Un mare in tempesta.

[20 dicembre 2E5 - 21 dicembre 2E5]

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    Un mare in tempesta.



    Le leggende hanno da sempre incuriosito la gente. Spesso sono rimaste solo trascritte su vecchi libri o raccontate dai vecchi ai giovani.
    Questa volta ne avete sentito parlare da molte persone, viandanti, avventurieri, mercanti.
    Tutti sono passati per Wannyr, una città portuale della quale non si è saputo più nulla dopo l'avvento del Cataclisma.
    Nessun viandante però è chiaro nel suo racconto, sembrano esser sotto una sorta di incantesimo, per il quale quando cercando di raccontarvi cos'hanno visto si bloccano, come se un velo gli avesse fatto dimenticare qualcosa.. Forse la gente del luogo ha bisogno di aiuto, meglio scoprire cos'è accaduto dopo il Cataclisma.


    Numero partecipanti: minimo 3 / massimo 5

    Data di inizio: 24 marzo 2016
    Termine iscrizioni: 23 marzo 2016

    Valutazione:
    Ottimo = 5
    Buono = 3
    Sufficiente = 2

    Note del Master: Armatevi di pazienza e lasciatevi guidare dalla fantasia!

    Partecipanti:
    1. Bios
    2. Cyan
    3. Madden
    4. Hierik the Eight



    Una volta vivevo li. Dice con tono nostalgico e rammaricato il vecchio con cui state interagendo.
    o2bOPgjs Il suo nome è Kogin, un vecchio viandante che ha attirato la vostra attenzione. Ha delle vesti di colori vividi come il rosso e l’arancio. Ha al collo una grande bussola con delle decorazioni che ricordano le conchiglie del mare. Ha una grossa pipa in bocca che emana un fumo azzurro che gli ondeggia intorno.
    Vi trovate vicino a una piccola baracca, ideale per una persona. Lui è seduto al difuori di essa su una sedia a dondolo che cigola a ogni spostamento che fa.
    Ci ho passato tutto la mia infanzia, la mia adolescenza. Si ferma e un sorriso malizioso gli compare sulle labbra. Sapete..ero un bel giovane, molto affascinante. Dice mettendosi una mano sotto il mento e facendo l’occhiolino. Avevo molti amici e conoscenti, era la mia città. Fece una pausa con tono più serio. Io sono un marinaio in realtà, amo la vita del mare, amo solcare il mare, farmi cullare dalle onde e seguire le stelle.
    Lo guardate con aria un po’ confusa e non capite a cosa voglia andare a parare, accorgendosi di ciò sorride e allegramente vi dice: Scusatemi, mi sono perso nel parlare..è che passa poca gente interessante.
    Il dunque della mia storia è che un giorno quando sono tornato dal mio viaggio, il mio ultimo viaggio in realtà, tutto era completamento cambiato.
    Assume un aria triste ed inspira dalla pipa per poi rilasciare il fumo a tratti. Il faro era spento e l’attracco della nave fu molto difficoltoso. La gente non era più la stessa, non mi riconoscevano. E le donne erano scomparse, totalmente scomparse. Io non ce l’ho fatta a restare in città, sono troppo vecchio per sostenere certe cose. Detto questo vi guarda e vi analizza con occhio scrutatore.
    Voi mi sembrate della gente che vuole fare qualcosa di buono, credo che possiate aiutare Wannyr. Ne sono certo. Disse ispirando dalla pipa. Non voglio dirvi nient’altro, lascio a voi scoprire il resto. Il pericolo è sempre in agguato. Detto ciò la sua pipa non emette più fumo, ormai è finita. Si alza dalla sedia a dondolo, un po’ traballante e con la schiena ingobbita.
    E’ sera e il vecchio Kogin vi invita nella sua umile dimora. Non è un posto molto grande ma per questa notte se non vi dispiace accontentarvi siete i benvenuti. Dice facendovi accomodare.
    Se avete delle domande, forse vi risponderò. Dice mettendo della legna sulla stufa per accendere il fuoco e preparare la cena.

    Mappa

    Ha inizio la mia prima quest da master quindi fate i bravi :addict:
    Presentazioni ed eventuali domande a Kogin.
    Da adesso ruolerò come game master e Hierik the Eight


    Edited by essai_demetori - 18/10/2016, 20:35
     
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    E' sempre...così difficile congedarmi da Luna.
    Nonostante ormai sia successo quasi due settimane fa, la sua mancanza la sento sempre, costantemente.
    Vorrei tanto portarla in giro con me a viaggiare, ma ho paura a farlo, paura che possa succederle qualcosa, paura che non riesca a proteggerla dal mondo esterno.
    Non posso correre il rischio di perderla, anche se sentirla così distante è ugualmente doloroso.
    Partii il giorno dopo che Luna decise di ospitare quelle ragazze, di cui una avevo già avuto modo di conoscere, la ragazza dai capelli rossi e dal duplice volto, dev'essere stata dura per lei dividersi dalle sue amiche.
    In un certo senso, speravo di poter entrare il contatto con qualcuna delle altre ragazze che lasciai a Chinerea, anche se per una buona volta vorrei potermi svagare, allontanandomi più del solito dal resto delle città conosciute, anche se ciò mi avrebbe tenuta molto più lontana da mia sorella.
    Però, forse, in questo modo, avrei davvero avuto qualcosa di bello da raccontarle, qualcosa che le avrebbe fatto spalancare gli occhi dallo stupore.
    Tramite una cartina, segnai un punto d'interesse, nei pressi del mare, un punto estremamente lontano che mi avrebbe tenuta in viaggio per diversi giorni, considerando eventuali pause.
    Chiamai le due guardie della carrozza e cominciammo a partire, verso l'ignoto.
    Il giorni a seguire consistono in diverse soste, nei pressi di piccoli insediamenti o villaggi, dove a quanto pare facevano capolino anche qualche mercante, in modo tale da poter fare anche eventuale rifornimento.
    è durante queste pause che comincio a sentire delle voci, piuttosto inusuali, un po' come quelle che feci partire circa i movimenti di Dagmatem.
    Un villaggio portuale, Wannyr, dimenticata da tempo ormai, sembra essere diventata una meta per molti viandanti, i quali però sembrano come dimenticare ciò che sembrano voler dire a riguardo.
    Riesco addirittura ad incrociare uno di questi viaggiatori, al che la mia curiosità ed interesse vanno tutti verso questo villaggio in riva al mare.
    Alla fine, arrivo dunque al villaggio in questione, o meglio nei paraggi di esso, dove decido che è arrivato il momento di proseguire a piedi, ho avuto come l'impressione che proseguire in carrozza avrebbe dato troppo nell'occhio.

    Voi due rimanete qui a fare la guardia, non credo che ci metterò molto.
    Le ultime parole famose, pensai.
    Il luogo dove mi trovai e dove in questo momento mi trovo è nei pressi di una piccola abitazione, staccata dal villaggio di Wannyr ma comunque nelle vicinanze, in compagnia di una persona anziana, e di altre 3 persone.
    Una di esse la riconosco subito.

    Piccoletta!
    Esclamo sorpresa nel vederla in un luogo così distante, nel mentre ignoro al momento le altre due persone, le quali sembrano entrambi dei maschi di bel aspetto, a modo loro davvero bizzarri, come me.
    Poco dopo, l'anziano signore sembra come iniziare un racconto, un racconto riguardante il fantomatico villaggio portuale.
    Comincia a parlare di quanto il villaggio sia misteriosamente cambiato, di punto in bianco, nel mentre tornava da un viaggio in barca e di come, colpito da un senso di angoscia, ha deciso di isolarsi spaventato dal resto del villaggio.
    Provo molta pena per quest'uomo, del resto non è mai facile per una persona anziana sopportare il fardello di una città che subisce un mutamento del genere, l'isolamento è senza dubbio la scappatoia più comoda se non hai più niente da perdere, o se perdi tutto in un colpo solo.
    In un certo senso, riesco a rispecchiarmi in questo eremita...affidare agli altri il proprio fardello, lavandosene le mani isolandosi per vivere una vita tranquilla.
    Non spetta a me impartire lezioni di vita ad un vecchio soprattutto se sono capace anchio a tali atti di egoismo.
    Entrati nella sua dimora, mi siedo sulla prima sedia a portata di sguardo, sulla quale comincio a tirare fuori il mio mazzo di carte, cominciando a mischiarlo con agilità per far passare il tempo.

