Scoperte.

[2 Aprile 2E5 - 3 Aprile 2E5]

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    Thalia aveva la stessa espressione attenta che aveva il lupo di Ferina quando era ancora un cucciolo e seguiva attenta le sue mosse qualunque cosa facesse. Sembrava ansiosa di memorizzare tutto, e questo a Ferina piaceva. Quando ebbe finito di spiegare si mise a cuocere il coniglio, non togliere la corteccia ai ramoscelli che usava come spiedo avrebbe dato un gusto migliore alla carne.
    "...Quindi.. ti sei spinta così a nord per studiare il Cataclisma? Cosa ne sai a tal proposito?" chiese Thalia mentre si sedeva aspettando.
    Ferina si prese un attimo per riordinare le idee mentre continuava a girare la carne.
    "Non so quasi nulla a dire il vero. Dove sto io si é manifestato sotto forma di una luminescenza che fuoriusciva dal terreno, ci ha mutati, ci ha resi..cosí" disse facendo un vago gesto con le mani indicando sé stessa.
    "Ma da quello che ho sentito raccontare da questa parte delle montagne, si é tutto originato da una grande..esplosione di energia. E ha avuto effetti diversi a seconda dei posti che ha colpito. Mi interesserebbe capire meglio questi effetti, ma non riesco spesso a parlare e scambiare informazioni con gli abitanti di Seyfert." disse con tristezza. Non era cosàche si era immaginata il suo viaggio.
    'Ma adesso ho un'occasione..'
    "Dimmi, da dove vieni? E che influenze ha avuto il Cataclisma su quel posto?" chiese incuriosita mentre iniziava a togliere la carne dal fuoco porgendola a Thalia.


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    Nome: Ferina Serigala | Sesso: F | Età: 17 | Provenienza: Tribù Serigala su Brakiorathias | Razza: Bestiale | For;Des;Cos;Int |




    Abilità:
    Nenia del Rathias: 「2/2 cariche」
    Cantando la melodia usata dagli abitanti del villaggio per far addormentare il Brakiorathias si possono ottenere effetti più o meno soporiferi. In una situazione tranquilla dove i destinatari della canzone sono calmi è possibile indurre un sonno profondo, che puo' comunque essere interrotto se qualcuno cerca di svegliare il bersaglio o se dei rumori forti lo disturbano. In combattimento invece si puo' provocare solo un leggero stordimento di breve durata, che annebbia i sensi del nemico e lo fa agire in modo confuso, come se fosse stanco e assonnato.

    Richiamo alle Armi: 「3/3 cariche」
    Ferina emette un potente ululato che scuote gli animi. Tutte le creature entro tre metri dal punto dove si trova si sentono rincuorate e fiduciose sull'esito della battaglia, il loro flusso sanguigno aumenta riscaldando i muscoli. Chi è sotto l'effetto di Richiamo alle Armi si sente più forte ed è in grado di imprimere una forza maggiore in tutto ciò che richiede uno sforzo muscolare, che sia compiere un balzo o sferrare un attacco. Anche Ferina beneficia di questo potenziamento, ma al termine dell'effetto lei, e solo lei, necessita di un attimo per riprendere fiato e combattere la stanchezza.

    Equipaggiamento:
    Erbe medicinali per impacchi, erbe per curare il mal di gola, erbe per rallentare gli effetti dell'avvelenamento.
    Note Giocatore:
    Durante il Cataclisma Ferina si è fusa con un lupo grigio, possiede un portentoso udito ma non un eccezionale fiuto.
    Non conosce nulla di Seyfert e non le importano le questioni politiche e i conflitti fra le città.
    E' incuriosita da tutto quello che non le è familiare, a volte è permalosa ma abbastanza socievole con chi la prende nel modo giusto.
    Ha un debole per cuccioli e bambini.





