I Sopravvissuti di Setiri.

[28 Novembre 2E5 - 29 Novembre 2E5]

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  1. Aerith˜
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    Dopo quella voce all'improvviso, Bios che si trovava più avanti rispetto al gruppo, scomparve.
    Era stata una frazione di secondo come se avesse aperto una porta e ci fosse entrata.
    dov'era finita?
    "Aedelwen, Funetsumi, avete visto qualcosa?" chiese Sara preoccupata.

    No nulla..risposi e in quello sentimmo delle voci, ma eravamo lontane, non riuscivamo a distinguere le parole. Qualcuno però stava parlando con Bios.

    "Bios potrebbe essere in pericolo!" esclamò Sara.

    Ragazze fate attenzione, è un nemico imprevedibile dissi ripensando alle persone che ci avevano attaccato prima.
    E se ora Bios stava combattendo?
    L'unica cosa che mi venne in mente era di avanzare fino al punto in cui Bios era scomparsa.
    Avrei voluto farle domande ma se era impegnata in un combattimento non mi avrebbe mai risposto.
    Dovevo fare giusto qualche passo.
    Avanzai, tesi l'arco e giunsi al punto.
    Tutto cambiò, un odore malsano pervadeva tutto l'ambiente, le case erano come sarebbe dovute essere, totalmente distrutte come il muro che avevamo visto poco prima.
    Ammucchiati in fondo c'erano dei corpi, era da li che proveniva la puzza.
    Il fetore era troppo nauseabondo, ma le mie mani erano impegnate a tenere l'arco.
    Vidi Bios attaccare un figura, aveva un grembiule ed era sporco di sangue.

    Devo attaccarlo anche io pensai e in quello scoccai la mia freccia, puntando verso l'uomo che stava accanto al bersaglio di Bios.



    Hb3wq0V
    Nome: Aedelwen | Sesso: Femmina | Età: 100 (25) | Provenienza: Telaurëlhin | Razza: Elfa | Des;Int;For;Cos; |




    Abilità:
    Danza delle ombre: 「2 cariche」
    Quando entra in stato alterato, designato dalla comparsa delle ombre sotto gli occhi, assume una velocità tale da sembrare un'ombra che si muove e danza, evidenziato dalla sua lunga chioma nera che si muove come un mare oscuro, in questo stato predilige l'uso del pugnale, veloce e letale.


    Arco arcano: 「3 cariche」
    Attraverso il flusso vitale che la collega al suo arco riesce a irradiare una magia elementale a scelta nel suo arco. E' l'unico modo in cui possa lanciare magie.

    Equipaggiamento:
    -Arco
    -Pugnale
    -Faretra con 50 frecce
    -Borsellino

    Note Giocatore:

    Quando entra in stato alterato nessuno può comunicare con lei.
    Solo con l'arco può lanciare magie.
    Affidabile, di poche parole, coraggiosa e gentile.
    Sta cercando anche suo padre Owdreth.




     
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    Sara si avvicina a me, con fare molto altruista, cercando di rassicurarmi al meglio che può, ma dubito che una persona esterna possa fare qualcosa per me, il fatto che solo io stia sperimentando questa sensazione di smarrimento mentale basta come risposta per me.
    Sforzo un leggero sorriso, cercando di fermare il tremolio alle gambe.
    E Bios scompare, Davanti ai nostri occhi, avvicinandosi a quelle case così curate ma così vuote.
    Si viene a creare una leggera distorsione nel punto dove Bios è scomparsa, le altre probabilmente hanno già capito cosa sta succedendo, ma io sono più confusa che mai.
    Ai miei occhi, Bios si è semplicemente volatilizzata senza un motivo, quando in realtà è stata attirata all'interno della realtà di Setiri.
    Mi guardo intorno, scossa e disorientata, mentre di nuovo si può sentire una voce, anzi più di una voce.
    La prima di esse è sconosciuta e sembra essere rivolta alla piccola Bios.
    Una persona che la conosce? Un amico forse? No, improbabile, le sue intenzioni sembrano tutto fuorché amichevoli.
    Sembra avere un interesse scientifico o qualcosa di simile, forse più macabro.
    Tutto ciò mi riporta alla mente Imustenuf, ancora assopita, da parecchio tempo.
    E poi, di nuovo quella voce, che riesce a penetrarmi nelle ossa, aggiunge qualcosa, qualcosa a proposito di un'Elfa.
    Aedelwen...dev'essere lei l'elfa? E' logico, è la più singolare tra noi 4.
    Ma cosa sono gli elfi? Continuo a sentirmi una perfetta estranea, nel mentre prendo una decisione, una decisione che porta i miei occhi a colorarsi di un rosso ipnotico.
    Il sangue del lago, ancora assopito, si risveglia di nuovo e il mio corpo entra in uno stato euforico e adrenalinico che annulla il brivido che ho sentito fino a poco fa.
    Sono infuriata, arrabbiata, accecata, da quando quella voce è entrata nella mia testa, la mia mente ha cominciato a sfaldarsi e ad annebbiarsi.
    Mentre le altre si muovono con cautela, tutto quello che io riesco a fare è correre in modo violento verso quelle case, mentre estraggo all'istante le mie doppie lame.

    AAAAAAAAAHHHHHH!!
    PERCHE' DEVO ANDARE IN CONTRO A TUTTO QUESTO?!?!

    Con lo sguardo di un toro accecato dall'istinto di uccidere, attraverso all'istante la barriera invisibile.
    La mia carica, viene fermata pochi istanti dopo aver messo piede dentro quella realtà.
    Case malridotte, marce, e l'aria impestata dall'odore di decomposizione e budella, così pesante ed insostenibile da poter essere quasi visibile.
    L'odore è così tanto potente da annullare a sua volta l'euforia del sangue del mio corpo che ribolle, facendo subentrare di nuovo quel tremolio, stavolta molto più forte.
    Potrei quasi vomitare, tanto che d'istinto porto una mano davanti alla bocca inorridita da tutto quell'odore di morte e necrosi, per non parlare dello spettacolo visibile: pile di budella e cadaveri ammassati.
    Con gli occhi ancora rosso sangue, tento di mantenere uno sguardo minaccioso nel mentre fisso la figura davanti a Bios, la quale sembra sul punto di attaccarlo.
    Per quanto ci stia provando, in quel panorama lo sconforto è insostenibile, non riesco più a controllare il tremore, tanto da finire in ginocchio con una semplicità disarmante.
    Nel mentre, il mio corpo entra in uno stato di paralisi, le ultime cose che riesco a muovere sono la mano davanti alla mia bocca che crolla verso il basso e le mani, che si aprono lasciando andare la presa su entrambe le lame.

    Non riesco a muovermi...non riesco a muovermi...non riesco a muovermi.
    Perfino il mio sguardo crolla e cambia di espressione, trasparendo la paura che ho tentato invana di nascondere, nel mentre dalle ferite sotto ai miei guanti comincia a fuoriuscire qualcosa, qualcosa di nero, come della polvere, o meglio del fumo.


    Nome: Funetsumi | Sesso: F | Età: 18 | Provenienza: Chinerea | Razza: Umano | Des;For;Cos;Int |




    Abilità:
    Servitore Metabolico: 「2/3 cariche」
    Il sangue ingerito entra in circolo nelle vene, fondendosi a pieno con quello del servitore potenziando le sue prestazioni fisiche, una sorta di stato berserker.
    Imustenuf -RISVEGLIO-: 「1/1 cariche」
    Quando Imustenuf riposa nel subconscio di Funetsumi e sente il richiamo della battaglia, essa può inconsciamente fuoriuscire dalla ombra del corpo in una forma demoniaca che persino Imustenuf stessa fatica a controllare.
    Tale aspetto rispecchia l'incompletezza di Imustenuf come entità fisica, la quale desidera fortemente diventare un corpo a se stante.
    Il risveglio della forma demoniaca comporta una forte agonia psicologica da parte di Funetsumi, la quale non può compiere alcun movimento finchè l'entità demoniaca rimane in battaglia e qualora la ragazza subisca un danno fisico, pure il demone ne risente.

