata, quindi, Oga.. usala se sei nei guai e accanto ad Haru, così anche lui è protetto. Haru, nel tuo zaino invece ci sono delle cuffie realizzate con una pelliccia di un mostro molto robusto ucciso tanti anni fa, quindi abbastanza protettive e coprenti.. e un dispositivo con un singolo pulsante che, se utilizzato in ambienti chiusi, provocherà dall'antennina alla sua estremità dei suoni talmente fastidiosi da mettere al tappeto per una decina di secondi chiunque hai attorno, c'è una cuffia anche per Oga sempre nel tuo zaino, ricorda di darli pure a lui se reputi opportuno usarlo.
Kazel rimase impassibile nelle sue espressioni, era da tanto che non parlava a lungo e con tale serietà, di fatto il tono del ragazzo è sempre stato fermo e costante, mentre scrutava i due.
Uh. Sono già una decina di minuti in meno che abbiamo, meglio farci strada. Direzione nord - ovest per voi, non potete sbagliare perché in meno di due ore comincerete a notare delle luci, son stato li una volta.
Kazel fece segno a Kirahn di andare, mentre lui si dirigeva verso Sud - Ovest.
Andiamo Kirahn, "prima si conclude meglio è", giusto?
CITAZIONE
Kazel e Kirahn
Salutati con dei cenni Oga e Haru, Kazel proseguì verso la direzione stabilita insieme a Kirahn. Kazel continuò a mantenere serio il suo atteggiamento, e sembrava voler star zitto, fin quando non ricordò di dover dare le spiegazioni della loro parte a lei.
Kirahn.. noi andremo nell'area aristocratica. In realtà volevo fin dal principio tu venissi con me, avevo già pensato a tutto. Prima di procedere con la spiegazione del piano, c'è una domanda che devo farti..
Il tono di Kazel non sembrava nemmeno essere mai appartenuto a quest'ultimo, il ragazzo appariva agli occhi di Kirahn eccessivamente serio. La fissò negli occhi in maniera molto diversa dalle altre volte, fermando all'istante il suo passo, attendendo che si fermasse anche lei.
Oltre ad essere una ladra, sei anche un assassino ? Uccideresti qualcuno, per uno scopo che ipoteticamente non sia il tuo ?
Se ben pagata si, ma solitamente non uccido disse la ragazza con tono serio mentre il suo sguardo, che si faceva sempre più cupo, si soffermava su quello del ragazzo. Stette in silenzio per qualche istante. Non riusciva a capire che cosa volesse effettivamente da lei Kazel, ''Allora vuoi una ladra o un'assassina?'' pensò fra se frastornata. Non penso che sia il caso per te Kira di accettare, ora come ora. Non sei nelle condizioni di tenere sotto controllo quello!. Lo so, ma ho accettato la missione, non mi sembra il caso di rinunciare proprio ora che siamo arrivati. Vuoi che uccida qualcuno Kazel? chiese poi al ragazzo, decisa ad avere una risposta subito. Alla fin fine la risposta non le interessava molto, sapeva che avrebbe fatto qualsiasi cosa, come sempre. Il lavoro è lavoro Gern... e noi siamo qui per lavorare. Se ci dovessero essere dei problemi ti teletrasporterò da qualche parte, non preoccuparti. Ho capito!. Coccolò il gatto, ancora accovacciato sulla sua spalla e fissò Kazel in attesa di una risposta, ma dentro di lei qualcosa iniziava a scatenarsi.
Ascoltò attentamente le parole di Kazel, gli disse che lui e l'altro ragazzo avevano il compito di andare al casinò, lui sarebbe stato la guardia del corpo, o almeno avrebbe cercato di dar quel impressione a chi gli stava intorno. Kazel rilevò anche il contenuto dei loro zaini, Oga possedeva nello zaino una pietra rossa, probabilmente magica, che quando sbattuta per terra questa creava un cerchio di fuoco a terra; non aveva capito bene cosa avesse Haru, sa solo che aveva una sottospecie di cuffie.