    Edited by Aerith˜ - 27/1/2016, 10:14
     
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  2. Aerith˜
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    Ferina come Tahlia non ne sapeva molto del Cataclisma, poco le seppe dire sulla sua esperienza. Ma comunque un'effetto alquanto bizzarro l'aveva colpita e così anche la sua gente. Una luminescenza che aveva fatto unire uomini e animali. Il Cataclisma doveva avere vari poteri. Tahlia si mise a ridere pensando se le fosse successo a lei, probabilmente o sarebbe diventata un golem per essersi unita con le rocce oppure in una ragazza talpa. Pensando alle due possibilità il golem non sarebbe stato per niente male.
    Fu destata da questo pensiero quando Ferina continuò dicendo che le poche notizie che aveva raccolto riportavano informazioni diverse sugli effetti, in base ai posti da cui provenivano. Ma tutti erano d'accordo sul rammentare di una grande esplosione di energia.
    Un brivido corse lungo la schiena di Tahlia.

    "Dimmi, da dove vieni? E che influenze ha avuto il Cataclisma su quel posto?" chiese Ferina a Tahlia porgendole la carne oramai cotta.
    Ecco la domanda che temeva ma che era impossibile evitare. Ferina le sembrava una persona di cui fidarsi, ma non poteva rilasciare informazioni così facilmente anche se lo avrebbe voluto tanto fare.

    Prima ho bisogno di sapere una cosa.. disse Tahlia con espressione seria pensando bene a cosa chiedere.
    Conosci le città di Seyfert? chiese poi ritornando a un'espressione serena e mettendo in bocca il primo boccone. Al contatto del palato con quel cibo così nuovo e selvaggio le lacrime scesero dagli occhi di Tahlia.
    Ma è buonissimo! disse gustandoselo come fosse l'ultimo pasto o il primo dopo un lungo periodo di digiuno.


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    Nome: Tahlia | Sesso: Femmina | Età: 18 | Provenienza: Covtendruz | Razza: Umana | Des;For;Cos;Int; |




    Abilità:
    Trivella esplosiva: 「3/3 cariche」
    Quando usa la sua mano sotto forma di trivella può aggiungere della polvere esplosiva alla mano per renderla infuocata.


    Visione Felis Catus:: 「2/2 cariche」
    Data la lunga permanenza sotto terra, gli abitanti di Covtendruz si sono dovuti adattare alla poca e a volte inesistente illuminazione, al punto da sviluppare la visione al buio. La vista notturna e diurna è aiutata dalla capacita della pupilla di dilatarsi enormemente al buio e di ridursi ad una fessura durante il giorno senza limiti di tempo, per avere sempre la quantità di luce ideale che colpisca l'occhio. Si deve però stare attenti al cambio repentino di luminosità perchè puo' rendere accecati. Lo sviluppo visivo ha permesso di aumentare la definizione delle immagini percepite dai loro occhi.

    Equipaggiamento:

    -Pugnale
    -polvere esplosiva attivata da fiammiferi e accendino
    -Trivella nella mano sinistra

    Note Giocatore:
    Ha un famiglio, una talpa di nome Poe che si trasforma in una talpa gigante quando Tahlia è in estremo pericolo.
    E' lunatica e ogni tanto viene presa da uno stato di euforia. Ha un braccio meccanico, sinistro, che si può trasformare in trivella.