    Dimmi un po' eremita, cosa ti fa pensare con una tale certezza che siamo qui con intenzioni benevole?
    Faccio una piccola pausa, senza guardare negli occhi nessuno, con lo sguardo fisso sulle carte.
    Senza offesa per nessuno ma qui vedo solo facce poco raccomandabili.
    Proseguo ulteriormente, sempre con lo sguardo fisso sulle carte.
    Compresa la mia, ovviamente.
    Eheheh.

    Concludo facendo una lieve risata divertita.


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    Nome: Soledad Ciaran | Sesso: F | Età: 24 | Provenienza: Daevan | Razza: Umano | Int;Des;Cos;For |




    Abilità:
    Carte Magnetiche: 「3/3 cariche」
    Soledad infonde in una o più carte una speciale aura arcana di colore blu intenso, tale carta/e viene piazzata sul terreno permettendo a Soledad di teletrasportarsi nel punto esatto dove si trova la carta in qualunque momento, potendo però teletrasportarsi una volta sola per carta.
    [N° di cariche utilizzate = N° di carte utilizzate]

    Laser Arcano: 「2/2 cariche」
    Soledad fa roteare davanti a se un glifo magico composto da 5 carte che genera un raggio laser magico perforante davanti a sé, con un raggio d'azione pari a 10m.
    [N° carte richieste per l'attivazione = 5 carte]

    Equipaggiamento:
    - Carte da lancio arcane (40/40)
    Note Giocatore:
    Ha uno sguardo penetrante ed intenso, inoltre spesso tiene in mano una delle carte del suo mazzo, per puro sfizio.
    La Letture dell'Anima le consente di riconoscere il vero carattere delle persone.




     
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    Mi tolsi il cilindro dalla testa e me lo portai al petto.
    "E' una storia davvero triste signor Kogin" dissi con aria rammaricata, seguendo il vecchio fino alla porta della piccola baracca.
    Ero molto interessato a tutta quella storia, ne sono venuto a conoscenza a Grisolyum. Un mercante di pentolame in piazza ne stava parlando ai suoi vicini di banco, o meglio, ci stava provando. Continuava a fermarsi senza riuscire a proseguire il suo racconto, diceva di essere arrivato a Wannyr e poi più nulla. Sono rimasto molto affascinato da quella che sembrava..ipnosi? Se ci penso mi vengono ancora i brividi, quante cose potrei fare imparando a manipolare la memoria della gente! Anche se forse è più divertente continuare come ho fatto finora. Ho offerto una birra al mercante sperando di riuscire a sciogliergli la lingua, ma il suo sguardo non lasciava dubbi, non avrebbe potuto dire nulla di più neanche con tutti gli alcolici del mondo. La questione si faceva interessante, ero soprattutto incuriosito dallo scoprire cosa avrei provato se una volta uscito dalla città non avessi più ricordato nulla. E così mi sono diretto fino qui, impiegando qualche giorno di viaggio, accompagnato da un po' di beneamato silenzio.
    Silenzio che si è interrotto quando ho trovato la casa del vecchio Kogin e altre tre persone, un ragazzo dall'aria strana, una bimbetta e una bella ragazza dallo sguardo misterioso.
    Avevo diverse domande da fare a quel vecchio, ma prima le buone maniere. Prima di entrare mi fermai e con un gesto galante feci passare la bella ragazza vestita di blu, accompagnando il mio gesto con un "Prego." per poi seguirla all'interno. Sembrava conoscere la ragazzina, ma non il tipo strano. Tipo strano..come se io fossi stato nella posizione di giudicare.
    La casa era davvero piccola, mi chiesi come avremmo fatto a dormire tutti al suo interno.
    "Permesso!" dissi mettendo piede nell'abitazione "E' stato molto gentile a offrirci ospitalità, signore."
    Presi posto vicino alla ragazza, poggiando il cilindro sul tavolo davanti a me, e proprio in quel momento lei estrasse un mazzo di carte, sembravano tarocchi a prima vista.
    "Davvero interessante! A quanto pare abbiamo una passione in comune!" dico avvicinando una mano alla sua nuca e facendo comparire una carta tra le mie dita, come nel classico gioco della monetina. Osservai cos'era uscito: un due di picche.
    'Ahia..' pensai sorridendo tra me e me. A volte la sorte è proprio malvagia.
    "La signorina qui ha fatto una buona domanda, in ogni caso." dico rivolto verso al vecchio, rigirandomi il due di picche tra le dita con noncuranza e sorridendo alla ragazza.

    1d9a24cc6b
    Nome: Mr.Madden | Sesso: M | Età: 25 | Provenienza: Mugtjat | Razza: Umano | For;Int;Des;Cos |




    Abilità:
    Spatium Temporis: 「3/3 cariche」
    Il suo cilindro diventa una porta spazio dimensionale grazie alle rune magiche incise al suo interno. Puo' ad esempio infilarvi un braccio per afferrare qualcosa lontano da lui, o addirittura entrare nel cilindro per ricomparire nelle vicinanze (in questo caso il cilindro si ripiega su sè stesso per seguire il proprietario e ricomparire con lui).
    Questa abilità ha una portata limitata, non puo' creare varchi più lontani di 20 metri da sè stesso.

    Tarda Fluxum: 「3/3 cariche」
    Puo' far comparire una runa sul terreno di circa un metro di diametro, come se fosse stata incisa a fuoco. Chiunque vi passi sopra subisce gli effetti della distorsione temporale, rallentando sensibilmente i propri movimenti e la propria percezione dello spazio per tutto il tempo che resta sulla runa, e qualche momento dopo averla oltrepassata.

    Equipaggiamento:
    - Martello
    - Cilindro
    - Guanti porta oggetti (contengono i coltelli da lancio)
    - Orologio da taschino fermo
    - Piccoli coltelli da lancio (2/2)
    - Mazzo di carte

    Note Giocatore:
    Ha dei tatuaggi che gli ricoprono le braccia e si ricongiungono nel retro del collo, quando usa la magia si illuminano ma essendo in genere coperti dai vestiti non si nota.
    Conserva il martello nel cappello, è l'unico oggetto che puo' essere riposto al suo interno.
    I piccoli coltelli da lancio sono nascosti nei guanti.
    Anche se si proclama un mago non lo è, puo' usare la magia solo grazie al Cataclisma.