    Equipaggiamento:
    - Doppie lame Zorlin
    - Coltelli da lancio (8/10)
    - Sacchettini di resina marcia (3/3)

    Note Giocatore:
    Ovviamente, gli altri giocatori non sanno che Funetsumi è affetta da una sorta di possessione demoniaca a meno che non sia lei a dirlo esplicitamente, per cui agli occhi degli altri essa ha semplicemente un disturbo di personalità multipla (solo i maghi di Dagmatem possono saperlo, loro possono percepire l'entità demoniaca)

     
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    Aedelwen di avvicinò al punto in cui era scomparsa Bios, ma venne preceduta solo di un paio di passi da Funetsumi, che correva furiosamente verso il villaggio.
    Quando entrambe arrivarono dall'altra parte della barriera, poterono vedere Bios intenta nel provare il suo attacco verso l'uomo con il grembiule.

    La ragazzina aveva lanciato il suo bisturi mirando alla gamba sinistra dell'avversario. L'uomo non fece il minimo sforzo per evitarlo, tanto che la piccola lama si conficcò con successo nella sua coscia, da cui iniziò a uscire un rivolo di sangue. Ma quando lei cercò di colpirlo al fianco con la sua katana, lui semplicemente alzò il braccio più vicino e parò il colpo. La katana avrebbe dovuto penetrare nella carne, tagliando tutto quello che incontrava e staccandogli un arto. E invece vi rimbalzò contro, come se si fosse scontrata con un blocco di metallo.
    L'uomo sogghignò.
    "Carina la pastiglia che hai ingerito poco fa, quale sarebbe il suo effetto? Non sei l'unica che sa usare certi trucchetti.." le disse con lo stesso tono di chi si sta divertendo un mondo. Era totalmente concentrato su Bios, al punto da non accorgersi dell'imminente attacco di Aedelwen.
    Appena il tempo di rendersi conto della situazione, e l'elfa aveva incoccato una freccia e l'aveva diretta verso quello che sembrava essere il loro nemico.
    Il suo colpo era stato preciso e potente, e la sua freccia si andò a conficcare proprio nella sua spalla destra, cogliendolo di sorpresa. L'uomo urlò dal dolore, e dopo aver alzato il braccio con cui aveva parato l'attacco di Bios, lo calò su di lei violentemente cercando di colpirla in pieno viso.
    "Mi sto divertendo!" esclamò senza perdere il suo sorriso sadico.

    Mentre avveniva tutto questo, Funetsumi giaceva a terra in ginocchio in stato catatonico, mentre un fumo nero si liberava dalle sue ferite. Un fumo nero molto simile a quello che le ragazze avevano visto uscire dalla bocca delle creature dopo la loro morte. Ma nessuno sembrava prestarle attenzione nel momento della battaglia, nemmeno Sara che arrivò alle spalle dell'elfa imbracciando il suo Escova, appena in tempo per vedere l'esito degli attacchi di Bios e Aedelwen.

    La litania continuava a riempire la zona con le sue parole oscure e incomprensibili, ma ancora non si vedeva nessun cambiamento. Qualcosa probabilmente stava per arrivare, e le ragazze lo avrebbero scoperto solo troppo tardi.

    Ancora un post a testa, stesso ordine:
    - Bios
    - Aedelwen
    - Funetsumi
    - Sara / Master

    @Pappo: nella mia descrizione ho supposto che tu stessi per usare Imustenuf -RISVEGLIO-, ma se non è così fammelo sapere che cambio un po' quella parte :sisi:


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    Nome: Sara Quil | Sesso: F | Età: 21 | Provenienza: Lithoscaelia | Razza: Umano | Des;Int;Cos;For |




    Abilità:
    Riparazione Immediata: 「4/4 cariche」
    Gli abitanti di Lithoscaelia possiedono una preparazione perfetta riguardo cosa ci sia da fare in caso di guasti al loro equipaggiamento. Possono riparare qualunque cosa praticamente all'istante, ma l'integrità dell'oggetto ne risente, permettendogli di essere rimesso in funzione velocemente aumentando però la sua usura. Grazie a questa speciale capacità sono molto bravi nel creare oggetti improvvisati partendo dai singoli materiali, e a comprendere il funzionamento di un meccanismo a prima vista.

    Deflagrazione Acida: 「2/2 cariche」
    Inserendo il contenuto di un sacchettino di polvere da sparo in uno scomparto a scomparsa, è possibile girare al contrario l'Escova e usare lo stesso meccanismo usato per espellere le cartucce vuote per sparare fuori la cartuccia in uso in modo che deflagri e faccia danni da acido a spargimento. Ovviamente ha effetti diversi a seconda della quantità di acido presente nella cartuccia.

    Equipaggiamento:
    - Escova
    - Pugnale
    - Cartucce per l'Escova (30 ml) 5/5
    - Polvere da sparo 2/2
    - Materiali grezzi per la polvere da sparo
    - Pomata lenitiva 5/5 usi
    - Sacca
    - Blocco da disegno e matita
    - Kit di riparazione per l'Escova

    Note Giocatore:
    La finitura dei suoi abiliti lascia a intendere che siano molto costosi. Non ha l'aria di una combattente.
    Oltre ai normali attacchi, l'Escova puo', ruotando la ghiera in senso orario o antiorario, espellere tutto l'acido della cartuccia inserita sotto forma di nube o come un getto di liquido.
    Le proprietà corrosive dell'acido non sono molto pericolose, non puo' provocare ustioni gravi nè sciogliere qualunque materiale.
    Sara sa creare l'acido che usa per l'Escova da sola, è brava quando si tratta di usare la chimica per creare alcune sostanze, ma essendo autodidatta ha ancora molto da imparare.


     
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    Successe tutto in un istante, il bisturi colpì la gamba dell'uomo, cosa completamente inaspettata da Bios, pensava che avrebbe schivato l'attacco. pure il fendente fallì, l'uomo alzò il braccio destro, Bios pensava di avercelo in pugno ma l'arma è come se avesse colpito contro un blocco d'acciaio... " Cosa diamine... " Bios stava tenendo molto stretta la katana in pugno e a causa di questo le vibrazioni del colpo le sentì in tutto il corpo; l'uomo rise un'attimo, sembrava divertito dal combattimento e contemporaneamente incuriosito dalla pillola che aveva ingurgitato prima Bios. Lo scoprirai a tue spese Gli disse prima che una freccia arrivando da dietro Bios si conficcò nella spalla destra dell'uomo causandogli grande dolore e sorpresa. ELFA! Gridò Bios ad Aedelwen per incoraggiarla a continuare. L'uomo in piena furia cercò di dare una manata in pieno viso a Bios ma lei scattando all'indietro riuscì a non farsi colpire al viso, però non riuscì ad evitare la grande spinta che l'uomo le diede colpendola al petto facendola rotolare indietro a qualche metro di distanza. Bios si rialzò in piedi, non era molto distante da Aedelwen, fece un po' fatica a rimettere di nuovo a fuoco il nemico, il colpo al petto l'aveva stordita per qualche istante. Con un sospiro si ricompose e disse ad Aedelwen Se lo attacchiamo aggressivamente in due dovremmo riuscire a rompere la sua difesa. poi si fermò un attimo a pensare senza mai distogliere lo sguardo dal nemico, sarebbe stato molto imprudente farlo se puoi cerca di attaccarlo a debita distanza da me, tra un po' dal mio corpo usciranno pericolosi gas velenosi le disse prima di ripartire alla carica contro l'uomo con la freccia nella spalla. " Ha due ferite aperte, una più grave dell'altra. Se il veleno non lo respira comunque ci sono buone probabilità che gli si infettino le ferite " pensò mentre con la katana si provoco un bel taglio sul braccio sinistro, dall'inizio della mano fino al gomito. Subito ne sgorgò fuori un gas color melanzana; il gas era tanto, il taglio era abbastanza serio. A un metro di distanza dall'uomo si fermò e subito dopo cercò di fare un affondo verso la sua faccia tenendo la katana con entrambe le mani. Anche se non l'avesse colpito comunque avrebbe portato il gas velenoso più vicino al nemico. "Vediamo come se la cava con il veleno!"