     
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    Thalia sembrava soddisfatta del pasto e Ferina ne fu felice. Mise sullo spiedo nuovi pezzi di carne per sé stessa, cercando di cuocerli un po' più al sangue rispetto a come aveva fatto quelli della ragazza: a lei non serviva davvero cuocere le sue prede, aveva scoperto che mangiare la carne cruda non le creava alcun fastidio, tuttavia cercava sempre di non farsi sopraffare dal suo lato di lupo, mantenendo la maggior parte delle vecchie abitudini che aveva quando era umana. Ciò non toglie che la carne al sangue era la migliore secondo il suo nuovo palato.
    La ragazza le aveva chiesto se conosceva le città di Seyfert e Ferina ci pensó un attimo prima di rispondere. Aveva una buona memoria in genere, ma i nomi da quella parte delle montagne erano diversi da quelli che usavano su Brakiorathias e con cui era cresciuta, e le era difficile ricordarli alla perfezione o pronunciarli correttamente.
    "Non ne so molto a dire il vero..ho incontrato un mercante che ha provato a spiegarmi la posizione delle città su una vecchia mappa di prima del Cataclisma, ma era piena di scarabocchi e alla fine non ho capito nulla. Ricordo solo che l'origine dell'esplosione é stata nella..nella..com'era quella parola. Capitale! Scusa, ma noi non abbiamo niente del genere nell'Haraja. Comunque il nome di quella città era Terra qualcosa. Terra..le..san? Dan?" disse esitando e cercando conferme con lo sguardo "E poi mi ha detto che in quel momento eravamo vicini a una città con un nome tipo..Ciminiera. Non sono sicura. E che dovevo andare a nord verso un'altra città di cui proprio non ricordo il nome, ma forse assomigliava a Grigio..mi pare" più ne parlava e più si accorgeva di star probabilmente facendo un po' di confusione.
    "Perché me lo chiedi?" concludendo cosàla sua lista incerta di nomi.


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    Nome: Ferina Serigala | Sesso: F | Età: 17 | Provenienza: Tribù Serigala su Brakiorathias | Razza: Bestiale | For;Des;Cos;Int |




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    Richiamo alle Armi: 「3/3 cariche」
    Ferina emette un potente ululato che scuote gli animi. Tutte le creature entro tre metri dal punto dove si trova si sentono rincuorate e fiduciose sull'esito della battaglia, il loro flusso sanguigno aumenta riscaldando i muscoli. Chi è sotto l'effetto di Richiamo alle Armi si sente più forte ed è in grado di imprimere una forza maggiore in tutto ciò che richiede uno sforzo muscolare, che sia compiere un balzo o sferrare un attacco. Anche Ferina beneficia di questo potenziamento, ma al termine dell'effetto lei, e solo lei, necessita di un attimo per riprendere fiato e combattere la stanchezza.

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    Edited by Aerith˜ - 28/1/2016, 12:00
     
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  4. Aerith˜
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    Ferina rispose alla domanda di Tahlia riflettendo un po' su quello che sapeva o che aveva sentito dire, era tutto molto a grandi linee. Ne sapeva più Tahlia che non era un granchè in queste cose ma tutto era dovuto al fatto che arrivava da una terra lontana, probabilmente nessuno si era mai spinto oltre le montagne fino ad oggi. Un po' come Ferina anche Tahlia era vissuta in modo estraneo al resto di Seyfert, ma ora questa condizione voleva cambiarla e aveva capito che in Ferina aveva trovato qualcuno di cui fidarsi.
    L'aveva salvata dalla pianta carnivora, le aveva procurato il cibo per la cena capendo che non era in forze. Se avesse voluto farle del male o non le fosse interessato niente di lei avrebbe fatto ben altro.
    "Perché me lo chiedi?" Ferina chiese poi a Tahlia dopo aver finito la lista un po' sconfusionata di nomi.

    Tahlia si alzo in piedi ed estrasse una pietra dal borsello in cui teneva Poe. Era nera ma con riflessi trasparenti. L'alzo verso l'alto verso la luce della luna piena che si stagliava sul cielo illuminando tutto come fosse il sole. Alzandola la pietra venne colpita dalla luce lunare e nelle parti in cui era trasparente ora veniva riflessa la luce. Era un effetto particolare che le ricordava casa.
    Questa è una pietra della mia città, si chiama "Rim". Alla gente che se ne va dalla città viene donata, per ricordare sempre da dove si è partiti e per avere sempre un ricordo di essa con noi. Me l'hanno donata il giorno della mia partenza. poi si risedette sorridendo.
    Te l'ho mostrata perchè avevo bisogno di ricordarmi da dove vengo. Sai, non dovrei parlartene ma mi hai dimostrato fiducia e mi assumerò i rischi se dovesse succedere qualcosa. disse per poi fare un pausa. Prese un respiro profondo. Doveva infrangere il segreto. Doveva esserne sicura.

