Una bella katana.

[20 Ottobre 2E5]

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  1. Pappo il Barbone
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    Il brusio della gente in sottofondo ha sempre infastidito Gilgamesh, soprattutto quando tenta di riposare dopo un viaggio parecchio lungo ed estenuante.
    In poco tempo, davanti alla colonna si forma un nugolo di gente incuriosita e inquietata dalla presenza del mercenario, il quale tenta invano di chiudere gli occhi per poter dormire un po'.

    "Che seccatura...mi viene quasi voglia di uccidere questa gente, ma poi Enkidu comincerebbe a tenermi il broncio e ad arrabbiarsi..."
    Pensa Gilgamesh, aprendo gli occhi per poi colpire violentemente la colonna sulla quale è seduto, provocando un fragore non indifferente e crepando ancora di più quella colonna.
    Nel frattempo, Enkidu è tornato, accucciandosi sulla spalla destra del suo fidato compagno, pigolando felice.

    Mh...ci hai messo meno tempo del previsto, è strano da parte tua.
    Beh, sei soddisfatto ora, Enkidu?

    Enkidu compie un cenno col capo, facendo intendere che non ha più bisogno di girare per la città, e dopo quel movimento, gira lo sguardo pigolando, lanciando una tenera occhiata al samurai, che nel frattempo ha raggiunto il luogo dove si è riunita la folla, la quale pian piano comincia a diradarsi intimorita dopo quel colpo fragoroso di Gilgamesh.
    Gli sguardi dei due combattenti, alla fine, s'incrociano e gli occhi di Gilgamesh cadono inesorabilmente sulle due lame possedute dal samurai.

    L'hai trovato tu?...Che bel pensiero, anche questo è strano da parte tua.
    Enkidu assume uno sguardo deluso, pensando che Gilgamesh avrebbe apprezzato di più l'aver trovato un'arma di così bella fattura e probabilmente unica o comunque rara.
    Il pennuto sale sull'elmo del suo amico e comincia a dargli qualche beccata dispettosa che, nonostante la durezza dell'indumento, Gilgamesh sente abbastanza bene.
    Quel becco dev'essere davvero duro e forzuto.

    Ehi, piantala...ho capito, ho capito, hai fatto un bel lavoro!
    Esclama Gilgamesh con uno sguardo di resa, mentre Enkidu smette di punzecchiarlo divertito e soddisfatto.

    Alla fine, dopo aver visto quelle spade, la stanchezza di Gilgamesh sembra come svanita, mentre si alza in piedi sulla colonna, portando una mano sull'elsa del suo spadone portato dietro la schiena.
    Compie un balzo furioso in direzione dell'altro guerriero, nel mentre è a mezz'aria estrae completamente la sua arma e la porta in avanti, in maniera tale da farla schiantare violentemente contro il samurai.
    Il colpo risulta facilmente schivabile, anzi sembra quasi che nemmeno Gilgamesh voglia colpire il suo avversario con quel colpo.

    Ehi... Bella quella katana.
    Dice Gilgamesh una volta arrivato al suolo, indipendentemente dall'esito del suo colpo.


    Nome: Gilgamesh | Sesso: M | Età: 33 | Provenienza: Grisolyum | Razza: Umano | Cos;For;Int;Des |




    Abilità:
    Sfregio Eolico: 「3/3 cariche」
    Gilgamesh impugna l'arma a due mani per poi eseguire una potente e veloce battuta in avanti, in una maniera simile ad una battuta di baseball.
    Il colpo è abbastanza violento e veloce da generare una raffica di vento con una potenza pari a quella di un piccolo uragano, che può provocare delle gravi lesioni o lanciare violentemente a terra un nemico non abbastanza robusto.

    Ultimatum: 「1/1 carica」
    Gilgamesh incita un ruggito animalesco, mentre Sekhmet comincia a brillare di una luce cremisi.
    In quel momento, Gilgamesh e Sekhmet entrano in risonanza, il peso dell'arma diventa nullo per qualche secondo permettendo al guerriero di sferrare colpi molto rapidi, concatenati e forti il doppio del normale.
    Questa abilità è denominata "Ultimatum" non tanto per l'avversario quanto per Gilgamesh: Al termine di questo stato, le ferite sul suo corpo cominciano a sanguinare ininterrottamente, obbligandolo ad interrompere lo scontro esaurendo le sue forze.

    Equipaggiamento:
    - Sekhmet, la spada maledetta.
    Note Giocatore:
    Il volto di Gilgamesh è molto pallido e solcato da cicatrici lungo le guance.
    Il piccolo Enkidu è spesso appollaiato sulla spalla destra del guerriero.
    Gilgamesh è spesso silenzioso e riservato, i suoi modi di fare sono molto violenti, mentre Enkidu spesso svolazza tra le persone lasciandosi avvicinare senza problemi.
    è un appassionato di armi e non esiterebbe ad ingaggiare scontro mortale con uno sconosciuto per potergli sottrarre l'arma.




     
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