Sulla Sabbia Rovente.

[13 Dicembre 2E5 - 14 Dicembre 2E5]

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  1. Key.Sabine
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    Vincent osserva Bios prendersi inaspettatamente cura di lui, portandogli dell'acqua e iniziando a medicargli la ferita.
    "Grazie..eppure avrei giurato che delle due, quella gentile fosse la tua amica." le dice scoprendo i canini in un prototipo di sorriso.
    Con molto sforzo cerca di spostarsi in modo da permettere a Bios di cambiargli la fasciatura, osservando con interesse i suoi movimenti. Come aveva accennato a Grisolyum, Vincent non è un medico, è solo una sorta di erborista, ed è molto interessato alle tecniche usate da questa parte delle montagne. E intanto ne approfitta per rispondere alle domande della ragazzina.
    "Sono arrivato in questa zona circa una settimana fa. Mi sono subito diretto verso i monti a ovest, e a dire la verità mi sentivo fortunato ad aver trovato così velocemente la grotta giusta. La pietra era porosa, l'aria umida..sembrava proprio il posto giusto dove trovare quel fungo. Ma una volta dentro sono stato attaccato da una creatura molto simile a un puma..strano trovare una creatura simile da queste parti. Era abbastanza buio e i suoi movimenti erano molto veloci..non sono stato in grado di capire da dove provenisse il veleno. Era come essere morso da mille direzioni contemporaneamente.." e per farle capire che intende, scosta il pelo sulle braccia per mostrarle alcuni piccoli morsi. Sono ferite superficiali e poco profonde, tuttavia sono numerose. Molto numerose.
    "Mi sono trascinato fuori e ho incontrato dei minatori. Inizialmente sono scappati, ma io li ho inseguiti e ho raggiunto l'accampamento. Qui..beh come ti ho già detto non si sono sforzati molto di aiutarmi." la sua espressione è dura, sembra provare molto rancore nei loro confronti.
    "L'unica persona che si è dimostrata minimamente interessata a me negli ultimi 5 giorni è stata una ragazzina un po' strana..ha ascoltato più volte la mia storia, e cerca sempre di portarmi qualcosa da mangiare quando viene a trovarmi..e posso ben capire da dove venga la sua gentilezza, non è una di questi aridi e luridi spaccapietre." conclude ringhiando.
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    L'orgogliosa Lithoscaelia non perde mai occasione per dimostrare la sua superiorità, e lo fa anche mostrando alle altre città di essere indipendente quando si parla dell'estrazione di minerali e altri materiali.
    Per fare ciò, periodicamente alcune squadre di lavoro si allontanano dall'ombra della città per accamparsi nei pressi dei giacimenti minerari, e dopo un mese di lavoro tornano a Lithoscaelia per consegnare il ricavato del loro duro lavoro.
    E tra i massicci e muscolosi minatori che stanno facendo ritorno ora al campo, si distingue una ragazzina dai capelli rossicci e con un braccio metallico.
    E' calato il sole e l'oscurità viene diradata solo dal fuoco del grande falò acceso al centro dell'accampamento, attorno a cui si stringono tutti i lavoratori aspettando di cenare.
    "Non ne posso più di prolungare il lavoro solo per colpa di quella..bestia!" esclama una donna dalla voce molto rauca e la pelle più scura degli altri.
    "Qualcuno dovrebbe mandarlo via. Qualcuno doveva mandarlo via fin dall'inizio!" le da manforte un uomo sulla quarantina pelato e con delle folte sopracciglia.
    "Sì certo..e ci vuoi pensare tu ad andare a dirglielo?" dice una voce canzonatoria in mezzo al gruppo.
    L'uomo aggrotta le sopracciglia e si guarda intorno scrutando i presenti.
    "Beh..non esageriamo. Non sappiamo di cosa sia capace in fondo. Dico solo che avremmo dovuto levare le tende ieri, e invece siamo bloccati qui perchè Kimberly non vuole disturbarlo!" esclama dimenando in aria le mani.
    Tutti sembrano dargli ragione con borbottii confusi e voci che si accalcano le une sopra le altre, ma si zittiscono tutti all'unisono quando una donna si fa largo tra la folla. E' alta quasi due metri, con spalle possenti e lo sguardo severo. Porta i capelli biondi molto corti, e si possono notare numerosi tatuaggi sulla sua pelle abbronzata. L'uomo pelato sembra impallidire alla sua vista, e cerca inutilmente di fare un passo indietro per scomparire tra la folla, ma ormai è troppo tardi.
    "Mi state davvero dicendo..mi state davvero. Davvero dicendo. Che dopo 5 giorni vi state ancora lamentando?" chiede la donna con un tono di voce talmente calmo e secco da mettere i brividi. Lascia indugiare lo sguardo su tutti i presenti, fermandosi qualche secondo in più sull'uomo pelato.
    "Vi ho detto fin dal primo giorno che non lo avremmo lasciato morire nel deserto. Qualunque cosa sia, qualunque bestia o mostro sia, non lo lasceremo morire nel deserto. Non lo lasceremo. Morire. Nel deserto." cerca di scandire bene le ultime parole come se volesse essere certa che il concetto entrasse bene in testa a tutti.
    "Dico solo che..dico solo..che o lo curiamo o lo lasciamo qui, non ha senso continuare a.."
    "Silenzio!" lo ammonisce lei "Io devo pensare a dirigere gli scavi, ho chiesto a voi di prendervene cura, lo avete fatto?" chiede a tono di voce molto alto ma fermo e calmo.
    Un borbottio di risposta lascia intendere quale sia stato il loro atteggiamento nei suoi confronti fino a quel momento.
    "E allora non provare. Ripeto. Non provare a lamentarti per la sua lenta guarigione. La colpa è solo vostra. E staremo qui finchè non starà meglio." conclude volgendo le spalle per tornare nella sua tenda.
    "M-ma nessuno ha il coraggio di avvicinarsi a lui.." prova a ribattere una voce tra la folla, zittita immediatamente da un'occhiataccia glaciale della donna. Non c'è altro da dire.
    Kimberly è sempre la prima ad andare in avanscoperta per trovare nuove aree, e l'unica che spesso rimane a dormire nelle cave per assicurarsi che le gallerie non crollino. E' il capo di quella spedizione, e Thalia sa bene che si tratta di una donna severa ma giusta.
    Tuttavia la sua priorità sono gli scavi, e non puo' fare altro che delegare il compito di occuparsi di Vincent ai suoi uomini, sperando che lo portino a termine.
    Finalmente è ora di cena. Vengono distribuiti dei pezzi di carne secca e alcune foglie di cactus a cui sono state tolte le spine e che fungono da alimento idratante, necessarie per sopravvivere alla calura subita durante il giorno.
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    Una volta finita la medicazione, Vincent ringrazia Bios e si distende nuovamente sugli stracci.
    "A proposito di quella ragazzina..è importante che tu la conosca. Se accetti di aiutarmi con il mio problema, è fondamentale che venga con te.." le dice passandosi una mano sul viso stanco.
    "Di solito mi viene a trovare all'ora di cena, dovrebbe essere qui a momenti." conclude prima di sorseggiare altra acqua per irrigare la gola dopo aver parlato tanto.

    Post un po' lungo D:
    Prima un post per Thalia che entra in scena, e poi Bios.
    Thalia è già a conoscenza delle disavventure di Vincent, ma non sa che lui le vuole chiedere di andare in missione con Bios :già:
     
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117 replies since 9/2/2016, 20:12   994 views
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