    Io vengo da Covtendruz. Una città che è sorta tra le rocce. Il centro del commercio di minerali e pietre, un po' come la pietra che ti ho mostrato. fece un'altra pausa. Prima di arrivare al dunque voleva chiederle un'altra cosa.
    Ne hai mai sentito parlare? chiese guardandola negli occhi e continuando a mangiare.


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    Nome: Tahlia | Sesso: Femmina | Età: 18 | Provenienza: Covtendruz | Razza: Umana | Des;For;Cos;Int; |




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    La pietra che Thalia teneva tra le mani era bellissima, Ferina non aveva mai visto nulla di simile. Da dove viene lei non si erano mai preoccupati di cercare pietre preziose, non erano utili e per questo non valeva la pena fare tanta fatica per ottenerle. Ma Ferina riconosceva che erano belle, e quella della ragazza lo era in modo particolare.
    'Un oggetto per ricordarle da dove viene..come il mio bracciale' pensó passando distrattamente una mano sull'accessorio con il simbolo della sua tribú che portava sull'avambraccio.
    Thalia disse che veniva da Covtendruz, un nome che suonava duro, secco, quasi come il rumore che fa un masso che si sgretola. Era piacevole da udire ma per niente facile da pronunciare.
    "É la prima volta che la sento, non era tra i nomi che mi ha elencato quel mercante, o almeno mi pare che non ci fosse.."
    Diede un morso al suo ultimo boccone di carne con noncuranza, non capendo la serietà del discorso.
    "Si trova qui vicino? E come mai non dovresti parlarmene?"


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    Nome: Ferina Serigala | Sesso: F | Età: 17 | Provenienza: Tribù Serigala su Brakiorathias | Razza: Bestiale | For;Des;Cos;Int |




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    Edited by essai://_demetori. - 28/1/2016, 19:41
     
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  6. Aerith˜
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    Tahlia ebbe la conferma che Ferina non conosceva la sua città.
    Fece un respiro di sollievo.
    "Si trova qui vicino? E come mai non dovresti parlarmene?" le chiese Ferina dopo aver mangiato l'ultimo boccone.
    Ora Tahlia poteva rilassarsi e stare più tranquilla, avrebbe infranto il segreto ma con una persona che non c'entrava nulla con tutto ciò.
    Si non è molto distante da qui, almeno credo. Dista forse due o tre ore, ma non ne sono sicurissima, per arrivare in questo bosco ho scavato sotto terra e non so bene quanta strada ho percorso, e il mio punto di partenza era un altro bosco...Rabbrividì al pensiero dei ragni e delle ragnatele.
    Magari dopo ti racconto dell'altro bosco! disse sorridendo.
    Comunque non la troveresti mai la mia città. Non è più visibile agli occhi di nessuno disse Tahlia scuotendo la testa.
    Il Cataclisma si è manifestato come un grande terremoto ininterrotto e fortissimo. Le scosse erano come fulmini che rimbombano nel cielo. disse ripensando agli ultimi momenti prima di svenire.



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    Ferina ascoltò interessata quello che la ragazza aveva da dire, era la prima persona che le parlava apertamente e chiaramente di qualcosa.
    "Quindi era una città molto importante ma dopo il Cataclisma é sparita?" chiese confusa.
    'Che la magia l'abbia fatta diventare invisibile?' si chiese fantasticando. Magari un giorno mentre camminava tranquillamente avrebbe sbattuto contro qualcosa e si sarebbe trovata di colpo a Covtendruz!
    "Insomma, che intendi con 'Non è più visibile agli occhi di nessuno'?"