    73ceaec173
    Nome: Bios | Sesso: F | Età: 4 (16) | Provenienza: Mugtjat | Razza: Mutante | Int;Des;For;Cos |




    Abilità:
    Toksichnost: 「1/2 cariche」
    Ingerendo una speciale pillola rossa il sangue di Bios diventa estremamente tossico se respirato o ingerito e oltretutto in questo stato se entra in contatto con l'aria inizia a trasformarsi in gas letale. Più la ferita è grande più "sangue gassoso" fuoriesce, creando una vera e propria nube di gas velenoso intorno a Bios.
    Vid: 「2/3 cariche」
    Delle speciali pastiglie bianche aumentano la percezione dell'ambiente circostante a Bios, scientificamente parlando il cervello di Bios diventa un super calcolatore che riesce a prevedere qualsiasi movimento circostante a lei di qualche secondo.

    Equipaggiamento:
    - Katana
    - Maschera Anti-Gas
    - Bisturi 3/3
    - Taser
    - Bende Mediche
    - Marsupio
    - 2 Contenitori di Pastiglie
    - Grossa Siringa
    - Kit Medico

    Note Giocatore:
    Bios appare come una ragazza di 16 anni senza particolari stranezze. Ha spesso un'espressione arrogante.
    Bios è in grado di perdere e più o meno rigenerarsi ( dipende dal danno ) parti del corpo come braccia o gambe, perfino la testa. Ha un' alta resistenza al dolore.


     
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  5. Aerith˜
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    La mia freccia era stata inaspettata.
    Il nemico non si era accorto del mio avvicinamento e la mia freccia era andata a segno.
    Avevo colpito la spalla del nemico e a giudicare dalla reazione di esso gli avevo provocato molto dolore.

    Bios schivando il colpo che era diretto al suo viso ora si trovava vicino a me.

    Se lo attacchiamo aggressivamente in due dovremmo riuscire a rompere la sua difesa...
    se puoi cerca di attaccarlo a debita distanza da me, tra un po' dal mio corpo usciranno pericolosi gas velenosi

    Mi disse Bios poco prima di iniziare un nuovo attacco caratterizzato dal gas velenoso.

    Decisi che era il momento di usare l'artiglieria pesante.
    Vista l'emanazione di gas verso il nemico decisi che lo avrei attaccato con il fuoco.
    Mi concentrai. Non avevo molto tempo e dovevo configurare nella mia mente il fuoco, lo dovevo sentire.

    Nárë...
    Il mio arco di un rosso intenso incominciò ad irradiarsi, si stava caricando con il potere del fuoco.
    Attraverso il gas le fiamme si sarebbero propogate molto più efficacemente. Ma era pur sempre pericoloso.
    Velocemente presi una freccia, la preparai ed anch'essa era ora messaggera di fiamme.

    Un colpo preciso..

    Allontanati Bios! urlai verso la ragazzina.
    Mirai a un punto abbastanza distante da Bios e abbastanza vicino dal nemico.



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    Nome: Aedelwen | Sesso: Femmina | Età: 100 (25) | Provenienza: Telaurëlhin | Razza: Elfa | Des;Int;For;Cos; |




    Abilità:
    Danza delle ombre: 「2 cariche」
    Quando entra in stato alterato, designato dalla comparsa delle ombre sotto gli occhi, assume una velocità tale da sembrare un'ombra che si muove e danza, evidenziato dalla sua lunga chioma nera che si muove come un mare oscuro, in questo stato predilige l'uso del pugnale, veloce e letale.


    Arco arcano: 「2/3 cariche」
    Attraverso il flusso vitale che la collega al suo arco riesce a irradiare una magia elementale a scelta nel suo arco. E' l'unico modo in cui possa lanciare magie.

    Equipaggiamento:
    -Arco
    -Pugnale
    -Faretra con 50 frecce
    -Borsellino

    Note Giocatore:

    Quando entra in stato alterato nessuno può comunicare con lei.
    Solo con l'arco può lanciare magie.
    Affidabile, di poche parole, coraggiosa e gentile.
    Sta cercando anche suo padre Owdreth.




     
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    "Yo Funy!
    Scusa se non mi sono fatta sentire per un po'...dev'essere stata una noia mortale senza di me, vero?"

    La sento, la sento di nuovo dopo tutto questo tempo.
    Sei venuta a prendere il mio corpo? Benissimo, ti prego liberami da quest'incubo e occupati del resto.
    Ho solo voglia di chiudere gli occhi e di riaprirli una volta che tutto sarà finito.
    Però...c'è qualcosa che non va...mi trovo in una specie di limbo, proprio insieme ad Imustenuf, un limbo mentale privo di spazio e tempo.
    è la seconda volta che interagisco in modo così diretto con Imustenuf, stavolta però ci siamo solo io e Lei.
    "Vuoi che prenda il tuo corpo? Pff, vuoi forse ordinarmelo? Non hai imparato nulla in tutti questi anni? Ciò che voglio, me lo prendo. Sempre.
    Sai, in tutto questo tempo, ho pensato e pensato e pensato, fino ad annoiarmi ma arrivando ad una conclusione!
    Ma...non ti dico nulla~"

    Anche volendo, non riesco a parlarle in quel limbo, muovo le labbra ma è tutto inutile, mentre lei resta seduta a gambe incrociate su quella che sembra una colonna fittizia, gingillandosi a destra e sinistra con uno sguardo felice e soddisfatto ma che sembra tutto fuorché rassicurante.
    Poi, si butta giù dalla colonna atterrando giusto davanti a me, a circa un metro di distanza.
    Siamo faccia a faccia. Lei è così bella, una bellezza a dir poco schiacciante, condita da uno sguardo rosso che penetra nella tua anima quasi a volerti ammaliare, e riuscirci senza problemi.
    Nel momento in cui i nostri sguardi s'incrociano, un brivido mi attraversa lungo tutti il corpo, fino a farmi sussultare...è forse ammirazione quella che provo per Lei? Di fronte ad un corpo del genere, nessuno non potrebbe provarla.
    Il mio sguardo, non riesce a sostenere il suo...devo abbassarlo, devo ammettere quanto io mi senta parecchio inferiore a lei.
    Poi, dopo pochi secondi, comincia ad avvicinarsi ancora di più a me...
    "Però sai...se vuoi posso provare a darti un indizio, se non riesci ad indovinare..."
    Lei è...vicinissima, i nostri corpi entrano in contatto, mentre posso sentire le sue braccia avvinghiarsi al mio collo, stringendomi dolcemente e amorevolmente.
    Sembra...qualcosa di genuino, di reale...riesco a credere a quella stretta, a quel contatto...finchè non avvicina le labbra al mio orecchio, cominciando a sussurrare la sua ultima frase.
    "Ricordi quel sogno? Quello in cui tu mi guardavi con uno sguardo affranto come se fossi un uccello in gabbia?
    Voglio rivedere quello sguardo disperato ogni volta che i nostri occhi entreranno in contatto. Là fuori.


    AAAAAAAAAAHHHHHHHH!!!!
    Un dolore. Un dolore insopportabile.
    Dalle mie ferite, ciò che prima sembrava solo un po' di fumo, ora fuoriesce del fumo nero molto più concreto e visibile, sembrava pura oscurità.
    Finchè tale oscurità non comincia a fuoriuscire anche dalla mia bocca, dalle mie orecchie, dai miei occhi.
    Urlo nell'agonia più totale, mentre quel fumo comincia a radunarsi sopra la mia testa e il mio corpo cede raggomitolandosi a terra.
    Inizialmente, sopra di me si viene a creare una sorta di nube oscure, fittissima, ma tempo qualche secondo che comincia a prendere forma e sembianza.
    Un secondo urlo, stavolta di rabbia, si aggiunge a quell'orchestra quasi fino a contrastare il suono della Litania che aleggia da tutto questo tempo.