     
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    Passarono diversi giorni da quando Bios tornò a casa dal deserto, ebbe il tempo di studiare diverse cose lasciate in sospeso, come il taccuino trovato a Setiri e le varie pastiglie le quali a quanto pare erano semplici pastiglie contro il dolore, che Bios poteva usare in diverso modo. Le dita di non morto finirono tragicamente fuori dalla finestra, non c'era traccia di nulla di strano, delle semplici dita di defunto. I cristalli parassita che aveva trovato in quella grotta cercò di farli riprodurre in una cantina nell'avamposto Sulfur; doveva andar bene per loro, era un luogo particolarmente umido e buio, avrebbero proliferato senza problemi.
    Il 16 Dicembre dopo aver sistemato il suo equipaggiamento; i funghi li lasciò in un contenitore di legno, ormai erano rinsecchiti non serviva tenerli in umidità. Il veleno lo lasciò invece in un ampolla, dove abitava lei era pieno di strumenti del genere. Il blocco da disegno di Sara decise di lasciarlo a casa, occupava troppo spazio prezioso nel marsupio e se mai l'avesse voluto indietro Sara avrebbe dovuto venire a prenderselo. La matita però decise di tenersela, era piccola e non occupava troppo spazio, sarebbe stata utile forse.
    Con il marsupio pronto e la moto piena di carburante iniziò il suo viaggio verso dove dovevano trovarsi le rovine di Covtendruz.
    "Potrei trovare molte cose interessanti nelle rovine di quella città, sempre che riesca a trovarla in quell'assurda foresta", partì con questo pensiero, anche se, a metà viaggio incontrò qualcuno di interessante.
    Un mercante che a quanto pare era diretto verso Telaurelhin. Lo fermò per vedere cosa stesse vendendo ma non aveva niente di utile per lei... tranne che un informazione; le parlò di una città portuale senza in verità dirle molto, sembrava molto confuso e non sapeva nemmeno lui a cosa fosse dovuta questa confusione. Aveva un vuoto di memoria. Le indicò su una vecchia mappa di Seyfert dove doveva trovarsi questa presunta città e le indicò pure un punto vago sulla mappa dove avrebbe potuto trovare un vecchio che probabilmente le avrebbe potuto dire di più.
    "Potrebbe essere una di quelle zone colpite magicamente dal Cataclisma, sembra alla distanza giusta. Sarà meglio che vada a dare un'occhiata, potrei scoprire qualcosa di interessante che potrebbe far luce su questa 'radiazione magica' ".
    E così partì verso quel puntino sulla mappa ma non prima di aver buttato giù la moto a calci con un imprecazione, STUPIDO TRABICCOLO! . La moto non voleva saperne di mettersi in moto e Bios dovette proseguire a piedi.

    Passarono diversi giorni prima che la ragazzina riuscisse ad individuare la zona, era più difficile orientarsi lì che rispetto nel deserto aperto, la zona era tutto tranne che semplice da percorrere anche un po' a causa della curiosità di Bios che si fermava di qua e di là a raccogliere informazioni dai passanti o anche semplicemente si fermava a lungo per riposare. Ma finalmente, il 20 Dicembre riesce ad arrivare alla casa di questo fantomatico Kogin. Prima di lei arrivò soltanto un strano individuo con la parte inferiore del viso coperta, era parecchio strano. A partire dal suo vestiario che era davvero assurdo finendo sul suo viso, veramente... perfetto? poi aveva indosso due armi che Bios non aveva mai visto fin'ora se non nei suoi libri.
    S-stocchi?
    Gli disse cercando di ricordarsi il nome dell'arma nel mentre facevano la comparsa un tipo ancor più strano dell'altro con un buffo cilindro in testa e... Cyan.
    L'uomo, Kogin però iniziò a parlare di questa fantomatica città e Bios non ebbe il tempo di fare domande alla donna; in compenso rimase molto incuriosita dal discorso del vecchio che alla fine le invitò a passare la notte nella sua dimora. Senza batter ciglio Bios accettò l'invito del vecchio e appena fu dentro poté notare com'era umile quella casa, molto piccola, ci stavamo appena, "non oso immaginare dove dormiremo" pensò giustamente Bios. Erano disseminati qua e la molti attrezzi, molti dei quali oltre che avere molta polvere addosso (come il resto della casa), erano da pesca.
    Io ci voglio andare.
    Disse poggiando la schiena contro una delle pareti libere dagli attrezzi della casa, "cosa sono venuta fin qui a fare se no?"
    Non prometto e non dico che ho intenzione di aiutare le persone di quella città,... di qualsiasi aiuto abbiano bisogno, non so ancora cosa ci sia che non va con la città. Ma sicuramente non ho intenzioni malevole.
    Disse aprendo gli occhi verso Cyan e il tipo con il cilindro poco serio.
    Sono venuta fin qui per procurarmi informazioni, potrei anche 'aiutare la gente' se ne avrò il motivo ma non sono qui per questo. Non faccio beneficenza.


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    Nome: Bios | Sesso: F | Età: 4 (16) | Provenienza: Mugtjat | Razza: Mutante | Int;Des;For;Cos |




    Abilità:
    Toksichnost: 「2/2 cariche」
    Ingerendo una speciale pillola rossa il sangue di Bios diventa estremamente tossico se respirato o ingerito e oltretutto in questo stato se entra in contatto con l'aria inizia a trasformarsi in gas letale. Più la ferita è grande più "sangue gassoso" fuoriesce, creando una vera e propria nube di gas velenoso intorno a Bios.
    Vid: 「3/3 cariche」
    Delle speciali pastiglie bianche aumentano la percezione dell'ambiente circostante a Bios, scientificamente parlando il cervello di Bios diventa un super calcolatore che riesce a prevedere qualsiasi movimento circostante a lei di qualche secondo.
    Teplokrovnyy: 「2/2 cariche」
    Ingerendo una pillola azzurra il sangue della ragazza diventa estremamente infiammabile, tanto infiammabile che se una scintilla dovesse entrare in contatto con il sangue in circolazione nel corpo di Bios non si avrebbe un effetto tanto diverso di un Zeppelin che prende fuoco.

    Equipaggiamento:
    - Katana
    - Maschera Anti-Gas
    - Bisturi 3/3
    - Taser
    - Bende Mediche
    - Marsupio
    - 3 Contenitori di Pastiglie
    - Grossa Siringa
    - Kit Medico
    - Sfera trasmittente di Xotiko
    - Matita

    Note Giocatore:
    Bios appare come una ragazza di 16 anni senza particolari stranezze. Ha spesso un'espressione arrogante.
    Bios è in grado di perdere e più o meno rigenerarsi ( dipende dal danno ) parti del corpo come braccia o gambe, perfino la testa. Ha un' alta resistenza al dolore.


     
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  5. Aerith˜
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    Sono passati 20 giorni dalla mia partenza da Chomer Chayul'i e non mi sono sentito mai più libero che in questi giorni.
    Appena sono uscito dalla città ho cominciato a camminare verso sudovest seguendo un sentiero.
    Camminavo tranquillo guardandomi intorno e analizzando tutte le creature viventi e gli oggetti non viventi che mi si paravano davanti.
    Erano passati circa 5 giorni quando incontrai uno strano individuo.
    In realtà era una persona del tutto normale che camminava normalmente, vestita normalmente. Ma i suoi occhi erano vaghi. Mi incuriosì molto e le feci una scansione repentina standogli a debita distanza.
    Stava bene ma il suo stato psicologico aveva subito un grave trauma, un buco nei ricordi si presentava.
    Ora volevo sapere di che ricordi si parlava.
    Mi avvicinai a codesta persona, era un uomo, sulla cinquantina, un mercante.
    Salve messere, sono Hierik the Eight primo del mio nome e sono curioso di sapere da dove arriva dico inchinandomi leggermente.
    L'uomo scoppia a ridere quando inizio a parlargli. Non è il primo che ride ascoltandomi ma non ne capisco ancora il motivo e non mi cambia molto saperlo al momento.
    Vengo da... Wannyr? inizia a parlare in modo convinto e poi dubbioso.
    Non riesco a trapelare molte informazioni su questa città, e capisco che il buco dei ricordi si riferisce proprio a questo.
    Molto interessante, qualcosa di paranormale? penso mentre continuo il mio cammino verso la mia nuova direzione Wannyr.
    L'uomo nelle sue vaghe risposte è riuscito, mostrandomi una mappa ad indicarmi il luogo in cui si trova questa misteriosa città.
    Il mare, vedrò il mare! pensavo mentre camminavo.
    Passarono i giorni e dopo qualche sosta nel mio percorso finalmente arrivai in prossimità di Wannyr.
    Una casetta richiamò la mia attenzione, a dire il vero mi incuriosì ancor di più l'uomo vicino a quella casetta.
    Mi avvicinai, si stava accendendo la pipa e mi guardò prima con sguardo torvo e poi con curiosità alla quale risposi al medesimo modo.
    Non avevo mai visto una pipa.
    Mi presentai all'uomo con un inchino ed esso si presentò a me.
    Non iniziammo a parlare seriamente che fummo interrotti fin dal principio da delle nuove figure.
    Prima una ragazzina dall'aspetto molto strano, poi un ragazzo con un cilindro in testa e una ragazza dalle tonalità color cyan.
    Interessanti. pensai guardandoli e tirandomi ben su la sciarpa.