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    Tahlia rise. Intendo che è stata sepolta dalla terra su cui poggiava. disse con aria come per dire che non ci poteva fare niente.
    Credo che il motivo per cui siamo spronfondati sia che le nostre gallerie di lavoro siano crollate a causa delle continue scosse...fece una pausa. Anzi sono assolutamente certa che abbiano ceduto. disse accarezzandosi il braccio e perdendosi con lo sguardo.
    Ripensava a quel momento in cui tutta la terra aveva iniziato a crollare, delle scosse così terribili da far tremare le ossa. E delle urla che sentì prima di perdere conoscenza. Le venne in mente sua madre e delle lacrime le scesero lungo le guancie per poi tintinnare sul metallo del suo braccio.


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    Thalia da pensierosa era diventata triste, e le lacrime avevano iniziato a scorrere sul suo visto.
    Ferina non era mai stata brava a consolare le persone e non sapeva cosa dire. Non aveva intenzione di rattristarla o di farle pensare a qualcosa di spiacevole, ma per una volta che riusciva a parlare con qualcuno non voleva farsi scappare quell'occasione.
    "Mi dispiace, dev'essere stato orribile." disse in modo un po' impacciato cercando di non guardare direttamente Thalia "Non volevo farti pensare a qualcosa di brutto..tuttavia ancora non capisco come mai tutte queste cose siano un segreto" concluse facendo finta che non fosse successo nulla. Era la cosa che le veniva più naturale fare, se fosse stata lei a piangere avrebbe voluto che nessuno la guardasse o ci facesse caso, si sarebbe sentita troppo umiliata.


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    Cantando la melodia usata dagli abitanti del villaggio per far addormentare il Brakiorathias si possono ottenere effetti più o meno soporiferi. In una situazione tranquilla dove i destinatari della canzone sono calmi è possibile indurre un sonno profondo, che puo' comunque essere interrotto se qualcuno cerca di svegliare il bersaglio o se dei rumori forti lo disturbano. In combattimento invece si puo' provocare solo un leggero stordimento di breve durata, che annebbia i sensi del nemico e lo fa agire in modo confuso, come se fosse stanco e assonnato.

    Richiamo alle Armi: ?3/3 cariche?
    Ferina emette un potente ululato che scuote gli animi. Tutte le creature entro tre metri dal punto dove si trova si sentono rincuorate e fiduciose sull'esito della battaglia, il loro flusso sanguigno aumenta riscaldando i muscoli. Chi è sotto l'effetto di Richiamo alle Armi si sente più forte ed è in grado di imprimere una forza maggiore in tutto ciò che richiede uno sforzo muscolare, che sia compiere un balzo o sferrare un attacco. Anche Ferina beneficia di questo potenziamento, ma al termine dell'effetto lei, e solo lei, necessita di un attimo per riprendere fiato e combattere la stanchezza.

    Equipaggiamento:
    Erbe medicinali per impacchi, erbe per curare il mal di gola, erbe per rallentare gli effetti dell'avvelenamento.
    Note Giocatore:
    Durante il Cataclisma Ferina si è fusa con un lupo grigio, possiede un portentoso udito ma non un eccezionale fiuto.
    Non conosce nulla di Seyfert e non le importano le questioni politiche e i conflitti fra le città.
    E' incuriosita da tutto quello che non le è familiare, a volte è permalosa ma abbastanza socievole con chi la prende nel modo giusto.
    Ha un debole per cuccioli e bambini.