    GRRRRR....GRRRAAAAAAAHHHH!
    Davanti a tutti compare una creatura demoniaca grande almeno due metri e mezzo, che fluttua a mezz'aria, dietro il mio corpo agonizzante.
    Quella creatura, non può essere davvero Lei.
    è riuscita a fuoriuscire dal mio corpo? Eppure...questa "cosa" non è decisamente Lei.
    Forse c'è qualcosa che non va, che nemmeno Imustenuf poteva aspettarsi.
    La creatura, tuttavia, sembra essere ancora immobile, disorientata, tanto da cominciare a muoversi furiosamente per il campo di battaglia cominciando a pestare violenti colpi nelle vicinanze del mio corpo senza danneggiarlo, anzi, quasi salvaguardandolo.
    intanto, il mio corpo è dannosamente avvolto da una fittissima oscurità, solo il colore rosso dei miei capelli è vagamente visibile e riconoscibile.



    Nome: Funetsumi | Sesso: F | Età: 18 | Provenienza: Chinerea | Razza: Umano | Des;For;Cos;Int |




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    Il sangue ingerito entra in circolo nelle vene, fondendosi a pieno con quello del servitore potenziando le sue prestazioni fisiche, una sorta di stato berserker.
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    Quando Imustenuf riposa nel subconscio di Funetsumi e sente il richiamo della battaglia, essa può inconsciamente fuoriuscire dalla ombra del corpo in una forma demoniaca che persino Imustenuf stessa fatica a controllare.
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    Il risveglio della forma demoniaca comporta una forte agonia psicologica da parte di Funetsumi, la quale non può compiere alcun movimento finchè l'entità demoniaca rimane in battaglia e qualora la ragazza subisca un danno fisico, pure il demone ne risente.

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    Ovviamente, gli altri giocatori non sanno che Funetsumi è affetta da una sorta di possessione demoniaca a meno che non sia lei a dirlo esplicitamente, per cui agli occhi degli altri essa ha semplicemente un disturbo di personalità multipla (solo i maghi di Dagmatem possono saperlo, loro possono percepire l'entità demoniaca)

     
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    Bios si lanciò nuovamente all'attacco. Quando l'uomo vide quello che aveva fatto e la reazione del sangue a contatto con l'aria sembrò compiaciuto e curioso, come se fosse affascinato da quella mutazione così singolare.
    "Ma sei straordinaria!" esclamò ridendo. Cercò di schivare il suo colpo abbassandosi velocemente e rotolando di lato. Riuscì a evitare il fendente della katana ma non il gas velenoso, che, anche se brevemente, era entrato in contatto con le sue ferite come sperava Bios.
    La sua schivata non fu molto fluida in quanto provava molto dolore sia alla gamba sinistra che al braccio destro. Nel compimento dell'azione estrasse furiosamente il bisturi dalla coscia e fece per lanciarlo verso l'elfa, avendo notato che lo stava mirando con l'arco. Ma la vista iniziava ad annebbiarglisi, e quando il bisturi finalmente lasciò la sua mano si accorse di essere stato lento. Aedelwen aveva già scoccato la sua freccia infuocata, che andò a conficcarsi nel muro alle sue spalle, a qualche centimetro dalla sua testa. La freccia era passata attraverso la leggera cortina di gas velenoso, ma non sembrava essere infiammabile, così non provocò l'effetto sperato. Quando l'uomo alzò lo sguardo per vedere se il suo colpo era andato a segno, vide il bisturi a terra un paio di metri più avanti. Credeva di aver messo tutta la sua forza in quel lancio, e invece non era stato così. Provò ad alzarsi in piedi ma ricadde sulle ginocchia in un rantolo.
    "Veleno..fantastico..davvero fantastico" disse con un filo di voce sogghignando in direzione di Bios.
    "Sei stato imprudente amico mio."

    La litania era finita, e la tenda che fungeva da porta alla baracca venne scostata da una mano pallida e ossuta. Un uomo molto magro e dall'aria stanca stava varcando ora la soglia uscendo alla luce del sole. In un primo momento strinse gli occhi chiari come se non ci fosse abituato, poi sembrò adattarsi e osservò attentamente tutti i presenti. Aveva una tunica nera con pochi dettagli e molto logora. Non aveva capelli e nemmeno sopracciglia, gli occhi azzurri erano contornati da profonde occhiaie, la pelle era così chiara da sembrare eterea. La sua attenzione fu immediatamente attirata da Funetsumi, immobile a terra, mentre il fumo nero iniziava a uscire dalle sue ferite.
    "..G-Ghora..le mie..p-pastiglie.." sussurrò l'uomo a terra al nuovo arrivato. Era in un bagno di sudore, probabilmente gli effetti del veleno erano stati più veloci su di lui, essendosi infiltrato nelle sue ferite e mischiato con il suo sangue.
    Ghora, senza neanche voltarsi, allungò una mano verso di lui e lanciò a terra delle pastiglie molto simili a quelle che usava Bios.
    "Tieni.." sussurrò ancora rapito da Funetsumi "..non che ti servano. Se avessi badato di più alla tua salute nei giorni scorsi forse ti saresti salvato, ma eri già a pezzi prima dello scontro.." sogghignò.
    "Muori in silenzio per favore. I tuoi servigi non sono più richiesti" concluse con freddezza.
    Il primo uomo stava cercando di ingurgitare le pastiglie una dietro l'altra, steso a terra in un lago di sudore, mentre il sangue dalle due ferite al braccio e alla gamba usciva più velocemente.

    Successe tutto all'improvviso. Dal corpo di Funetsumi uscì una nebbia nera che la circondò e prese le sembianze di una creatura mostruosa, senza controllo, che vagava per il campo di battaglia cercando di proteggere il corpo della ragazza.
    Sara urlò e si allontanò, non aveva idea di cosa fosse successo alla loro compagna ma sperava stesse bene.
    Ghora rise di gusto, una risata sadica e liberatoria.
    "LA VITTIMA DI UN RITUALE! Tu sei una benedetta! Una prescelta da Dagma! Posso imparare molte cose da quello che c'è dentro di te, ma prima permettetemi di usarvi come cavie!" guardò Aedelwen "Il tuo bel corpo di elfa sarà perfetto quando l'avrò sotto al mio comando.."
    Portò una mano verso il cielo in un gesto teatrale.
    "Risorgi mio servo! Risorgi e porta la distruzione!" urlò a pieni polmoni.
    Dalla seconda baracca, poco dietro la prima, qualcosa iniziò a urlare e a emettere versi simili a latrati. Non era una sola voce. Era un insieme di persone che imploravano e piangevano e gridavano spaventate.
    Un'intera parete venne buttata giù e qualcosa balzò fuori.
    Era una creatura raccapricciante. Innumerevoli parti di esseri umani erano state cucite e saldate insieme, fino a dare vita a una specie di golem, con le fattezze di un uomo molto alto e con le braccia molto lunghe, che usava per camminare come un gorilla. Ogni sua parte sembrava contorcersi per cercare di liberarsi da quella prigione di carne, alcuni volti di persone spuntavano dai punti più inaspettati urlando e chiedendo perdono, implorando aiuto.

    "Uccidili tutti! Ma non rovinare i loro corpi.." disse Ghora facendo qualche passo indietro e preparandosi alla vista di quello che sarebbe successo.
    Il golem sembrava disorientato quando Imustenuf, tuttavia doveva obbedire agli ordini dell'uomo, così si lanciò in carica verso Aedelwen, preparandosi a colpirla con una testata.
    Aedelwen vide occhi che la guardavano piangendo e supplicando, più il golem si avvicinava e più era in grado di distinguere le parti da cui era composto. Non sarebbe stato facile batterlo.