    Kogin iniziò a raccontarci della sua vicenda, di com'era tutto cambiato all'improvviso.
    Una gruppo di donne da salvare? pensai quando nominò le donne scomparse.
    Dopo il suo racconto ci invitò ad entrare nella sua modesta dimora e di passar li la notte.
    Lei è molto gentile signor Kogin gli dissi mentre entravamo nella casa.
    La ragazza iniziò a maneggiare delle carte? pensai guardandola e si rivolse al vecchio con una domanda. Il ragazzo dai capelli neri violacei la seguiva a ruota mentre la ragazzina sembrava la più sveglia.
    Non ha più fatto ritorno in città dopo quell'avvenimento? gli chiesi curioso.
    ----

    Kogin vi osserva curioso nelle vostre movenze.
    Per cominciare siete qui, in questa landa desolata visitata ormai da pochi. Che voi abbiate buone o cattive intenzioni poco importa. Perchè di fatto è già una buona cosa il semplice fatto che voi siate qui dice Kogin tossendo.
    Ho visto tante persone nella mia vita e riconosco una persona completamente cattiva da una furba dice facendo l'occhiolino e tossendo di nuovo.
    Sono vecchio ormai, sono molto stanco dice porgendovi delle ciotole con della zuppa di pesce.
    Prima di andare a dormire posso sapere i vostri nomi? chiede sbadatamente come se fino a quel momento non ci avesse pensato.

    Un post a testa prima che Kogin vada a dormire



    KIHUZ1H
    Nome: Hierik the Eight| Sesso: M | Età: 5(20) | Provenienza: Chomer Chayul'i | Razza: Androide generazione 6 | Int; Cos; Des; For; |
    Abilità:
    Analisi accurata: 「4/4 cariche」
    Un androide è in grado di scansionare qualunque forma di vita e di esaminarne il profilo genetico, in maniera tale da avere delle informazioni dettagliate del suo status fisico e psicologico.

    Stocco elettrico: 「3/3 cariche」
    Comunicando con il suo circuito primario indirizza una scarica elettrica verso le mani, senza indossare i guanti entrano in contatto con l’elsa dello stocco rendendolo elettrico per un tempo limitato.

    Equipaggiamento:
    2 stocchi
    Mani rinforzate

    Note Giocatore:
    E' un androide della 6 generazione, caratterizzato dall'inserimento delle emozioni. Le prova in modo limitato ed è curioso nel comprenderle.
    Cerca qualcuno con cui parlare di discorsi interessanti. Ama la nobiltà e si atteggia da nobile.




     
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    Per quanto vestito in modo strano, il tipo con la sciarpa le sembrò il più serio di quel strano trio, sia Cyan che cilindro strano non le ispiravano fiducia, specialmente Cyan. "Ancora devo capire che motivo aveva per portarci a Chinerea e poi andarsene, per quanto mi riguarda potrebbe lavorare per quei tipi di Dagmatem".
    Il ragazzo con gli stocchi fece una domanda interessante al vecchio ma Bios si era già data una risposta vaga "non credo, il villaggio probabilmente è troppo distante per essere percorso da 'sto anziano solo per andare 'a controllare'. E' evidentemente spaventato da qualcosa, e probabilmente non sa nemmeno lui da cosa."
    Bios si scostò da dove si trovava e i avvicinò lentamente verso Lady Cyan, sedendosi vicino al tipo col cilindro.
    "Non mi sembra di vedere armi" si disse sbirciando il tipo; si era avvicinata per studiare lui e per fare domande a Cyan. "Avrà armi corte che nasconderà tra i vestiti, sembrano adatti per nascondere piccole armi... po quei guanti bizzarri..." pensò tenendo lo sguardo fisso su quei strani guanti, chi sa a cosa gli servivano? "a combattere probabilmente. E anche se non lo fosse è meglio pensarla così, non voglio essere colta di sorpresa."
    Bios. Mutante d'esplorazione di Mugtjat.
    Stava mentendo da un certo punto di vista; sì, era stata studiata per quello ma non era più sotto sotto la dipendenza di Mugtjat, "i mutanti non dovrebbero avere una buona reputazione; quelli che escono sono tutti esploratori oltre che formidabili combattenti in caso di necessità." Bios visto l'abbondare di sconosciuti con cui si trova preferì stare sul sicuro e far capire di non scherzare con lei.
    Cyan. Immagino che anche tu sia stata portata qui dalle stesse voci che ho sentito io... ma dimmi un po'; cosa hai fatto dopo quel giorno?
    Le chiese fissando gli stocchi del tipo con la sciarpa davanti a lei. La sua voce era seria ed avrebbe sguainato l'arma contro di lei se solo le avesse dato un segno che stava dalla parte dei maghi di Dagmatem; non gliel'avrebbe fatta passare liscia a quel mago.


    73ceaec173
    Nome: Bios | Sesso: F | Età: 4 (16) | Provenienza: Mugtjat | Razza: Mutante | Int;Des;For;Cos |




    Abilità:
    Toksichnost: 「2/2 cariche」
    Ingerendo una speciale pillola rossa il sangue di Bios diventa estremamente tossico se respirato o ingerito e oltretutto in questo stato se entra in contatto con l'aria inizia a trasformarsi in gas letale. Più la ferita è grande più "sangue gassoso" fuoriesce, creando una vera e propria nube di gas velenoso intorno a Bios.
    Vid: 「3/3 cariche」
    Delle speciali pastiglie bianche aumentano la percezione dell'ambiente circostante a Bios, scientificamente parlando il cervello di Bios diventa un super calcolatore che riesce a prevedere qualsiasi movimento circostante a lei di qualche secondo.
    Teplokrovnyy: 「2/2 cariche」
    Ingerendo una pillola azzurra il sangue della ragazza diventa estremamente infiammabile, tanto infiammabile che se una scintilla dovesse entrare in contatto con il sangue in circolazione nel corpo di Bios non si avrebbe un effetto tanto diverso di un Zeppelin che prende fuoco.

    Equipaggiamento:
    - Katana
    - Maschera Anti-Gas
    - Bisturi 3/3
    - Taser
    - Bende Mediche
    - Marsupio
    - 3 Contenitori di Pastiglie
    - Grossa Siringa
    - Kit Medico
    - Sfera trasmittente di Xotiko
    - Matita

    Note Giocatore:
    Bios appare come una ragazza di 16 anni senza particolari stranezze. Ha spesso un'espressione arrogante.
    Bios è in grado di perdere e più o meno rigenerarsi ( dipende dal danno ) parti del corpo come braccia o gambe, perfino la testa. Ha un' alta resistenza al dolore.


     
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    Appena mi siedo vicino al tavolo, vengo subito seguita dall'uomo con il cilindro, il quale sembra avermi presa di mira sin dal primo momento in cui mi ha vista.
    Rimango ferma concentrata sulle mie carte, accorgendomi subito della sua mano che mi sfiora leggermente la nuca, per poi far apparire una carta , come da dietro il mio orecchio.
    Difficile trovare qualcun altro che s'interessa così tanto alle carte, anche se questa persona non ispira la minima fiducia.

    Ma che bravo.
    Dico con ironia, smettendo di mischiare le carte per poi posare per qualche istante gli occhi su di lui.
    Da vicino il suo bel aspetto risalta ulteriormente, inoltre il suo modo di vestire è davvero curioso e apprezzabile.
    Distolgo di nuovo lo sguardo, prendendo una carta dal mazzo che ho mischiato prima cominciando a farla rigirare tra le dita, in maniera simile a come sta facendo l'uomo con la sua carta.

