Una bella katana.

[20 Ottobre 2E5]

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  1. Pappo il Barbone
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    Che città decadente, questa Tereldan.
    Un commento secco e cinico fuoriesce dalla bocca del guerriero in armatura scarlatta, dopo giorni di viaggio ininterrotto alla ricerca della fantomatica capitale di Seyfert, ridotta ormai ad una rovina priva di gloria.
    Arrivato finalmente alle porte della città, Gilgamesh comincia a trovare particolarmente fastidioso e scomodo addentrarsi in quella città, già saltando alle conclusioni che non ci sarebbe stato nessun lavoro sporco interessante per lui e per il suo animo da mercenario.
    Inoltre, è sorprendente vedere il via vai di persone che entrano ed escono dai confini della città, sia in carovana in viaggio verso qualche altra città o villaggio che a piedi, alla ricerca di ingredienti o per svolgere commissioni di poco conto.
    Le persone lo fissano, con un'espressione sia incuriosita che intimorita da quell'armatura, ma in particolare è l'arma ad allontanare le persone.
    Sekhmet, i suoi sussurri tormentano quel guerriero maledetto in continuazione, mentre le ferite sul suo corpo, per oggi, non hanno ancora dato segnali di dolore.

    Per oggi ci fermiamo qui, Enkidu.
    Dice con un tono basso e svogliato, dando l'impressione di parlare da solo, o con un fantasma.
    E invece, il suo interlocutore, o meglio uditore, è un piccolo pennuto che svolazza felice attorno al guerriero, pigolando entusiasta come per dare una risposta positiva.
    Il volto del guerriero viene solcato da un sorriso, una smorfia facciale che probabilmente non fa molto spesso, se non in direzione di quel piccolo compagno che rimane al suo fianco, e continuerà a rimanerci.
    Mentre il guerriero si sposta dalla via principale per sedersi sulla base di una colonna distrutta un po' più lontano dalla via, Enkidu non sembra aver ancora esaurito le energie, svolazzando con il volto rivolto verso l'interno della città.
    Quella canaglia è come un libro aperto per Gilgamesh, e viceversa.

    Ho capito...non metterci troppo però, ok?
    Gli raccomanda il guerriero, come una madre farebbe con il proprio figlio, lasciandolo volare libero in direzione del centro città, senza però seguirlo.
    Ripone davvero tanta fiducia in quel pennuto, si sente davvero sicuro della sua incolumità o è solo la città decadente a dargli senso di sicurezza?
    Sarebbe da stupidi abbassare la guardia in questo modo, si fida davvero delle capacità del suo amico, della sua velocità e intelligenza.
    Seduto su quella colonna, il suo sguardo torvo si abbassa, cerando di riposarsi dal viaggio che ha passato begli ultimi giorni.



    Nome: Gilgamesh | Sesso: M | Età: 33 | Provenienza: Grisolyum | Razza: Umano | Cos;For;Int;Des |




    Abilità:
    Sfregio Eolico: 「3/3 cariche」
    Gilgamesh impugna l'arma a due mani per poi eseguire una potente e veloce battuta in avanti, in una maniera simile ad una battuta di baseball.
    Il colpo è abbastanza violento e veloce da generare una raffica di vento con una potenza pari a quella di un piccolo uragano, che può provocare delle gravi lesioni o lanciare violentemente a terra un nemico non abbastanza robusto.

    Ultimatum: 「1/1 carica」
    Gilgamesh incita un ruggito animalesco, mentre Sekhmet comincia a brillare di una luce cremisi.
    In quel momento, Gilgamesh e Sekhmet entrano in risonanza, il peso dell'arma diventa nullo per qualche secondo permettendo al guerriero di sferrare colpi molto rapidi, concatenati e forti il doppio del normale.
    Questa abilità è denominata "Ultimatum" non tanto per l'avversario quanto per Gilgamesh: Al termine di questo stato, le ferite sul suo corpo cominciano a sanguinare ininterrottamente, obbligandolo ad interrompere lo scontro esaurendo le sue forze.

    Equipaggiamento:
    - Sekhmet, la spada maledetta.
    Note Giocatore:
    Il volto di Gilgamesh è molto pallido e solcato da cicatrici lungo le guance.
    Il piccolo Enkidu è spesso appollaiato sulla spalla destra del guerriero.
    Gilgamesh è spesso silenzioso e riservato, i suoi modi di fare sono molto violenti, mentre Enkidu spesso svolazza tra le persone lasciandosi avvicinare senza problemi.
    è un appassionato di armi e non esiterebbe ad ingaggiare scontro mortale con uno sconosciuto per potergli sottrarre l'arma.






    Edited by Pappo il Barbone - 3/2/2016, 17:38
     
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19 replies since 3/2/2016, 03:12   850 views
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