E mi hai fatto portare sto zaino solo per un sasso?
Domandò perplesso a Kazel
Si girò verso l'altro ragazzo e dandogli una pacca sulla spalla gli disse di andare; senza girarsi alzò il braccio sinistro con la mano sinistra per salutare gli altri due.
Dai andiamo
"Senti Oshino, cerca di non farti notare quando saremo nel casinò. Diamo già in occhio solo noi due..."
Kazel si mise a spiegare il piano. Sembrava non avere neanche una pecca. Saremmo dovuti andare al casinò, parlar con della gente e se fossimo stati attaccati avremmo dovuto usare gli attrezzi nello zaino. Odiavo adoperare i gadget e ancor di più detestavo dover spendere anche una piccola parte di quei mille denari. Cercherò di risparmiarne il più possibile, anche se, purtroppo, dovrò stare nei limiti, senza far insospettire nessuno. Magari se vedevano uno che andava al casinò puntando degli spiccioli avremmo dato senza dubbio nell'occhio. Dopotutto per la missione questo ed altro... anche far coppia con sto tizio sperando che la sua ombra non causi dei problemi... e probabilmente dovrò anche resistere nel combattere corpo a corpo in caso ci scoprissero... insomma sta missione non mi piaceva per niente... ma mi toccava. Oga mi diede una pacca sulla spalla... il nervoso mi salì a mille, ma dovetti far finta di niente, in fondo ero bravo a celare i sentimenti. Intanto Kazel e la ragazza se ne andarono per la loro strada.
Va bene, andiamo. Teniamo gli occhi aperti anche lungo il cammino... non si sa mai. Fa conto che siamo già al casinò. Anche per quanto riguarda la tua ombra.
Così ci dirigemmo verso nord-ovest affrontando altre 2 ore di cammino.
Senti... una domanda... la tua ombra animata sta li come se fosse un ombra normale solo col dono della parola o per caso esce o si muove da sola? E se si, sei tu a deciderlo o fa tutto lei?
Non necessariamente. Sarebbe una misura estrema da prendere se l'uomo in questione presenterà persone troppo vicine al suo fianco.. se alla prima occasione si allontanano da lui, quella sarà la tua chance. Non penso che un ricercatore del genere non abbia persone che lo proteggano.
Affermò con la stessa serietà di prima.
Tuttavia, se tanto mi da tanto, e qualcosa andrà storto, e non mi riferisco a te. non vederla come "quindi faccio il lavoro sporco" perché potrei benissimo insanguinarmi le mani più di te non appena dovesse essere necessario o qualora tu fossi in pericolo.
Kazel nel frattempo consultò una piccola agenda dove teneva informazioni riferite dal licantropo dell'ultima missione.
"Chiunque è in pericolo in un momento come questo, spero che le indicazioni di quel licantropo siano veritiere, altrimenti giuro che lo decapito appena rientro."
Ho scelto te perché ne io, ne tu, e ne gli altri due potremmo mai essere scambiati per degli aristocratici, ma a differenza di Oga e Haru, tu hai capacità di infiltrazione, sei rapida e sai essere silenziosa. Io posso affidarmi a.. una mia capacità, per passare inosservato
"In tutti i sensi.."
Una volta entrati nella borgata, se non sbaglio potremmo tranquillamente camminare per le strade, l'ingresso ai borghi è ammesso a tutti che io sappia, ma per quanto riguarda le mansioni e i giardini.. dovremo trovare una valida alternativa.
Kazel continuava a camminare, una volta riposta l'agenda dentro il suo zaino, in meno di un'ora sarebbero ormai arrivati. Il ragazzo si voltò un attimo verso la ladra, con uno sguardo abbastanza enigmatico.
C'è.. qualcosa che non va?
"Perché sono così teso, ho un pessimo presentimento al pensiero di andare lì, ma.. perché?"