    Immagino che le donne cadano ai tuoi piedi come gocce d'acqua.
    Aggiungo sempre con ironia, accennando un leggero sorriso sarcastico.
    Beh, per lo meno apprezzo il tuo modo di vestire.
    Concludo tornando a fissarlo negli occhi, con uno sguardo penetrante.
    Ho avuto modo di squadrare questa persona, notando le diverse sfumature del suo carattere, non sembra necessariamente una persona pericolosa, se lo si prende nella maniera giusta.
    Nel frattempo, il vecchio ha già risposto alla mia domanda e ha già preparato qualcosa da mangiare per reintegrare le energie, una zuppa di pesce, non molto invitante.
    La guardo con uno sguardo abbastanza riluttante, ma devo dire che il richiamo della fame è forte.
    Azzardo qualche sorso, notando così che non è affatto una pietanza così maligna, mangiandola piuttosto in fretta.
    Colta alla sprovvista dal vecchio Kogin che chiede ad ognuno di noi i nomi, rimango ferma per qualche istante con la ciotola di zuppa davanti al viso, per poi posarla un po' imbarazzata e rispondere al vecchio.

    Lady Cyan.
    Subito dopo, è il turno della piccoletta, che si rivela essere una mutante di Mugtjat.
    Questo spiega molte cose, ad esempio il perché la mia vista non riesca ad inquadrarla con precisione.
    Vuole sapere cosa ho fatto dopo quel giorno. Legittimo.
    Prima di risponderle, termino con calma la mia zuppa.

    Complimenti per la pietanza, eremita.
    Dico accennando un sorriso, per poi voltarmi verso la mutante.
    Anche tu quindi ti sei separata dal gruppo, eh?
    Quei ratti di fogna devono avervi conciati per le feste, eheheh.

    Mi fermo un istante, ridacchiando divertita.
    Ad ogni modo sono tornata a Grysolium a farmi gli affari miei, finchè là non ho incontrato una ragazza che penso tu conosca bene.
    Com'è che si chiamava...Fumegumi..? No no...Funetsune..?
    Insomma, la ragazza dai capelli rossi!

    Dico incrociando le braccia, cercando di ricordarmi il nome della ragazza.
    Sono abbastanza mediocre quando si tratta di ricordare un nome, soprattutto quando si tratta di un nome così atipico.

    Immagino tu sappia che venne rapita dai maghi...siete stati un fiasco totale, lasciatevelo dire...non siete riusciti a difendere nemmeno una vostra amica, o forse avete anche lasciato che accada...dopotutto, è una ragazza pericolosa.
    Aggiungo con tono cinico, guardando Bios con uno sguardo severo.
    Io, di certo, non penso davvero quello che ho detto...quella ragazza è solo fragile e molto sfortunata, anche fin troppo.
    Ma...chi lo sa, magari le sue cosi dette "amiche" non si farebbero problemi a condannarla al suo destino, conoscendo le sue condizioni.

    Ad ogni modo, sta bene...venne salvata da una nobile di Dagmatem e la sua guardia del corpo.
    Ora non so dove siano.

    Concludo il racconto, tornando a rigirarmi tra le dita la carta che tengo in mano, distogliendo lo sguardo dalla mutante.


    njaUBQx
    Nome: Soledad Ciaran | Sesso: F | Età: 24 | Provenienza: Daevan | Razza: Umano | Int;Des;Cos;For |




    Abilità:
    Carte Magnetiche: 「3/3 cariche」
    Soledad infonde in una o più carte una speciale aura arcana di colore blu intenso, tale carta/e viene piazzata sul terreno permettendo a Soledad di teletrasportarsi nel punto esatto dove si trova la carta in qualunque momento, potendo però teletrasportarsi una volta sola per carta.
    [N° di cariche utilizzate = N° di carte utilizzate]

    Laser Arcano: 「2/2 cariche」
    Soledad fa roteare davanti a se un glifo magico composto da 5 carte che genera un raggio laser magico perforante davanti a sé, con un raggio d'azione pari a 10m.
    [N° carte richieste per l'attivazione = 5 carte]

    Equipaggiamento:
    - Carte da lancio arcane (40/40)
    Note Giocatore:
    Ha uno sguardo penetrante ed intenso, inoltre spesso tiene in mano una delle carte del suo mazzo, per puro sfizio.
    La Letture dell'Anima le consente di riconoscere il vero carattere delle persone.




     
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    La ragazzina sembrava osservarci tutti di sottecchi, non che ci stessi facendo molto caso. Era normale dopotutto, trovarsi all'improvviso tra estranei e non sapere se ci si poteva fidare l'uno dell'altra.
    Finalmente anche l'altro ragazzo aveva aperto bocca, chiedendo al vecchio se era più tornato in città, mentre la ragazzina si presentava come una mutante di Mugtjat. Sogghignai sotto i baffi nel sentirlo, allora non era una normale bimbetta, dovevo rivalutare il mio approccio con lei. Sarebbe stato meglio averla come amica che come nemica.
    La bella ragazza si chiamava Lady Cyan, e al sentire queste parole feci un mezzo inchino con il capo nella sua direzione, per poi dire rivolto a tutti "Mr Madden, piacere di conoscervi." accompagnando la presentazione con un sorriso genuino.
    Iniziammo a sorseggiare la zuppa di pesce, non amavo il pesce ma avevo fame. Non mangiavo da..tempo? 5 minuti o 5 giorni, chi lo sa.
    Osservai con la coda dell'occhio il ragazzo che portava una sciarpa a coprirgli metà del viso, aveva un volto così bello da sembrare una ragazza. O almeno metà, ero curioso di vederlo per intero.
    Lady Cyan iniziò a parlare con la bimba mutante di cose che non mi riguardavano, alle quali prestai solo mezzo orecchio, mentre prendevo la mia ciotola vuota, il cilindro sotto braccio, e alzandomi dalla sedia mi dirigevo verso la cucina, poggiando il piatto sporco su una superficie qualunque.
    Mi avvicinai a Kogin, ringraziandolo per il pasto. Avevo ancora qualche domanda.
    "Signore, deve essere stata un'esperienza orribile quella che ha vissuto, e mi stavo chiedendo come mai lei non avesse dimenticato ciò che ha visto lì come è successo a tutti gli altri di recente." chiesi grattandomi il mento, per poi riportare uno sguardo compassionevole su di lui, poggiandogli una mano sulla spalla. "Sono terribilmente spiacente, lei è una vittima in tutto questo e di sicuro è confuso a riguardo quanto noi, ma è importante capire bene come stanno le cose prima di recarci a Wannyr."

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    Nome: Mr.Madden | Sesso: M | Età: 25 | Provenienza: Mugtjat | Razza: Umano | For;Int;Des;Cos |




    Abilità:
    Spatium Temporis: 「3/3 cariche」
    Il suo cilindro diventa una porta spazio dimensionale grazie alle rune magiche incise al suo interno. Puo' ad esempio infilarvi un braccio per afferrare qualcosa lontano da lui, o addirittura entrare nel cilindro per ricomparire nelle vicinanze (in questo caso il cilindro si ripiega su sè stesso per seguire il proprietario e ricomparire con lui).
    Questa abilità ha una portata limitata, non puo' creare varchi più lontani di 20 metri da sè stesso.

    Tarda Fluxum: 「3/3 cariche」
    Puo' far comparire una runa sul terreno di circa un metro di diametro, come se fosse stata incisa a fuoco. Chiunque vi passi sopra subisce gli effetti della distorsione temporale, rallentando sensibilmente i propri movimenti e la propria percezione dello spazio per tutto il tempo che resta sulla runa, e qualche momento dopo averla oltrepassata.

    Equipaggiamento:
    - Martello
    - Cilindro
    - Guanti porta oggetti (contengono i coltelli da lancio)
    - Orologio da taschino fermo
    - Piccoli coltelli da lancio (2/2)
    - Mazzo di carte

    Note Giocatore:
    Ha dei tatuaggi che gli ricoprono le braccia e si ricongiungono nel retro del collo, quando usa la magia si illuminano ma essendo in genere coperti dai vestiti non si nota.
    Conserva il martello nel cappello, è l'unico oggetto che puo' essere riposto al suo interno.
    I piccoli coltelli da lancio sono nascosti nei guanti.
    Anche se si proclama un mago non lo è, puo' usare la magia solo grazie al Cataclisma.


