Come una Volpe...

[9 Dicembre 2E5]

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    Ehm....Uuuuh....
    E' già passato un giorno dalla nostra partenza, la mia e quella di Sill, un giorno di pensiero e di totale silenzio.
    Stasia non sembra aver preso molto bene l'allontanamento di Anne e la sua decisione di viaggiare per conto suo, ripensandoci anchio faccio fatica a dare una giustificazione a quel comportamento.
    Io, fra tutti, sono una frana a dare un giudizio...sono come un pesce fuor d'acqua, come un anatroccolo tra maestosi cigni, come un cucciolo abbandonato a se stesso...non posso pretendere di riuscire a immedesimarmi nella decisione di Anne.
    Tuttavia, lo sguardo deluso e sconsolato di Sill, la sua voce sconvolta di fronte a quella situazione, mi comunicano abbastanza chiaramente che c'è stato un comportamento inaspettato da parte di Anne.
    è da tutto ieri che sento uno strano bisogno di dover dire qualcosa a Sill, qualsiasi cosa, per distrarla da questi pensieri ma...non sono riuscita ancora a dire nulla, ho lasciato il silenzio in sottofondo, il silenzio della mia voce, il silenzio della voce di Sill, il silenzio dei suoi passi.

    Oggi, per adesso, stessa solfa...
    Siamo in pieno pomeriggio, direzione est, verso il colossale bosco mutante, in questa direzione dovrebbe trovarsi la città dove vive Sara...Tereldan, se non ricordo male.
    La strada è terribilmente lunga, a piedi ci vorranno un sacco di giorni, nella migliore delle ipotesi, e poi ho ancora i brividi se penso che bisogna attraversare quel bosco.

    Sono stanca...
    Sussurro esausta, rallentando il passo.
    è patetico che la prima frase che mi passa per la testa sia un lamento.
    Effettivamente, però, è da molto che camminiamo e un po' di riposo farebbe bene sia a me che a Stasia.


    Nome: Funetsumi | Sesso: F | Età: 18 | Provenienza: Chinerea | Razza: Umano | Des;For;Cos;Int |




    Abilità:
    Servitore Metabolico: 「3/3 cariche」
    Il sangue ingerito entra in circolo nelle vene, fondendosi a pieno con quello del servitore potenziando le sue prestazioni fisiche, una sorta di stato berserker.
    Imustenuf -RISVEGLIO-: 「1/1 cariche」
    Quando Imustenuf riposa nel subconscio di Funetsumi e sente il richiamo della battaglia, essa può inconsciamente fuoriuscire dalla ombra del corpo in una forma demoniaca che persino Imustenuf stessa fatica a controllare.
    Tale aspetto rispecchia l'incompletezza di Imustenuf come entità fisica, la quale desidera fortemente diventare un corpo a se stante.
    Il risveglio della forma demoniaca comporta una forte agonia psicologica da parte di Funetsumi, la quale non può compiere alcun movimento finchè l'entità demoniaca rimane in battaglia e qualora la ragazza subisca un danno fisico, pure il demone ne risente.

    Equipaggiamento:
    - Doppie lame Zorlin
    - Coltelli da lancio (10/10)
    - Sacchettini di resina marcia (3/3)

    Note Giocatore:
    Ovviamente, gli altri giocatori non sanno che Funetsumi è affetta da una sorta di possessione demoniaca a meno che non sia lei a dirlo esplicitamente, per cui agli occhi degli altri essa ha semplicemente un disturbo di personalità multipla (solo i maghi di Dagmatem possono saperlo, loro possono percepire l'entità demoniaca)

     
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    Ormai è passato un giorno da quando siamo partite da Ova, normalmente per arrivare al bosco ci voleva circa metà giornata ma metti l'aver preso una strada più lunga, metti l'aver mantenuto un andamento abbastanza lento, ci stavamo mettendo il doppio. Come biasimarci, noi eravamo ancora mezze sconvolte dalla Signorina e Funetsumi, "è sempre così persa, tra le sue. Deve averne passate tante come noi", pensammo.
    "Cosa sarà andata a fare veramente a Lithoscaelia? Beh, come ha detto, vuole fare qualcosa di sua iniziativa, fare qualcosa di importante da sola. Davvero? Probabilmente sì. E noi? E noi aiuteremo Funetsumi come Isaak aiutò noi ovviamente. Giusto."
    Sorridemmo a Funetsumi, sembrava come al solito un po' persa, durante tutto il viaggio non parlammo molto.
    Questa lunga camminata ci ha rasserenate un po', rispettiamo la scelta della signorina Heilgard e... come hai detto tu, siamo un po' stanche anche noi.
    Tirammo fuori un paio di coltelli da lancio e li facemmo vedere a Funetsumi.
    Siamo arrivate al bosco, prima di accendere un fuoco e fare una bella dormita consiglieremmo di andare a caccia. Dovremmo mangiare e riposare prima di avventurarci in quel posto, accelerando un po'il passo dovremmo arrivare alle Rovine in poco più di 24 ore.


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    Nome: Stasia Irrel Lamponn Lernada(Sill) | Sesso: F | Età: 20 | Provenienza: Haraja - Tribù Ylaipi Nylaipin | Razza: Doppel | Des;Int;Cos;For




    Abilità:
    Zerobel: 「Passiva」
    Grazie all'esperienza di Irrel e Stasia, Sill inconsciamente non produce alcun suono nel fare le sue azioni.