    Edited by Aerith˜ - 28/1/2016, 18:01
     
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  10. Aerith˜
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    Le parole di Ferina la destarono dai suoi pensieri e si rese conto che stava piangendo.
    Frettolosamente si asciugò le lacrime con i braccio e poi le fece un sorrisone.
    Tranquilla, non è colpa tua! Comunque mi chiedi perchè sono un segreto? chiese con sguardo interrogatorio.
    Beh anche io non l'ho mai ben capito..ma nessuno è venuto ad aiutarci, dall'oggi al domani una città scompare del tutto e nessuno in 5 anni, tranne una città di scienzati con cui abbiamo sempre avuto buoni scambi commerciali disse alzando il braccio metallico.è venuta a cercarci e aiutarci..
    Il mio popolo offeso da ciò ha deciso di celare per sempre la sua esistenza a coloro che hanno preferito non vedere la nostra scomparsa. disse con tono fiero per poi si mise a ridere.
    Ti sembrerà una sciocchezza ma se fossi ancora li sotto, sommersa dalla terra, credo che penserei che è una cosa giusta.. disse aspettando un suo riscontro. Era curiosa di sapere che ne pensava di ciò.


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    Nome: Tahlia | Sesso: Femmina | Età: 18 | Provenienza: Covtendruz | Razza: Umana | Des;For;Cos;Int; |




    Abilità:
    Trivella esplosiva: 「3/3 cariche」
    Quando usa la sua mano sotto forma di trivella può aggiungere della polvere esplosiva alla mano per renderla infuocata.


    Visione Felis Catus:: 「2/2 cariche」
    Data la lunga permanenza sotto terra, gli abitanti di Covtendruz si sono dovuti adattare alla poca e a volte inesistente illuminazione, al punto da sviluppare la visione al buio. La vista notturna e diurna è aiutata dalla capacita della pupilla di dilatarsi enormemente al buio e di ridursi ad una fessura durante il giorno senza limiti di tempo, per avere sempre la quantità di luce ideale che colpisca l'occhio. Si deve però stare attenti al cambio repentino di luminosità perchè puo' rendere accecati. Lo sviluppo visivo ha permesso di aumentare la definizione delle immagini percepite dai loro occhi.

    Equipaggiamento:

    -Pugnale
    -polvere esplosiva attivata da fiammiferi e accendino
    -Trivella nella mano sinistra

    Note Giocatore:
    Ha un famiglio, una talpa di nome Poe che si trasforma in una talpa gigante quando Tahlia è in estremo pericolo.
    E' lunatica e ogni tanto viene presa da uno stato di euforia. Ha un braccio meccanico, sinistro, che si può trasformare in trivella.




     
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    Ferina ci pensó un po' su chiedendosi cosa avrebbe fatto la sua gente in una situazione simile, ma rinunciò quasi subito dal momento che era abbastanza evidente come il loro modo di pensare fosse diverso.
    "Onestamente non so dire se la decisione presa dalla tua città sia stata giusta o no" iniziò a dire giocherellando con il rametto che aveva tra le mani "Ma ti posso dire questo: spesso la solitudine ci mostra cosa siamo davvero disposti a fare pur di sopravvivere. É facile sapere di avere qualcuno che ti copre le spalle, ci sentiamo forti in quei momenti, e pensiamo di poter superare tutto. Ma é quando non hai nessuno a coprirti che capisci quanto sei forte davvero." inizialmente pensava di star facendo un discorso generale, ma nel finale si accorse che in quelle parole c'era molto del dolore e della voglia di diventare più forte che le aveva lasciato la partenza di suo fratello.
    Non era sua intenzione parlare di quello tuttavia, e cercò di riportare il discorso sui giusti binari.
    "La vostra città é star lasciata sola e da quel momento ha scoperto una nuova forza per riuscire a sopravvivere. Quali che fossero i motivi, é merito dell'isolamento se siete quello che siete oggi, e se state bene cosí..ben venga!" concluse con una strizzata di occhio.
    Non doveva essere stato facile per Thalia parlarle di quelle cose, aveva voluto fidarsi proprio come aveva fatto Ferina parlando dell'ubicazione del suo popolo. Inizialmente se ne era pentita, avrebbe dovuto mantenere il riserbo, ma la ragazza era cosàspontanea che si era lasciata trasportare.
    "In ogni caso non preoccuparti, se é tanto segreto non farò parola con nessuno della presenza di Cof..Cov..beh della tua città sottoterra. A patto che tu mi prometta di non parlare del mio popolo oltre le montagne, affare fatto?" chiese con un sorriso complice.