CITAZIONE
Haru e Oga
Haru sembrava intento a spezzare la monotonia del silenzio, durante il cammino. Saggia è la sua decisione; è importante conoscere e sapere le caratteristiche del proprio compagno di squadra. Oga sembrava perplesso, forse non aveva intuito che l'oggetto datogli da Kazel era un artefatto studiato per le emergenze, che lo avrebbe protetto in situazioni disperate; Se fosse stato fortunato, avrebbe potuto scoprirne persino qualche effetto segreto al riguardo di quel "sasso". I due avrebbero impiegato circa un'ora e qualche minuto prima di arrivare. Haru sembrava intenzionato a scoprire le doti di Oga.
No nulla... rispose mentendo spudoratamente. In realtà era nervosa, troppo nervosa. E aveva paura, paura di incontrare l'unica persona che avrebbe potuto ucciderla senza che lei dicesse nulla. Però scacciò quei pensieri oscuri e si limitò a pensare ad un piano per la missione. Ha detto che non saremmo scambiati per aristocratici... d'altronde vestiti in questa maniera nessuno sarebbe scambiato per tale. Bene, visto che dobbiamo intrufolarci nel ''mondo dorato'' senza destare nell'occhio dobbiamo per prima cosa cammuffarci. Ovvero, dobbiamo comprare dei vestiti nuovi, qualcosa di elegante, ma economico. Conosco un balzar che fa al caso nostro, mi basterebbe rassettare le vesti e sembreranno vestiti dell'alta borghesia. Per quanto riguarda invece entrare nei giardini... dubito che gli uomini di queste borgate si facciano dei problemi a invitare una dolce donzella a bere qualcosa stette un attimo in silenzio. Poi con voce più sottile aggiunse E se mai si dovesse presentare l'occasione farò ciò che devo. Camminò lungo alcune viette della città. Era da troppo tempo che non ci metteva piede, e ormai la confusione era tale nella sua mente che dovette mettersi d'impegno per scovare nei suoi ricordi l'ubicazione del Balzar. Riuscì a stento a ricordare la strada. Le venne in mente il suo primo incontro con Gern. Scaccia quei pensieri che ti circondano, dobbiamo lavorare, e con tutti quella confusione non riesci a concentrarti. La dimostrazione? Sei passata due volte nella stessa via... stai sprecando tempo prezioso. Zitto! sbottò lei. Si fermò e girandosi verso Kazel lo inventò ad entrare con lei nel negozio e cercare qualche camicia bianca e pantaloni che potessero sembrargli eleganti. Lei nel frattempo si procurò un vestito nero. Le era sembrato abbastanza elegante nonostante la scollatura non le piacesse per nulla. Mi dovrò accontentare di questo... gli altri fanno pena. Prese ancora qualche veste di riserva, vestiti che costavano poco e sapeva il perchè. Appartenevano a donne e uomini molto ricchi che erano stati uccisi, o solamente saccheggiati di tutti i loro averi, tra cui per l'appunto i vestiti che ora teneva in mano. Si avvicinò al cassiere. Non la riconobbe, ma sapeva che c'era un modo per farglielo capire. Gli mostrò il medaglione che portava al collo ed il cassiere a tale vista rabbrividì. Ma poi su di lui si dipinse un sorriso osceno.