     
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  9. Aerith˜
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    I miei presunti compagni di viaggio erano degli esemplari molto particolari.
    La ragazzina, quella che mi sembrava la più sveglia, infatti si rivelò essere una mutante di Mugtjat. Conoscevo la storia dei nostri padri fondatori, mi chiedevo se avrebbe fatto problemi sapendo da dove provenissi.
    La ragazza con le carte in mano invece dichiarò di chiamarsi Lady Cyan.
    Sembrava che le due ragazze si conoscessero e che avessero condiviso qualcosa insieme. L.C. parlava in modo molto altezzoso Una principessa forse? mi chiesi guardandola nei movimenti e nelle parole che emetteva dalla bocca.
    Il giovane invece dichiarò di chiamarsi Mr Madden. Si dichara Mr già nel nome! pensai provando qualcosa che non sapei ben capire in principio. Curiosità? Non penso. Somiglianza? non saprei.
    In ogni caso sembrava molto interessato alla ragazza, forse voleva iniziare un corteggiamento per poi sposarla.
    Comunque era ora il mio turno di presentarmi.
    Il signor Kogin ed io ci siamo già presentati, ordunque mi presento a voi, sono Sir Hierik the Eight primo del mio nome dico inchinandomi a loro mantenendo un tono serio, suppongo.
    La zuppa la lascia sul tavolo di fronte a me e come scusa dissi al vecchio Sono allergico al pesce e così nascosi il fatto di non aver bisogno di mangiare.
    Chissà che pasticci mi avrebbe creato ingerire quella strana sostanza.


    KIHUZ1H
    Nome: Hierik the Eight| Sesso: M | Età: 5(20) | Provenienza: Chomer Chayul'i | Razza: Androide generazione 6 | Int; Cos; Des; For; |
    Abilità:
    Analisi accurata: 「4/4 cariche」
    Un androide è in grado di scansionare qualunque forma di vita e di esaminarne il profilo genetico, in maniera tale da avere delle informazioni dettagliate del suo status fisico e psicologico.

    Stocco elettrico: 「3/3 cariche」
    Comunicando con il suo circuito primario indirizza una scarica elettrica verso le mani, senza indossare i guanti entrano in contatto con l’elsa dello stocco rendendolo elettrico per un tempo limitato.

    Equipaggiamento:
    2 stocchi
    Mani rinforzate
    Boccetta di olio nero

    Note Giocatore:
    E' un androide della 6 generazione, caratterizzato dall'inserimento delle emozioni. Le prova in modo limitato ed è curioso nel comprenderle.
    Cerca qualcuno con cui parlare di discorsi interessanti. Ama la nobiltà e si atteggia da nobile.






    ----
    Il vecchio Kogin tossisce e vi ringrazia per esservi gentilmente presentati a lui poi, sistemandosi sulla sedia e accarezzandosi per un momento la barba iniziò a rispondere alle loro domande.
    Si, nei primi tempi quando le mie gambe ancora me lo permettevano mi avvicinavo alla città ma mai sono riuscito a varcarne l'uscio, una sensazione oppressiva mi riempiva le ossa e sono sempre tornato indietro. si lisciò la barba.
    Quando ritornavo dai miei viaggi in mare avevo sempre le orecchie tappate, ogni suono mi era indistinguibile. Forse questo mi ha giovato. E le volte successive credo che il mio sesto senso mi abbia permesso di sfuggire alla maledizione, così ho trovato più opportuna chiamarla, che dimora a Wannyr. C'è sempre un momento giusto per qualsiasi cosa, basta coglierlo, suppongo. disse alzandosi dalla sedia e avviandosi a letto.
    Mi dispiace non potervi dire di più, ma in realtà non ne so molto. Buonanotte dice tossendo e chiudendosi la porta dietro di sè.

    E' ormai sera e la notte incombe sulla casa. Fuori dalle finestre vedete solo il nero della notte e una fievole luce lunare sembra cercare di far capolino dalla finestra.
    Il fuoco è ormai debole e affievolito, vicino ad esso ci sono tronchetti per esser buttati sul fuoco.
    Kogin non ha mai ospiti e si è dimenticato di darvi delle coperte per la notte.
    La casa è piccola e non sono difficili da trovare, in un armadio vicino all'entrata trovate molte coperte, calde e morbide.

    Post liberi finché andate a dormire
     
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    Sorseggiando la sua zuppa, "ma questa zuppa devo dire che è ottima, non ho mai mangiato pesce credo", ascoltò con attenzione quello che aveva da dire Cyan. "Che brutto atteggiamento, altezzoso... comunque, non mi convince ancora del tutto. Non so se posso fidarmi."
    Funetsumi. Siamo stati sconfitti dopo che te ne sei andata a zonzo per Seyfert. Quel mago. Gli farò volar via la testa dal corpo.
    Disse guardando il proprio riflesso nella zuppa di pesce, "ma a chi vuol fare la predica? se n'è andata senza motivo."
    Per quanto ne sappia io potresti averci fatto una trappola e lavorare per quei tipi. Non mi spiegherei altrimenti le tue azioni.
    "Una nobile di Dagmatem? comico."
    Con in mano la sua zuppa tornò dov'era prima, vicino a quello che doveva chiamarsi "Hierik? the eight? o è un numero seriale tipo il mio, quindi o mutante o di latta, oppure si tratta di un nobile. Pahh, potrebbe essere semplicemente molto eccentrico. Come quel Madden."
    A spalle contro il muro finì la sua zuppa ascoltando quello che aveva da dire il pescatore prima di ritirarsi a dormire.
    Tsk. "Si ripete la storia di Setiri?"
    Bios scrutò dall'alto in basso Hierik, quello che le sembrò il più sveglio, o comunque le sembrò il più serio.
    Le tue armi, sono dei stocchi, vero? non li ho mai visti in azione, da dove vieni?
    Chiese sinceramente curiosa.


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    Nome: Bios | Sesso: F | Età: 4 (16) | Provenienza: Mugtjat | Razza: Mutante | Int;Des;For;Cos |




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    Delle speciali pastiglie bianche aumentano la percezione dell'ambiente circostante a Bios, scientificamente parlando il cervello di Bios diventa un super calcolatore che riesce a prevedere qualsiasi movimento circostante a lei di qualche secondo.
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    Ingerendo una pillola azzurra il sangue della ragazza diventa estremamente infiammabile, tanto infiammabile che se una scintilla dovesse entrare in contatto con il sangue in circolazione nel corpo di Bios non si avrebbe un effetto tanto diverso di un Zeppelin che prende fuoco.

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    Come immaginavo, la piccoletta non sembra fidarsi di me, comprensibile in quanto le ho abbandonate a Chinerea andandomene per la mia strada, ma a giudicare da come sembrano essere andate le cose, è stata la scelta più saggia.
    Tsk, ho i miei motivi per avercela con quei ratti di fogna, motivi più che seri.
    Dico ripensando a mia sorella, stringendo la carta che ho in mano con forza, spiegazzandola tutta.
    Non ho certo bisogno che quella ragazzina mi comprenda, del resto le mie sono questioni personali di una certa delicatezza.
    Intanto, i due ragazzi si presentano a loro volta, quello al mio fianco si definisce Mr Madden.
    Pseudonimo curioso, molto simile al mio, chissà che storia si porta dietro quest'uomo, così eccentrico e così enigmatico.
    L'altro ragazzo invece si presenta come Hierik The Eight, un ragazzo apparentemente molto giovane, dai lineamenti facciali quasi perfetti, quasi a sembrare una bellissima bambola di porcellana.
    Così come per Bios, anche lui ostruisce la mia vista, eppure in questo caso è possibile notare dei colori, seppur sfumati.
    Di sicuro non è un mutante, dev'essere qualcosa di più elaborato...
    Le sue movenze e il suo modo di parlare richiamano parecchio l'aristocrazia, il che mi fa già suscitare una leggere simpatia per quella "persona", rispondendo al suo leggero inchino con un inchino da parte mia, allargando le braccia.
    Sembra che qui io sia capitata tra gente piuttosto singolare, eccentrica, di classe.
    Solo quella ragazzina stona un po', immagino basterà abituarsi alla sua presenza, del resto sembra una che sa quel che fa e che conosce molte cose.
    Nel mentre il vecchio si ritira nella sua stanza, io faccio fatica ad immaginare come riusciremo a dormire in quella stanzetta.