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    Nome: Ferina Serigala | Sesso: F | Età: 17 | Provenienza: Tribù Serigala su Brakiorathias | Razza: Bestiale | For;Des;Cos;Int |




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    Edited by Aerith˜ - 1/2/2016, 18:02
     
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  12. Aerith˜
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    Si sentii libera, come se qualcosa che le pesava sul cuore si fosse dissolta. Non ne avrebbe parlato con altri, a meno che non le avessero mostrato estrema fiducia ma con Ferina era stato diverso. Forse il suo aspetto particolare e il fatto di arrivare così lontano la rendeva speciale.
    Alle parole di Tahlia Ferina aveva risposto con riguardo e in modo generale, aveva in un certo modo capito perchè il suo popolo avesse deciso una cosa del genere. Era vero, la solitudine li aveva rafforzati e resi più uniti. Tutti davano una mano nella città e lo spirito di cooperazione era più evidente che mai.

    ...A patto che tu mi prometta di non parlare del mio popolo oltre le montagne, affare fatto? consluse poi Ferina facendole capire che non doveva preoccuparsi del suo segreto.

    Affare fatto al cento per cento! disse Tahlia porgendole la mano destra in cerca di una stretta di mano.

    Il tempo era passato in fretta, aveva parlato molto e la notte era ormai sovrana di tutto ciò che le circondava.
    Si stiracchiò facendo un gran sbadiglio. Tahlia era veramente stanca.

    E' la mia prima notte fuori casa, ho dormito per mesi in un bozzolo quindi non so bene cosa fare adesso. Tu cosa suggerisci? chiese sorridendo.


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    Thalia si dimostrò molto disponibile alle condizioni di Ferina, e le porse la mano in un gesto che lei non conosceva.
    'Cosa si aspetta che faccia?' si chiese confusa guardandola per qualche istante. Poi allungò la mano proprio come stava facendo la ragazza e lasciò che i loro polpastrelli si toccassero per un istante prima di ritrarla con un sopracciglio inarcato.
    Non era certa di aver azzeccato quello che doveva fare, ma era sicura che sarebbe andato bene anche cosí.
    Dalle sue parti non c'erano gli stessi gesti che usavano gli abitanti di Seyfert. Se ad esempio Ferina avesse dovuto fare quella promessa di segretezza con qualcuno della sua tribú, semplicemente gli avrebbe messo una mano sulla spalla mentre l'altro faceva lo stesso: questo avrebbe simboleggiato che c'era un legame tra loro, che valeva tanto per l'una quanto per l'altra parte, e che entrambe avrebbero riposto fiducia in quella promessa.
    Ormai era buio, e mentre Ferina aggiungeva qualche rametto secco al fuoco per tenerlo vivo, Thalia disse "E' la mia prima notte fuori casa, ho dormito per mesi in un bozzolo quindi non so bene cosa fare adesso. Tu cosa suggerisci?"
    A quell'affermazione Ferina rimase sbalordita. Non aveva mai sentito di qualcuno che avesse dormito per mesi in un bozzolo.
    "Ecco perché eri coperta di ragnatele!" esclamò con gli occhi spalancati. Anche lei come Thalia era molto stanca, ma la curiosità prese il sopravvento.
    "Scusa, non ti ho più chiesto cosa ti fosse successo prima di incontrarci..so che é tardi ma vorrei sentire questa storia!" le disse con anticipazione. Si sentiva come quando da piccola ci si metteva tutti attorno al fuoco ad ascoltare le storie degli anziani. Si sentiva tornata bambina.
    Solitamente mostrava un lato orgoglioso e distaccato, ma con Thalia le era quasi impossibile. Sentiva di avere cosàtante cose in comune con lei. Entrambe avevano subito le conseguenze sul proprio fisico del Cataclisma e si erano dovute far forza per adattarsi a quella nuova realtà, venivano da un mondo isolato di cui dovevano mantenere il segreto, e molto di quello che vedevano era nuovo per loro.