Sono qui di fretta e in incognito. Quindi tieni la bocca chiusa!gli disse prima che potesse proferire parola Per quanto mi riguarda in questo momento tu sei solo un cassiere e per quanto riguarda te io e il ragazzo siamo solo una coppia in cerca di fortuna. Cerca di non tradirti quando verranno a chiederti informazioni.. potresti ritrovarti in un mare di guai che nemmeno puoi immaginare disse mentre prendeva una collanina dal bancone. Stiamo cercando un tipo, il mio compagno ora ti spiegherà, se vorrà fece cenno a Kazel di avvicinarsi e gli spiegò un pochino la situazione. Il cassiere per quanto potesse sembrare soltanto un umile lavoratore era anche una delle migliori spie che lei avesse conosciuto in passato, ma ormai il suo lavoro era andato distrutto e lui era stato costretto a cambiare completamente identià e a cercarsi un lavoro ''pulito''. Pulito poi non molto visto che era lui che ingaggiava i ladri e gli assassini per recuperare qualche nuovo cimelio da rivendere a basso prezzo ai poveri. Si rivolse di nuovo all'uomo, questa volta sussurrando Se solo proverai a tradirmi... ti distruggerò! si allontanò da lui e gli porse i soldi per la spesa fatta. Poi sorridendo lo salutò in modo garbato, quasi non fosse la stessa ragazza che lo aveva appena minacciato, e prendendo il braccio di Kazel lo spinse fuori dal balzar. Continuò a tenergli il braccio. Le persone che incontravano per strada sembravano nemmeno camcolarli, e alcune damigelle sembravano anche sorridere alla coppia. Se vedono un uomo e una donna passeggiare insieme freddi e distaccati saranno subito sospettosi, invece come coppia non daremo il minimo fastidio. Ora dobbiamo trovare una locanda lussuosa dove poterci cambiare e lavarci. Dobbiamo presentarci come borghesi di altre città per non dare nell'occhio per come siamo vestiti . Se ci presentassimo in una squallida locanda le cose sarebbero più semplici e non ci sarebbe un enorme spendio di soldi, ma la gente parla. Parla veramente troppo. E i borghesi ultimamente passeggiano anche per i quartieri più poveri se li dovessimo incontrare non potremmo inventarci scuse abbastanza plausibili per rassicurarli della nostra posizioni. Sperò che Kazel capisse il suo ragionamento, perchè parlargliene in un luogo pubblico avrebbe potuto riportare dei rischi, qualcuno magari poteva già essersi interessato a loro. Sei tornata la stessa di sempre, fredda e calcolatrice. Questo è un bene! Ma lui ci ha già notati!. Non farà nulla! Non prima che finiamo la missione! . Inoltre stai spendendo tutti i nostri risparmi! Se la missione andrà a buon fine saremo pagati profumatamente quindi non preoccuparti. Si fermò un secondo, costringendo anche il ragazzo a fermarsi con lei. Hai in mente un posto dover poter andare? gli chiese ricominciando a camminare lungo le vie della città.
I due camminarono a lungo verso la loro destinazione, Oga preferì non proferir parola visto che il suo compagno sembrava preferire essere distaccato.Il paesaggio che gli si affacciava era particolare, o almeno per Oga, anche se lui non ci dava molto caso e preferiva tenere un passo svelto. Alcuni passanti li fissarono curiosi, altri invece non gli diedero importanza ed altri ancora manco si accorgevano di loro. Ad un certo punto il passo svelto di Oga fu rallentato dalla domanda che gli fece Haru; Gli chiese delle informazioni sulla sua ombra...
"Oh, mi ero quasi dimenticato ci fosse anche lui, è così tranquillo"
Parli di Oshino? lei è una specie di demone che dimora nella mia stessa ombra, può uscire da essa quando vuole ma di solito mi ascolta...
Fisso la sua ombra che gli stava a ore 10; la fissò pensieroso.
L'ho conosciuta poco tempo fa, è entrata nella mia vita "di colpo" ma mi ci sono affezionato sin dal inizio.
.....buffone....
Camminarono ancora per trenta o quaranta minuti fin quando la folla non cominciò ad essere sempre più fitta e loro dovettero rallentare ancora il passo.
Odio le grandi città, odio quando ci sono tutte così persone
"Sta calmo, cerca di non attirare l'attenzione"
Forse è meglio così, confondiamoci con la folla
Bisbigliò sottovoce ad Haru tenendo chino il capo e cercando di non farsi sentire dagli altri.