    Ghora osservava la situazione a braccia incrociate, mentre l'uomo in terra con il grembiule continuava a rantolare, ormai con la schiuma alla bocca.

    1 post a testa:
    - Aedelwen
    - Bios
    - Funetsumi / Imustenuf
    - Sara / Master

    @Essai mi hai spiegato in privato cosa fa il tuo veleno, ma ti consiglio di scriverlo anche solo a grandi linee nella tua scheda in modo che basti guardare lì per trovarlo :sisi:


    4994fe35ee
    Nome: Sara Quil | Sesso: F | Età: 21 | Provenienza: Lithoscaelia | Razza: Umano | Des;Int;Cos;For |




    Abilità:
    Riparazione Immediata: 「4/4 cariche」
    Gli abitanti di Lithoscaelia possiedono una preparazione perfetta riguardo cosa ci sia da fare in caso di guasti al loro equipaggiamento. Possono riparare qualunque cosa praticamente all'istante, ma l'integrità dell'oggetto ne risente, permettendogli di essere rimesso in funzione velocemente aumentando però la sua usura. Grazie a questa speciale capacità sono molto bravi nel creare oggetti improvvisati partendo dai singoli materiali, e a comprendere il funzionamento di un meccanismo a prima vista.

    Deflagrazione Acida: 「2/2 cariche」
    Inserendo il contenuto di un sacchettino di polvere da sparo in uno scomparto a scomparsa, è possibile girare al contrario l'Escova e usare lo stesso meccanismo usato per espellere le cartucce vuote per sparare fuori la cartuccia in uso in modo che deflagri e faccia danni da acido a spargimento. Ovviamente ha effetti diversi a seconda della quantità di acido presente nella cartuccia.

    Equipaggiamento:
    - Escova
    - Pugnale
    - Cartucce per l'Escova (30 ml) 5/5
    - Polvere da sparo 2/2
    - Materiali grezzi per la polvere da sparo
    - Pomata lenitiva 5/5 usi
    - Sacca
    - Blocco da disegno e matita
    - Kit di riparazione per l'Escova

    Note Giocatore:
    La finitura dei suoi abiliti lascia a intendere che siano molto costosi. Non ha l'aria di una combattente.
    Oltre ai normali attacchi, l'Escova puo', ruotando la ghiera in senso orario o antiorario, espellere tutto l'acido della cartuccia inserita sotto forma di nube o come un getto di liquido.
    Le proprietà corrosive dell'acido non sono molto pericolose, non puo' provocare ustioni gravi nè sciogliere qualunque materiale.
    Sara sa creare l'acido che usa per l'Escova da sola, è brava quando si tratta di usare la chimica per creare alcune sostanze, ma essendo autodidatta ha ancora molto da imparare.


     
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  8. Aerith˜
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    Dannazione!
    Il mio colpo era stato pressochè inutile se non che aveva incendiato qualche pianta rampicante sul muro dove si era conficcata la mia freccia.
    Perlomeno l'odore di fumo copriva un pochino l'odore di marciume che continuava persistere.

    All'improvviso Funetsumi si accasciò a terra e dalle sue ferite cominciò a fuoriuscire una nebbia nera.
    Era uno spettacolo inquietante. Cosa le stava accadendo?
    La nebbia nera prese forma e una creatura mostruosa ora sovrastava il cielo. Sembrava proteggere Funetsumi, ma non credo fosse un nostro alleato.

    Poi successe.
    Ghora, l'uomo che uscii dalla tenda, rise di gusto, si lasciò andare in una risata sadica e liberatoria.
    La odiavo, quella risata mi stava destando.

    "LA VITTIMA DI UN RITUALE! Tu sei una benedetta! Una prescelta da Dagma! Posso imparare molte cose da quello che c'è dentro di te, ma prima permettetemi di usarvi come cavie!"
    Disse guardandomi "Il tuo bel corpo di elfa sarà perfetto quando l'avrò sotto al mio comando.."
    portando la mano verso il cielo, come ad invocare qualcosa in modo molto teatrale.
    "Risorgi mio servo! Risorgi e porta la distruzione!" urlò quell'essere a pieni polmoni.
    Dalla seconda baracca uscìì buttando giù una parete, la creatura più spaventosa che io avessi mai visto.
    Urlava e latrava, strideva come un'unica voce, ma erano tante, troppe voce insieme che si disperavano, piangevano e gridavano. Un agglomerato di persone, che sembrano attaccate ad una melma infernale, che si ciba della loro energia vitale.

    Feci in tempo ad udire le parole di Ghora "Uccidili tutti! Ma non rovinare i loro corpi.." e poi la rabbia si destò dentro di me.

    Guardavo quella creatura e non potevo che sentire rabbia e disprezzo verso quella persona.
    I miei occhi divennero ancora più gialli, ma come velati.
    Sotto i miei occhi le ombre comparirono come dipinte dalla notte.
    I miei capelli erano ora come un mare in collera, non potevi più trattenermi, non avevo più controllo dei miei pensieri, se non un unico obiettivo.

    Uccidere

    In quello forma la mia velocità era duplicata, il golem si era lanciato su di me.
    Occhi pieni di disperazione mi guardavano, il mio bersaglio in quel momento non era lui, era Ghora, quel sucidio ammasso di letame.

    Repentinamente mi lancia su di lui, ero come un'ombra che corre sull'orizzonte e incombe senza accorgersene.
    Avevo alla mano il mio pugnale, ci misi tutta la mia potenza e mirai al suo punto vitale, il cuore.


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    Nome: Aedelwen | Sesso: Femmina | Età: 100 (25) | Provenienza: Telaurëlhin | Razza: Elfa | Des;Int;For;Cos; |




    Abilità:
    Danza delle ombre: 「1/2 cariche」
    Quando entra in stato alterato, designato dalla comparsa delle ombre sotto gli occhi, assume una velocità tale da sembrare un'ombra che si muove e danza, evidenziato dalla sua lunga chioma nera che si muove come un mare oscuro, in questo stato predilige l'uso del pugnale, veloce e letale.


    Arco arcano: 「2/3 cariche」
    Attraverso il flusso vitale che la collega al suo arco riesce a irradiare una magia elementale a scelta nel suo arco. E' l'unico modo in cui possa lanciare magie.

    Equipaggiamento:
    -Arco
    -Pugnale
    -Faretra con 50 frecce
    -Borsellino

    Note Giocatore:

    Quando entra in stato alterato nessuno può comunicare con lei.
    Solo con l'arco può lanciare magie.
    Affidabile, di poche parole, coraggiosa e gentile.
    Sta cercando anche suo padre Owdreth.




     
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    "Mancato!" pensò Bios dopo che l'uomo rotolò schivando il suo affondo e oltre a questo sfilò il bisturi conficcato nella sua gamba e lo lanciò contro Aedelwen... ma a quanto pare non ne aveva la forza "A quanto pare ha funzionato, il mio veleno gli è entrato in circolo." L'uomo sembrava eccitato dall'idea del gas velenoso che esce dalle ferite, un po' meno per il veleno. si accasciò dopo poco a terra agonizzante chiedendo aiuto ad un certo Ghora. " Ghora? sarà il tizio proprietario di quella voce? ".

    Bios ricevette subito risposta al suo dubbio, un uomo molto magro uscendo dall'edificio rimproverò l'uomo agonizzante a terra. Quel fastidioso suono era terminato... brutto presagio pensò Bios. Ghora dette all'uomo a terra delle pastiglie " Antidoti? " e subito dopo iniziò a fare qualcosa, alzò il braccio in alto come se volesse evocare qualcosa. Bios non perdette tempo, mentre l'uomo a terra era distratto ad ingurgitare le pillole che gli aveva passato Ghora, Bios molto velocemente cercò di dare un fendente molto forte alle gambe di quest'uomo per mozzargliele.