    E quindi? Niente coperte? Non ci credo.
    Dico per poi cominciare a muovermi per la stanza, setacciando eventuali cassetti o armadi, alla ricerca di un minimo di comodità durante la notte.
    Il nostro eremita non dev'essere abituato ad avere ospiti, è parecchio evidente.
    Alla fine, vicino all'entrata, riesco a trovare, all'interno dell'armadio, qualche coperta parecchio calda e soffice.
    Sì!!!
    Esclamo estasiata dal mio ritrovamento, tirando fuori una coperta, tutta ancora disordinata, tenendola per il momento ancora sulle braccia.
    Successivamente, mi rivolgo ad entrambi i ragazzi.

    Allora, baldi giovani, da dov'è che venite esattamente?
    Dico con curiosità, con ancora la faccia rivolta verso l'armadio delle coperte.

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    Nome: Soledad Ciaran | Sesso: F | Età: 24 | Provenienza: Daevan | Razza: Umano | Int;Des;Cos;For |




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    [N° di cariche utilizzate = N° di carte utilizzate]

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    Soledad fa roteare davanti a se un glifo magico composto da 5 carte che genera un raggio laser magico perforante davanti a sé, con un raggio d'azione pari a 10m.
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    Alla presentazione del ragazzo non posso trattenere una risata.
    "Un Sir, una Lady e un Mr, allora immagino che dovremmo chiamarti Madmoiselle!" esclamai rivolto verso la ragazzina facendole l'occhiolino. Qual'era il suo nome?
    Tra lei e Lady Cyan non sembrava scorrere buon sangue, non che mi interessasse, ma in caso di scontro avrei dovuto decidere da che parte stare suppongo. Chissà che avrebbe fatto Sir Hierik in quel caso.
    Mi avvicinai a lui e con un sorriso allungai la mano verso la sua zuppa.
    "Permetti? Ho ancora un po' fame, e nessuno vuole essere svegliato dai borbottii del mio stomaco in piena notte suppongo.." ridacchiai mentre sorseggiavo anche la sua porzione.
    Faceva davvero schifo.
    Nel frattempo Cyan trovò delle coperte, mentre la ragazzina si interessava al nostro bel Sir. Aveva delle domande sui suoi stocchi, che a dirla tutta io trovavo antiquati e poco efficaci. Non amavo quel tipo di armi, fatte per infilzare le cose..richiedevano una precisione eccessiva, dovevi colpire il punto giusto per avere la meglio in combattimento, e quello non era decisamente il mio stile. Con il mio martello era decisamente più semplice, colpivo quello che colpivo e nove volte su dieci lo rompevo, fine della storia. Massimo rendimento con il minimo sforzo! Ma in quel momento mi resi conto che per viaggiare con due armi simili doveva essere convinto delle proprie capacità, probabilmente era un abile combattente. Interessante.
    Mi avvicinai alla ragazza per aiutarla, presi due coperte dall'armadio e le poggiai sul tavolo mentre mi guardavo intorno. Spostando il tavolo contro il muro e mettendovi sopra le sedie ci saremmo tutti potuti sdraiare in terra, anche se non sembrava il posto più comodo del mondo. Non che non avessi dormito in posti ben peggiori.
    Tornai all'armadio per vedere se c'erano altre coperte, ne presi altre due e le poggiai sul tavolo vicino alle altre.
    "Allora, baldi giovani, da dov'è che venite esattamente?" chiese Cyan con quello che sembrava sincero interesse.
    "Esattamente non saprei, viaggio così tanto che non provengo da un posto preciso. Diciamo che sono un coinquilino del vento! ..con permesso.." dissi rivolto verso la piccola mutante e il Sir, mentre gli facevo cenno di allontanarsi dal tavolo, e iniziavo a spingerlo contro una parete. Presi le coperte e le porsi al ragazzo.
    "Tienile un secondo, grazie." e iniziai a spostare anche le sedie.
    "Bene, ora c'è spazio per tutti!" dissi indicando con un gesto della mano il pavimento libero.

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    Nome: Mr.Madden | Sesso: M | Età: 25 | Provenienza: Mugtjat | Razza: Umano | For;Int;Des;Cos |




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    Spatium Temporis: 「3/3 cariche」
    Il suo cilindro diventa una porta spazio dimensionale grazie alle rune magiche incise al suo interno. Puo' ad esempio infilarvi un braccio per afferrare qualcosa lontano da lui, o addirittura entrare nel cilindro per ricomparire nelle vicinanze (in questo caso il cilindro si ripiega su sè stesso per seguire il proprietario e ricomparire con lui).
    Questa abilità ha una portata limitata, non puo' creare varchi più lontani di 20 metri da sè stesso.

    Tarda Fluxum: 「3/3 cariche」
    Puo' far comparire una runa sul terreno di circa un metro di diametro, come se fosse stata incisa a fuoco. Chiunque vi passi sopra subisce gli effetti della distorsione temporale, rallentando sensibilmente i propri movimenti e la propria percezione dello spazio per tutto il tempo che resta sulla runa, e qualche momento dopo averla oltrepassata.

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    Conserva il martello nel cappello, è l'unico oggetto che puo' essere riposto al suo interno.
    I piccoli coltelli da lancio sono nascosti nei guanti.
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  13. Aerith˜
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    Il vecchio ci disse tutto e niente, ma non mi creava nessun disturbo o emozione. Ero lì in esplorazione, non temevo le poche informazioni, le avrei reperite io e le avrei documentate nel mio archivio interno.
    Solo una parola richiamò la mia attenzione Maledizione in un primo momento non ne ricordavo il significato, fissai un punto a caso della stanza e inizia a scorrere nelle informazioni apprese. L'atto e le parole con cui si maledice, con cui cioè s’invoca su individui, gruppi, città, ecc. la condanna e la punizione della divinità (o degli antenati). Quindi qualcuno stava tenendo sotto controllo quella città? Chi? In che modo? Per quale motivo ero ancora perso nella mia analisi quando la ragazzina, Bios, mi si avvicinò chiedendomi informazioni.
    Ebbene si, sono stocchi le dissi estraendone uno e mostrandoglielo meglio.
    Per un primo momento ignorai la sua domanda sul dove venissi.
    L.C. invece iniziò a girare per la stanza fin quando da un armadio vecchio e alto estrasse delle coperte.
    Coperte.. le vorranno usare per dormire. Non ne ho mai toccata una, interessante pensai e il ragazzo di nome Madden seguì Cyan prendendone altre e porgendomele.
    Avevo rifoderato lo stocco e presi in mano le coperte mentre Madden creava spazio.
    Dormono distesi pensai facendo un rapido check dell'informazioni riguardanti l abitudini notturne.
    Sono morbide pensai tastando la coperta.
    Anche Lady Cyan chiese da dove provenissimo, utilizzando un strano termine Baldi giovani feci un rapida ricerca Animoso, ardito, che ha e dimostra sicurezza di sé. Un complimento? pensai.
    Intanto il ragazzo rispose in modo vago, non dando una vera e propria città.
    La ringrazio del complimento my lady dissi inchinandomi leggermente poichè avevo le coperte tra le braccia, Per il momento non dichiarerò la mia provenienza dissi portandomi una mano al "cuore" cioè dove quelle persone lo avevano, dimostrando un segno di scuse.
    Poi sistemai le coperte per terra ma rimasi in piedi.