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    Nome: Ferina Serigala | Sesso: F | Età: 17 | Provenienza: Tribù Serigala su Brakiorathias | Razza: Bestiale | For;Des;Cos;Int |




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    Edited by Aerith˜ - 2/2/2016, 11:34
     
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  14. Aerith˜
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    Ferina rispose alla stretta di mano un po' con titubanza, forse non era una cosa che facevano nella loro tirbù.
    Ma Tahlia fu contenta che alla fine si fosse decisa a stringergliela per un brevissimo momento.
    Alla frase dormito per un mese in un bozzolo Ferina sussultò, era trepidante di sapere l'avventura che aveva avuto Tahlia prima del loro incontro. Erano entrambe stanche ma sembrava come un cucciolo che ha ancora voglia di giocare e a Tahlia fece molta tenerezza. Alla sua richiesta di sapere sorrise e si mise a ridere.
    Ahhahahah.. un impresa degna di essere scritta nei peggiori libri di avventure disse ridendo.
    Era il giorno della mia partenza e non sapevo bene dove andare.. fece una pausa per rischiararsi le idee, di certo non poteva raccontarle per filo e per segno tutto quello che era successo, altrimenti sarebbero andate a dormire il giorno seguente.
    Vicino a Covtendruz c'è una città chiamata Dagmatem e decisi di andare li. ripensò al cammino e alla convinzione di poter arrivare in quella misteriosa e oscura città.
    Vicino a questa città c'è un bosco, moooolto buio e pauroso, ma era l'unica via accessibile per giungere alla città, o almeno l'unica che io avessi visto.. disse tristemente ripensando a quanto oscuro fosse e al coraggio che comunque aveva avuto addentrandosi.
    Sai.. non ho visto molto di questo bosco.. dopo pochi passi mi sono trovata davanti un ragno gigantesco. Faceva un sacco di paura!! disse con espressione sconvolta e mi sono paralizzata dalla fifa disse
    mettendosi un braccio dietro la testa e arrossendo un pochino.
    Da li non ricordo molto, so solo che mi ha colpito e poi il buio.. fece una pausa in attesa di un suo riscontro.

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    Ferina ascoltò con interesse la storia di Thalia, era incredibile come fosse sopravvissuta all'attacco di un ragno gigante e avesse vissuto per mesi in un bossolo uscendone illesa e tranquilla. Poteva riconoscere ancora della paura nella sua voce in alcuni punti, ma più che altro sembrava vergognarsi di averne avuta durante l'incontro con il mostro.
    "Io..io non so cosa dire, hai vissuto esperienze spaventose, non c'è niente di cui vergognarsi" le disse con un sorrisetto che voleva essere rassicurante, seppur per la sua visione delle cose non bisognasse aver paura dei nemici, ma anzi, affrontarli con determinazione.
    "Sei una ragazza strana comunque, anche molto forte a dire il vero..sono felice di averti incontrata proprio ora" le disse con tono un po' più serio. Prima di trovare Thalia si sentiva persa e non sapeva come muoversi, mentre ora si sentiva meglio, aveva potuto parlare in modo un po' più libero con un'abitante di Seyfert e aveva raccolto qualche informazione, senza contare che..sí, aveva guadagnato un'amica.
    "Direi che ora siamo abbastanza stanche entrambe, potremmo dormire su delle foglie secche" disse alzandosi e iniziando a raccoglierle.
    "In ogni caso non dovrebbe esserci bisogno di fare turni di guardia, ho un udito abbastanza buono" disse con un sorrisetto sapendo bene di star sminuendo le sue capacità con quell'abbastanza.


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    Edited by Aerith˜ - 5/2/2016, 10:44
     
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