    [Post a metà... si richiede risposta del master]


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    Nome: Bios | Sesso: F | Età: 4 (16) | Provenienza: Mugtjat | Razza: Mutante | Int;Des;For;Cos |




    Abilità:
    Toksichnost: 「1/2 cariche」
    Ingerendo una speciale pillola rossa il sangue di Bios diventa estremamente tossico se respirato o ingerito e oltretutto in questo stato se entra in contatto con l'aria inizia a trasformarsi in gas letale. Più la ferita è grande più "sangue gassoso" fuoriesce, creando una vera e propria nube di gas velenoso intorno a Bios.
    Vid: 「2/3 cariche」
    Delle speciali pastiglie bianche aumentano la percezione dell'ambiente circostante a Bios, scientificamente parlando il cervello di Bios diventa un super calcolatore che riesce a prevedere qualsiasi movimento circostante a lei di qualche secondo.

    Equipaggiamento:
    - Katana
    - Maschera Anti-Gas
    - Bisturi 3/3
    - Taser
    - Bende Mediche
    - Marsupio
    - 2 Contenitori di Pastiglie
    - Grossa Siringa
    - Kit Medico

    Note Giocatore:
    Bios appare come una ragazza di 16 anni senza particolari stranezze. Ha spesso un'espressione arrogante.
    Bios è in grado di perdere e più o meno rigenerarsi ( dipende dal danno ) parti del corpo come braccia o gambe, perfino la testa. Ha un' alta resistenza al dolore.


     
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    L'uomo a terra non riusciva quasi a tenere gli occhi aperti, mentre con gesti lenti si portava alla bocca una pastiglia dopo l'altra.
    Il colpo di Bios fu totalmente inaspettato e fulmineo al punto da non lasciargli neanche il tempo di accorgersi che i suoi arti inferiori erano stati mozzati. Con un'espressione terrorizzata cercò di voltarsi per guardare cos'era successo, mentre urlava dal dolore e artigliava il terreno, come se stesse cercando di avvicinare ulteriori pillole. Ma ormai le aveva mangiate tutte, e il sangue sgorgava a fiumi dai due monconi.

    Bios puo' terminare la sua azione :sisi:
     
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    Bios guardò per un'attimo l'uomo a cui tagliò le gambe e pensò "forse potevo anche non esagerare così, morirà dissanguato ed io non potrò interrogarlo. beh, si è dato così tante arie, ben gli sta! " Dal suo marsupio tirò fuori un rotolo di benda medica e un paio di lacci emostatici; se li porta sempre nel suo kit visto che le servono spesso. Cerca di non morire per adesso, dopo devo vivisezionarti, ricordi?

    Finita la frase notò subito Funetsumi per terra avvolta da una specie di fumo nero ed un demone vicino a lei. "E' quell'essere? vediamo se può essere d'aiuto ". Un rumore di rocce che vanno a frantumarsi e poi, un bestione amorfo cose verso le altre ragazze ed Aedelwen corse verso di lui superandolo. Ma che diamine succede?! Si chiese Bios prima di spostare lo sguardo sull'uomo appena arrivato. "Devo occuparmi di lui " pensò lanciandogli un secondo bisturi per vedere la sua azione.


    73ceaec173
    Nome: Bios | Sesso: F | Età: 4 (16) | Provenienza: Mugtjat | Razza: Mutante | Int;Des;For;Cos |




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    Toksichnost: 「1/2 cariche」
    Ingerendo una speciale pillola rossa il sangue di Bios diventa estremamente tossico se respirato o ingerito e oltretutto in questo stato se entra in contatto con l'aria inizia a trasformarsi in gas letale. Più la ferita è grande più "sangue gassoso" fuoriesce, creando una vera e propria nube di gas velenoso intorno a Bios.
    Vid: 「2/3 cariche」
    Delle speciali pastiglie bianche aumentano la percezione dell'ambiente circostante a Bios, scientificamente parlando il cervello di Bios diventa un super calcolatore che riesce a prevedere qualsiasi movimento circostante a lei di qualche secondo.

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    Note Giocatore:
    Bios appare come una ragazza di 16 anni senza particolari stranezze. Ha spesso un'espressione arrogante.
    Bios è in grado di perdere e più o meno rigenerarsi ( dipende dal danno ) parti del corpo come braccia o gambe, perfino la testa. Ha un' alta resistenza al dolore.


     
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    Nonostante il mio stato agonizzante, riesco comunque ad udire le voci e a percepire lo spazio a me circostante.
    Il demone che ho generato, o meglio generato da Imustenuf, sembrava essere totalmente incontrollabile, privo di coscienza e furibondo.
    Mena colpi a destra e a sinistra, frantumando senza troppi problemi il terreno che colpisce.
    Il mio corpo, in questo modo, è quasi totalmente avvolto da piccoli crateri e spaccature, quasi in modo da generare una sorta di "protezione" attorno a me.
    Ma certo, è ovvio...se io muoio, anche il demone muore, e idem Imustenuf. Semplice istinto di sopravvivenza.
    Non sono molto sicura del contrario, probabilmente il demone è solo una proiezione della vera Imustenuf, annientabile ma indistruttibile in questa forma.
    Le mie urla, col tempo, da agonizzanti mutano da animalesche, per poi diventare totalmente disumane, fino a calare di tono diventando dei lamenti di terrore.
    Il mio corpo, del resto, non può urlare per sempre.
    Sul campo, intanto, una figura di nome Ghora è apparsa, subito attratta da me e da Imustenuf.
    Vittima...Rituale...Prescelta...Dagma...
    Cosa significa tutto questo...tento di parlare, ma dalla mia bocca escono solo versi incomprensibili che non fanno che intensificare il mio dolore.

    Ghhhhh...ttt...chgggg...sghhheih...ghhhhoor...aa...GHAAAAAAHHH!
    Tento in tutti i modi di muovere il mio corpo, ma è una cosa impossibile, ogni misero millimetro equivale a cento pugnalate, eppure devo tentare di alzare lo sguardo, cercare le mie compagne, chiedere aiuto.
    Riesco, dopo diversi secondi, ad alzare la testa di quei pochi centimetri per mostrare il mio sguardo: l'oscurità lo copre quasi del tutto, ma il colore rosso è svanito, lasciando dietro di sé uno sguardo spento e vuoto, con diverse vene oculari visibili.


    Imustenuf, dopo aver menato abbastanza colpi, comincia a focalizzare l'attenzione sui presenti.
    Ovviamente, nessuno era considerabile alleato, tutti erano dei possibili bersagli, probabilmente i più vicini come Sara, impaurita dalla situazione creata da me.
    Ma la fortuna era dalla loro parte: quel demone è alquanto stupido e infuriato, per cui alla vista del golem di corpi umani, la sua attenzione è totalmente sua, essendo una creatura di taglia molto più grande, per cui più visibile di tutti gli altri.
    Così, come un grosso sasso lanciato da una fionda, Imustenuf si carica con quanta più forza possibile contro l'enorme golem, pronto ad uno scontro di attrito.



    Nome: Funetsumi | Sesso: F | Età: 18 | Provenienza: Chinerea | Razza: Umano | Des;For;Cos;Int |




    Abilità:
    Servitore Metabolico: 「2/3 cariche」
    Il sangue ingerito entra in circolo nelle vene, fondendosi a pieno con quello del servitore potenziando le sue prestazioni fisiche, una sorta di stato berserker.
    Imustenuf -RISVEGLIO-: 「0/1 cariche」
    Quando Imustenuf riposa nel subconscio di Funetsumi e sente il richiamo della battaglia, essa può inconsciamente fuoriuscire dalla ombra del corpo in una forma demoniaca che persino Imustenuf stessa fatica a controllare.
    Tale aspetto rispecchia l'incompletezza di Imustenuf come entità fisica, la quale desidera fortemente diventare un corpo a se stante.
    Il risveglio della forma demoniaca comporta una forte agonia psicologica da parte di Funetsumi, la quale non può compiere alcun movimento finchè l'entità demoniaca rimane in battaglia e qualora la ragazza subisca un danno fisico, pure il demone ne risente.