    KIHUZ1H
    Nome: Hierik the Eight| Sesso: M | Età: 5(20) | Provenienza: Chomer Chayul'i | Razza: Androide generazione 6 | Int; Cos; Des; For; |
    Abilità:
    Analisi accurata: 「4/4 cariche」
    Un androide è in grado di scansionare qualunque forma di vita e di esaminarne il profilo genetico, in maniera tale da avere delle informazioni dettagliate del suo status fisico e psicologico.

    Stocco elettrico: 「3/3 cariche」
    Comunicando con il suo circuito primario indirizza una scarica elettrica verso le mani, senza indossare i guanti entrano in contatto con l’elsa dello stocco rendendolo elettrico per un tempo limitato.

    Equipaggiamento:
    2 stocchi
    Mani rinforzate
    Boccetta di olio nero

    Note Giocatore:
    E' un androide della 6 generazione, caratterizzato dall'inserimento delle emozioni. Le prova in modo limitato ed è curioso nel comprenderle.
    Cerca qualcuno con cui parlare di discorsi interessanti. Ama la nobiltà e si atteggia da nobile.




     
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    Mr Madden risponde al volo alla mia domanda, nel mentre prende l'iniziativa di darmi una mano con le coperte.
    Un coinquilino del vento? Mmm interessante.
    è un modo curioso di definirsi, perfino io fatico a definirmi tale nonostante passi la maggior parte del mio tempo in viaggio.
    Non posso definirmi appieno una viaggiatrice, l'unico momento in cui riesco a sentirmi davvero a casa è quando sono insieme a Luna.
    Mi viene sempre una tale nostalgia quando mi focalizzo su di lei, non è il momento per dare spazio a sentimentalismi del genere.
    Alla risposta di Madden mi limito ad annuire per fargli semplicemente capire che l'ho ascoltato.
    Poco dopo, lo stesso Madden si occupa di far abbastanza spazio all'interno della stanza, spostando eventuali tavoli e sedie, in modo tale da rendere la stanza abbastanza spaziosa per tutti e quattro.
    Devo riconoscere la buona volontà del caro mister nel dare una mano al resto del gruppo, al che sento il dovere di ringraziarlo.

    Grazie mille, Mister.
    Ottimo lavoro.

    Dico accennando un piccolo sorriso, dandogli una pacca sulla spalla.
    Non perdo tempo, stendendo a terra la coperta che mi sono presa, con gran soddisfazione.
    Mi siedo così su di essa, sentendo finalmente un minimo di confort davvero rilassante.
    Nel frattempo, arriva a sua volta la risposta dal ragazzo bambola, una risposta davvero inusuale e curiosa, che mi fa stranamente sentire lusingata.

    C-Complimento?...Oh, di nulla caro...per favore, chiamami solo Cyan.
    Dico leggermente imbarazzata, è la prima volta che qualcuno si riferisce a me con "my lady"...sentirmi definita in questo modo mi mette abbastanza a disagio, nonostante mi faccia piacere, sembra quasi mi abbia preso seriamente per una nobile.
    Il fatto che decida di non precisare la sua provenienza lo rende ancor di più una persona misteriosa e criptica, anche troppo, per i miei gusti.



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    Nome: Soledad Ciaran | Sesso: F | Età: 24 | Provenienza: Daevan | Razza: Umano | Int;Des;Cos;For |




    Abilità:
    Carte Magnetiche: 「3/3 cariche」
    Soledad infonde in una o più carte una speciale aura arcana di colore blu intenso, tale carta/e viene piazzata sul terreno permettendo a Soledad di teletrasportarsi nel punto esatto dove si trova la carta in qualunque momento, potendo però teletrasportarsi una volta sola per carta.
    [N° di cariche utilizzate = N° di carte utilizzate]

    Laser Arcano: 「2/2 cariche」
    Soledad fa roteare davanti a se un glifo magico composto da 5 carte che genera un raggio laser magico perforante davanti a sé, con un raggio d'azione pari a 10m.
    [N° carte richieste per l'attivazione = 5 carte]

    Equipaggiamento:
    - Carte da lancio arcane (40/40)
    Note Giocatore:
    Ha uno sguardo penetrante ed intenso, inoltre spesso tiene in mano una delle carte del suo mazzo, per puro sfizio.
    La Letture dell'Anima le consente di riconoscere il vero carattere delle persone.




     
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    "Uno senza casa e l'altro non voleva dirla. Il primo forse non vole dire da dove vien. Comprensibile da parte di entrambi. Cyan invece?"
    Si chiese fissando Madden e Cyan mentre frugavano qua e la in cerca di qualcosa per usare per dormire. "Madmoche?" pensò nel mentre fissava lo stocco mostratole da Hierik. Non era abituata a tutti quei 'Sir, Mr, Lady e Madmoiselle'. A Mugtjtat non si usavano o almeno non venivano usati nel suo 'mondo'.
    Sono come delle spade, come la mia katana, fuse con delle lance. Interessante, dev'essere davvero interessante usarle. Sarebbero tutt'altra cosa rispetto una katana che si basa su fendenti immagino.
    Disse a Hierik ignorando Cyan e Madden per il momento, "a quel Madden, mi avvicinerò soltanto quando sarà da solo, come adesso il tipo qui. Di Cyan invece... vediamo."
    Cercò di pensare a cosa dire a Hierik ma non le venne in mente niente, non era molto brava a parlare in certe situazioni e quindi decise di passare al prossimo bersaglio.
    Cyan, tu invece? mi pare tu non abbia mai accennato la tua provenienza o sbaglio?
    "Viene da Dagmatem? mentirà? chi lo sa." Posò la ciotola in cucina vicino alla ciotola di Madden, poi si avvicinò alle coperte trovate da Cyan e ne raccolse una. Tornò vicino la parete dove era appoggiata e tenendo la coperta sulle spalle si sedette a terra con la schiena appoggiata sempre al muro avvolgendosi nella coperta.
    "Città portuale... com'è che si chiamava? non ricordo più. Sono curiosa."


    73ceaec173
    Nome: Bios | Sesso: F | Età: 4 (16) | Provenienza: Mugtjat | Razza: Mutante | Int;Des;For;Cos |




    Abilità:
    Toksichnost: 「2/2 cariche」
    Ingerendo una speciale pillola rossa il sangue di Bios diventa estremamente tossico se respirato o ingerito e oltretutto in questo stato se entra in contatto con l'aria inizia a trasformarsi in gas letale. Più la ferita è grande più "sangue gassoso" fuoriesce, creando una vera e propria nube di gas velenoso intorno a Bios.
    Vid: 「3/3 cariche」
    Delle speciali pastiglie bianche aumentano la percezione dell'ambiente circostante a Bios, scientificamente parlando il cervello di Bios diventa un super calcolatore che riesce a prevedere qualsiasi movimento circostante a lei di qualche secondo.
    Teplokrovnyy: 「2/2 cariche」
    Ingerendo una pillola azzurra il sangue della ragazza diventa estremamente infiammabile, tanto infiammabile che se una scintilla dovesse entrare in contatto con il sangue in circolazione nel corpo di Bios non si avrebbe un effetto tanto diverso di un Zeppelin che prende fuoco.

    Equipaggiamento:
    - Katana
    - Maschera Anti-Gas
    - Bisturi 3/3
    - Taser
    - Bende Mediche
    - Marsupio
    - 3 Contenitori di Pastiglie
    - Grossa Siringa
    - Kit Medico
    - Sfera trasmittente di Xotiko
    - Matita

    Note Giocatore:
    Bios appare come una ragazza di 16 anni senza particolari stranezze. Ha spesso un'espressione arrogante.
    Bios è in grado di perdere e più o meno rigenerarsi ( dipende dal danno ) parti del corpo come braccia o gambe, perfino la testa. Ha un' alta resistenza al dolore.


     
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145 replies since 24/3/2016, 13:39   1485 views
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