I Sopravvissuti di Setiri.

[28 Novembre 2E5 - 29 Novembre 2E5]

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  1. Pappo il Barbone
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    E così, ora mi trovo seduta accanto ad un fuoco nel pieno della pianura in un luogo sconosciuto, insieme a Bios e ad altre tre figure nel bel mezzo della notte.
    Una situazione alquanto bizzarra, considerando la lontananza della nostra attuale posizione dalla mia città natale.

    è incominciato tutto due settimane fa, quando mentre vagavo per il bosco Chinerean ho incontrato una piccola ragazza di nome Bios, una ragazza che mi ha letteralmente sconvolto la vita e la mia quotidianità, permettendomi di abbandonare Chinerea e seguirla fino al suo nascondiglio.
    Lì provai per la prima volta l'ebrezza del viaggio in moto e l'illusione della libertà totale, così decisi di rimanere per un po' insieme a lei in quello strano conglomerato di costruzioni abbandonate.
    Ebbi modo di vedere in che ambiente la piccoletta viveva, la sua casa era una grande struttura adibita a laboratorio, con ancora diversi strumenti utilizzabili all'interno, tanto da provare a "giochicchiare" un po' con le erbe che avevo raccolto nel bosco per prepararmi la resina velenosa.
    Ogni tanto uscivo dalla casa di Bios per esplorare le abitazioni circostanti, curiosa di tutto e divertita, anche se era in quei momenti che spesso mi capitava di sentire la voce di Imustenuf che mi torturava la mente, senza però subentrare al mio posto di controllo del corpo, cosa che non era mai capitata prima di allora.
    La stessa Imustenuf era particolarmente strana, quasi assente, diceva solo qualche frase strana nella mia mente.
    Tutto ciò mi faceva tornare alla mente quello strano sogno che avevo fatto al mio arrivo all'avamposto, che anche lei ne avesse fatto uno simile?
    Il giorni passarono velocemente, io nel frattempo mi ero temporaneamente sistemata in un edificio sciroccato ad ovest dal laboratorio.
    Bios mi fece una strana proposta: voleva insegnarmi a guidare la sua moto.
    Non la presi sul serio, tuttavia ella insisteva e non capivo il motivo per il quale dovevo imparare a guidare quell'affare, non ne sarei stata davvero in grado.
    Invece, gli ultimi giorni prima di quello attuale, ella riuscì a convincermi ad ogni costo, ed io mi rassegnai.
    I primi tentativi erano, ovviamente, un totale disastro, non saprei nemmeno elencare le volte in cui caddi da quella macchina infernale, non riuscivo a mantenerla in piedi mentre si muoveva, ero molto timorosa e non riuscivo a scrollarmi di dosso quella preoccupazione.
    L'andazzo fu questo, fino a due giorni fa, quando finalmente riesco a prendere velocità senza andare nel panico e a mantenerla il più possibile
    Mi sentii soddisfatta in quel momento, in questo modo avrei avuto a disposizione la sensazione di pace libera che provo quando gli elementi della natura si riflettono su di me con la velocità della moto.
    Volevo fare un viaggio di prova, da qualche parte, così chiesi consiglio a Bios per una possibile destinazione.
    Alla fine, la rotta prefissata diventò Tereldan, una citta parecchio distante e martoriata da quello che la gente chiama "Cataclisma".
    In questi giorni, grazie sempre alla supervisione di Bios, sono riuscita ad informarmi di più sul mondo grazie ala sua conoscenza, ho scoperto dell'esistenza di diverse città colonizzate dai sopravvissuti al Cataclisma, una tra le quali di nome faceva "Dagmatem".
    Quella probabilmente sarebbe stata la mia meta futura, ma per ora, Tereldan.
    3 ore di viaggio o poco più, 3 ore che però si ridussero di parecchio.
    Purtroppo, la mia ignoranza, mi fece perdere di vista l'elemento di cui la moto più ha bisogno per potersi muovere: la benzina.
    Con la moto completamente a secco, invece di Tereldan, sono costretta a terminare temporaneamente il viaggio in pianura aperta, con le ore della notte che presto sarebbero venute a farmi la compagnia.

    E così mi sono ritrovata in questa situazione, bloccata e intrappolata in una questione delicata di cui ignoro buona parte dei dettagli.
    Dovrei approfittarne per comprendere meglio, fare domande ai presenti, ma tutto ciò che devo fare al momento e ascoltare il discorso di quello strano mercante fino alla fine.



    Nome: Funetsumi | Sesso: F | Età: 18 | Provenienza: Chinerea | Razza: Umano | Des;For;Cos;Int |




    Abilità:
    Servitore Metabolico: 「3/3 cariche」
    Il sangue ingerito entra in circolo nelle vene, fondendosi a pieno con quello del servitore potenziando le sue prestazioni fisiche, una sorta di stato berserker.
    Imustenuf -RISVEGLIO-: 「1/1 cariche」
    Quando Imustenuf riposa nel subconscio di Funetsumi e sente il richiamo della battaglia, essa può inconsciamente fuoriuscire dalla ombra del corpo in una forma demoniaca che persino Imustenuf stessa fatica a controllare.
    Tale aspetto rispecchia l'incompletezza di Imustenuf come entità fisica, la quale desidera fortemente diventare un corpo a se stante.
    Il risveglio della forma demoniaca comporta una forte agonia psicologica da parte di Funetsumi, la quale non può compiere alcun movimento finchè l'entità demoniaca rimane in battaglia e qualora la ragazza subisca un danno fisico, pure il demone ne risente.

    Equipaggiamento:
    - Doppie lame Zorlin
    - Coltelli da lancio (10/10)
    - Sacchettini di resina marcia (3/3)

    Note Giocatore:
    Ovviamente, gli altri giocatori non sanno che Funetsumi è affetta da una sorta di possessione demoniaca a meno che non sia lei a dirlo esplicitamente, per cui agli occhi degli altri essa ha semplicemente un disturbo di personalità multipla (solo i maghi di Dagmatem possono saperlo, loro possono percepire l'entità demoniaca)



    Edited by Pappo il Barbone - 20/10/2015, 19:23
     
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