    Equipaggiamento:
    - Doppie lame Zorlin
    - Coltelli da lancio (8/10)
    - Sacchettini di resina marcia (3/3)

    Note Giocatore:
    Ovviamente, gli altri giocatori non sanno che Funetsumi è affetta da una sorta di possessione demoniaca a meno che non sia lei a dirlo esplicitamente, per cui agli occhi degli altri essa ha semplicemente un disturbo di personalità multipla (solo i maghi di Dagmatem possono saperlo, loro possono percepire l'entità demoniaca)

     
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    Ghora osservò con compiacimento come la ragazzina infieriva contro le gambe del suo compagno, poi si girò a guardare l'operato della sua creatura e notò come l'elfa schivava il suo attacco e, con il viso trasfigurato, si dirigeva verso lui.

    Sorrise mostrando i denti bianchissimi e molto aguzzi, mentre si tirava su le maniche della tunica, mostrando degli strani simboli sugli avambracci e delle unghie molto lunghe simili ad artigli.
    "Immagino sia meglio così.." sospirò osservando come il demone liberato da Funetsumi si avventava contro il suo golem. Era pronto a scontrarsi contro Aedelwen. L'elfa arrivò davanti a lui in un secondo, pugnale alla mano, mirando al suo cuore. Ma Ghora non era debole come poteva sembrare, appena prima che il pugnale lo colpisse nel punto desiderato dall'elfa, il suo corpo si fece evanescente, si dissolse in fumo nero. Durò appena una frazione di secondo, il tempo di far passare Aedelwen attraverso di esso, che oltrepassandolo finì contro il muro della baracca, e poi ricomparve solido com'era stato in precedenza. Proprio in quel momento il bisturi di Bios si diresse verso di lui, che lo vide arrivare con la coda dell'occhio e cercò di fare uno scatto in avanti per evitarlo, ma ci riuscì solo in parte. Il bisturi lo colpì di striscio provocandogli un taglio sulla schiena, all'altezza delle scapole. Ghora si voltò di scatto in modo da non dare le spalle ai suoi avversari, adesso lui, Bios e Aedelwen stavano ai vertici di un triangolo, fronteggiandosi silenziosamente.

    "Hai già finito di giocare con il mio povero amico?" chiese in tono provocatorio a Bios "Ora che si è liberato un posto potresti affiancarmi nelle mie ricerche..sempre che tu sia di mente aperta come lo era lui" le disse indicando con un cenno l'uomo a terra, che ormai non si muoveva più, emetteva solo di tanto in tanto qualche rantolo. Non aveva le forze di medicarsi, si stava solo lasciando morire nel suo stesso sangue.
    "Voi di Mugtjat avete un dono quando si parla di esperimenti..e non amate gli elfi" rivolse lo sguardo verso Aedelwen "Sono sicuro che troveresti ancora più interessante di quanto la troverei io l'idea di dissezionarla"
    Mentre parlava si accarezzava i simboli sull'avambraccio sinistro, osservando sia quello che faceva Bios, sia i movimenti di Aedelwen. Aveva il fiato corto, cercava di non darlo a vedere ma sembrava affaticato.

    - - - - -

    Il golem interruppe la sua corsa sferrando un poderoso pugno al suolo, nel punto in cui poco prima si trovava Aedelwen. I suoi movimenti erano molto simili a quelli delle creature che le ragazze avevano incontrato nel bosco, erano a scatti, discontinui, un po' goffi quasi. Oltretutto la creatura sembrava non avere ancora una buona percezione di quello che aveva intorno, nè delle dimensioni del suo corpo, e faticava a muoversi senza sbattere contro qualcosa. Era appena riuscito a non cadere in avanti a causa della troppa spinta che aveva dato alla sua corsa, quando Imustenuf gli fu addosso. Il golem l'aveva notata, ma non aveva fatto in tempo ad evitarla, e aveva assorbito con tutto il corpo l'impatto contro il demone. Grazie al basso baricentro era riuscito a non essere sbalzato via, era stato spinto solo un paio di metri più indietro dall'urto, ma era stato ferito pesantemente. Una macchia rossastra si estendeva sul suo petto dove aveva ricevuto tutto il peso del suo avversario, e alcune parti umane, come delle mani o delle facce, in quel punto, erano chiaramente spappolate. Il golem sembrava soffrire, tutte le voci che ne componevano i lamenti stavano invocando pietà e chiedevano solo la morte.

    La bestia tuttavia doveva obbedire. Piantò gli arti inferiori bene a terra e si lanciò in un attacco simile a quello che aveva ricevuto, a danno di Imustenuf. Ma proprio poco prima che arrivasse a portata, qualcosa delle dimensioni si una lattina si infranse contro il suo petto, proprio sulla macchia rossa, e rompendosi rilasciò un liquido trasparente che a contatto con la pelle iniziò ad emanare vapori nauseabondi. Il golem fermò il suo attacco inciampando e rotolando goffamente di lato, mentre si portava le braccia al petto, urlando e piangendo.

    Affianco a Funetsumi c'era Sara, con il suo Escova imbracciato al contrario, che cercava velocemente di sostituire la cartuccia appena persa, e di riempire di nuovo lo scomparto di polvere nera.
    Era spaventata, non capiva cosa stava succedendo, e avrebbe preferito molto di più essere a Lithoscaelia al sicuro che a Setiri in mezzo a tutto quel casino. Ma Bios e Aedelwen stavano fronteggiando quella persona di nome Ghora, e dal momento che secondo lei erano più che in grado di metterlo al tappeto, non le restava che assicurarsi che Funetsumi stesse bene. Aveva visto come il demone la stava proteggendo poco prima, quindi preferì non avvicinarsi più di tanto, e anche se quello che stava avvenendo ora era uno scontro tra titani, poteva sempre essere utile con le sue cartucce di acido.

    L'acido agì sulla pelle del golem iniziando a irritarla, penetrando sempre più a fondo mentre questo urlava e si dimenava per il fastidioso bruciore. Ma anche se la carne non stava ancora subendo ustioni gravi, alcuni punti di sutura iniziavano a cedere, lasciando aperti degli squarci nella torace della bestia.
    A Sara dispiaceva per quelle persone che stavano soffrendo anche a causa del suo attacco, ma tutto quello che poteva fare era sperare che Imustenuf finisse in fretta il suo avversario, e che poi non si dirigesse verso di lei.

    Adesso agirete in 2 gruppi.
    Bios&Aedelwen VS Ghora - Imustenuf&Sara VS il golem.

    1 post a testa in ordine:
    - Bios
    - Aedelwen
    - Ghora
    e
    - Imustenuf/Funetsumi
    - Sara
    - Golem

    Proviamo così :sisi:

    Il fatto dei post divisi funziona così: il mio pg A è in una stanza insieme a B e C. Il mio pg vede un vaso e decide di guardarci dentro, a seconda di cosa c'è decide che azione eseguire. Ma così cosa succede così?
    CITAZIONE
    Azione di A: guardare dentro il vaso.
    Azione di B: uscire di casa, attaccare i nemici, parlare con tizio e caio.
    Azione di C: scalare la montagna e fare altre x-mila cose.
    Master: nel vaso non c'è niente.

    A in questo modo ha perso la sua azione a guardare dentro un vaso in cui non c'era nulla mentre gli altri PG hanno fatto un sacco di cose.
    Come risolviamo?
    CITAZIONE
    Azione di A: guardare dentro il vaso. Master cosa c'è nel vaso?
    Master: nel vaso non c'è niente. Continua pure la tua azione.
    Azione di A: Prendo il vaso e lo tiro contro il muro prima di correre a combattere in giardino.
    Azione di B: uscire di casa, attaccare i nemici, parlare con tizio e caio.
    Azione di C: scalare la montagna e fare altre x-mila cose.

    Nel nostro caso si è trasformato in Bios che taglia le gambe a uno in terra mezzo in coma e indifeso, un'azione che logicamente andrà a segno, ma per la quale deve comunque sentire il responso del master ovviamente. Quella conta come parte della sua azione, fatto quello e dopo che il master ha risposto brevemente, Bios puo' completare il suo round tirando un bisturi a Ghora.
    Ulteriore esempio è A che fa una domanda all'avversario e in base alla risposta decide come agire. Sprecare un'azione per una domanda è assurdo, quindi fa la domanda, chiede al master di rispondere brevemente e poi conclude l'azione.
    Spero sia chiaro.


    4994fe35ee
    Nome: Sara Quil | Sesso: F | Età: 21 | Provenienza: Lithoscaelia | Razza: Umano | Des;Int;Cos;For |




    Abilità:
    Riparazione Immediata: 「4/4 cariche」
    Gli abitanti di Lithoscaelia possiedono una preparazione perfetta riguardo cosa ci sia da fare in caso di guasti al loro equipaggiamento. Possono riparare qualunque cosa praticamente all'istante, ma l'integrità dell'oggetto ne risente, permettendogli di essere rimesso in funzione velocemente aumentando però la sua usura. Grazie a questa speciale capacità sono molto bravi nel creare oggetti improvvisati partendo dai singoli materiali, e a comprendere il funzionamento di un meccanismo a prima vista.

    Deflagrazione Acida: 「1/2 cariche」
    Inserendo il contenuto di un sacchettino di polvere da sparo in uno scomparto a scomparsa, è possibile girare al contrario l'Escova e usare lo stesso meccanismo usato per espellere le cartucce vuote per sparare fuori la cartuccia in uso in modo che deflagri e faccia danni da acido a spargimento. Ovviamente ha effetti diversi a seconda della quantità di acido presente nella cartuccia.

    Equipaggiamento:
    - Escova
    - Pugnale
    - Cartucce per l'Escova (30 ml) 4/5
    - Polvere da sparo 1/2
    - Materiali grezzi per la polvere da sparo
    - Pomata lenitiva 5/5 usi
    - Sacca
    - Blocco da disegno e matita
    - Kit di riparazione per l'Escova

    Note Giocatore:
    La finitura dei suoi abiliti lascia a intendere che siano molto costosi. Non ha l'aria di una combattente.
    Oltre ai normali attacchi, l'Escova puo', ruotando la ghiera in senso orario o antiorario, espellere tutto l'acido della cartuccia inserita sotto forma di nube o come un getto di liquido.
    Le proprietà corrosive dell'acido non sono molto pericolose, non puo' provocare ustioni gravi nè sciogliere qualunque materiale.
    Sara sa creare l'acido che usa per l'Escova da sola, è brava quando si tratta di usare la chimica per creare alcune sostanze, ma essendo autodidatta ha ancora molto da imparare.


     
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    "Si dissolve quindi!?" notò sorpresa Bios. " Una tecnica del genere sicuramente avrà qualche punto debole, probabilmente non può mantenere a lungo quella forma" provò a ragionare. "potrei anche sbagliarmi, ma almeno è qualcosa. In questo caso un combattimento due contro uno è ottimo " Pensò mentre l'uomo le propose di far squadra con lui. Mah, guarda... non ci penso neanche, mi fai abbastanza pena in realtà gli rispose con tono pacato mentre si toglieva la maschera visto che il sangue ormai ha smesso di evaporare sotto forma di veleno. "cosa sono quei simboli che ha sulle braccia? incantesimi? sono quelli che gli permettono di svanire? " Vedi, noi due siamo abbastanza diversi gli disse mentre si avvicinava all'uomo che a quanto pare non si stava curando prendendogli il rotolo di bende mediche. Tu a quanto pare vivi qui e fai questi esperimenti malati cercando di nasconderlo a tutti. Vivi in questo porcile, probabilmente chiuso in un gabbia... io no... si fece un bendaggio veloce al braccio sinistro dove si è procurata prima il taglio. ... sono meglio di te gli disse lanciandogli un sorriso degno della migliore succube. "lo sto distraendo il più allungo possibile dall'elfa ". oltre ai bendaggi Bios senza farlo notare prese anche una pietra e dopo avergli mandato il sorriso gli lanciò anche una pietra... questa non era diretta direttamente su di lui, ma alla sinistra della sua faccia. Sperava che si girasse dall'altra parte dando il suo punto cieco ad Aedelwen.


    73ceaec173
    Nome: Bios | Sesso: F | Età: 4 (16) | Provenienza: Mugtjat | Razza: Mutante | Int;Des;For;Cos |




    Abilità:
    Toksichnost: 「1/2 cariche」
    Ingerendo una speciale pillola rossa il sangue di Bios diventa estremamente tossico se respirato o ingerito e oltretutto in questo stato se entra in contatto con l'aria inizia a trasformarsi in gas letale. Più la ferita è grande più "sangue gassoso" fuoriesce, creando una vera e propria nube di gas velenoso intorno a Bios.
    Vid: 「2/3 cariche」
    Delle speciali pastiglie bianche aumentano la percezione dell'ambiente circostante a Bios, scientificamente parlando il cervello di Bios diventa un super calcolatore che riesce a prevedere qualsiasi movimento circostante a lei di qualche secondo.

    Equipaggiamento:
    - Katana
    - Maschera Anti-Gas
    - Bisturi 3/3
    - Taser
    - Bende Mediche
    - Marsupio
    - 2 Contenitori di Pastiglie
    - Grossa Siringa
    - Kit Medico

    Note Giocatore:
    Bios appare come una ragazza di 16 anni senza particolari stranezze. Ha spesso un'espressione arrogante.
    Bios è in grado di perdere e più o meno rigenerarsi ( dipende dal danno ) parti del corpo come braccia o gambe, perfino la testa. Ha un' alta resistenza al dolore.


     
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  15. Aerith˜
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    Dannazione pensai mentre il mio pugnale colpiva il vuoto.
    Ghora si era traformato in un'ombra per far si che io gli penetrassi dentro.
    Come aveva imparato una tecnica del genere?
    Ero infuriata, più sentivo quel Golem piangere, e l'odore putrido circostante più mi sentivo abbandonare alle ombre.
    Eravamo ai vertici di un triangolo, io, Bios e Ghora.
    Uno scontro 2 contro 1. Le possibilità di successo erano molto elevate, ma era difficile per me comunicare in quello stato.
    La rabbia mi pervadeva, un ribollore nel sangue, che più ribolliva più assumevo le sambianze di un'ombra.
    Non ero ancora arrivata al limite di tale forma e non sapevo neppure io che aspettarmi.
    Bios lanciò un sasso verso Ghora, ma non aveva mirato su di lui, bensì alla sua sinistra cosìcchè potesse girare il suo volto e darmi il punto cieco.

    [Post a metà... si richiede risposta del master]





    Hb3wq0V
    Nome: Aedelwen | Sesso: Femmina | Età: 100 (25) | Provenienza: Telaurëlhin | Razza: Elfa | Des;Int;For;Cos; |




    Abilità:
    Danza delle ombre: 「1/2 cariche」
    Quando entra in stato alterato, designato dalla comparsa delle ombre sotto gli occhi, assume una velocità tale da sembrare un'ombra che si muove e danza, evidenziato dalla sua lunga chioma nera che si muove come un mare oscuro, in questo stato predilige l'uso del pugnale, veloce e letale.


    Arco arcano: 「2/3 cariche」
    Attraverso il flusso vitale che la collega al suo arco riesce a irradiare una magia elementale a scelta nel suo arco. E' l'unico modo in cui possa lanciare magie.

    Equipaggiamento:
    -Arco
    -Pugnale
    -Faretra con 48/50 frecce
    -Borsellino

    Note Giocatore:

    Quando entra in stato alterato nessuno può comunicare con lei.
    Solo con l'arco può lanciare magie.
    Affidabile, di poche parole, coraggiosa e gentile.
    Sta cercando anche suo padre Owdreth.




     
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112 replies since 20/10/2015, 15:54   1325 views
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