    Alldart: 「4/4 cariche」
    Sfruttando i suoi poteri mentali Sill può trasformare in un'arma da lancio qualsiasi oggetto che sia della grandezza di un coltello e abbastanza piatto per essere trasformato in lama. Per esempio può lanciare una foglia e farla conficcare su un albero con questo potere.

    Equipaggiamento:
    Coltelli da Lancio 8/8
    Note Giocatore:
    Sill è una doppel e in quanto tale è come se avesse una doppia personalità. Si riferisce a se stessa al plurale.




     
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    Sill si volta verso di me con un leggero sorriso stampato in viso, condividendo la stanchezza che ho cominciato a provare io.
    è bello sentirla parlare, dopo tutto quel silenzio, con un tono di voce rasserenato, probabilmente sta ancora pensando a cosa sia passato per la testa alla sua amica pur avendolo accettato.
    Annuisco alle sue parole muovendo il capo su e giù un paio di volte, velocemente, sollevata anchio nel vederla già un po' più solare, subito prima di vederla estrarre qualche coltello mostrandoli a me, enunciando la sua volontà di voler cacciare qualcosa prima di poterci accampare.
    Ha ragione, dopotutto...già ieri siamo riuscite ad arrangiarci con qualche frutto trovato lungo il percorso, ma un bel pasto di carne ci serve se vogliamo attraversare quel bosco maledetto.
    Annuisco di nuovo, con un'espressione fiera in volto, sebbene comunque provata dal lungo viaggio a piedi, pronta a far vedere a Sill che so cavarmela come cacciatrice, ignara se la fauna presente nel bosco di Chinerea sia più o meno la stessa che circola in generale per il continente.
    Però ho cacciato un orso una volta, insieme a Bios, quindi penso di essere in grado di gestire un po' di tutto.
    Peccato che non ci siano alberi nei dintorni, bensì una pianura che si estende fino al bosco, con qualche sprazzo di erba alta, luoghi perfetti come nascondigli per le prede più piccole.

    Come...come ti muovi di solito per cacciare?
    Domando a Sill posizionandomi alle sue spalle, del resto è lei quella più indicata a muoversi per prima, grazie al suo dono del passo silenzioso.
    Continuo a desiderare ardentemente la sua abilità nel movimento.



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    "Funetsumi sembra stare meglio, vero? sì, sembra stare meglio. Dovremmo cacciare, come da piccole. Nostalgia, sento tanta nostalgia, come staranno i nostri genitori e la gente del villaggio? ci sarà ancora gente nel villaggio? Non caccio animali da tanto tempo..."
    Cercando di stare il più possibili in silenzio e nascoste individuiamo prima una preda, dopo di che in base a cosa troviamo escogiteremo un piano adeguato. Qui dovrebbero esserci diversi animaletti piccoli dalle dimensioni di un coniglio pensiamo. Avviciniamoci all'erba alta e cerchiamo di procedere contro vento.
    Così ci avvicinammo all'erba alta e noi leccateci l'indice lo sollevammo in alto, per sentire meglio la direzione del vento e procedere contro vento come pianificato.
    Quatte quatte ci muovemmo inginocchiate tra l'erba in cerca di qualcosa, facendo strada noi che siamo silenziose creammo un passaggio tra l'erba per Funetsumi, così che lei non facesse rumore scostando più erba del dovuto davanti a lei.
    Senza dire nulla attirammo l'attenzione di Funetsumi, e con un gesto indicammo un jackalope, "per noi dovrebbe bastare, su spiedo sarebbe perfetto."
    Sussurrando: Noi cercheremo di aggirarlo, non dovrebbe notarci se stiamo attente, tu prendi questi e stai ferma qui. Quando ti faccio il segnale prova a tirarglieli, se lo colpisci bene se no scapperà nella direzione in cui mi trovo io e lo farò fuori con un paio di fili d'erba.
    E così cercando di stare il più nascoste possibili e cercando di stare attente al vento arrivammo nella posizione adatta, strappammo un paio di fili d'erba e alzando il braccio senza farci vedere dal jackalope demmo il segnale a Funetsumi.


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    Annuisco una terza volta alle parole di Sill, ascoltandola come se mi stesse insegnando qualcosa di vitale importanza.
    Stasia è pronta per cercare qualche preda, ancora una volta rimango sbalordita dal silenzio dei suoi movimenti, perfino in mezzo all'erba riesce a muoversi in modo velato agevolando a me il passaggio, sempre nel silenzio più totale.
    Alla fine, Sill mi fa cenno di aver individuato qualcosa tra la vegetazione, piego leggermente la testa a destra per poter vedere a mia volta e davanti a noi vedo una piccola lepre con delle corna molto simili a quelle di un cervo, una combinazione abbastanza peculiare, non credo di aver mai visto un'animale simile, è probabile che sia una mutazione dovuta al cataclisma... non lo so, mi sento così strana a fare dei ragionamenti simili sapendo di essere una mocciosa ignorante fuori dalla sua campana di vetro.
    Stasia si volta verso di me, sussurrandomi ciò che ha intenzione di fare per catturare quella creatura.
    Mi presta due dei suoi coltelli da lancio e comincia ad aggirare il leprotto con passo felpato, strappando qualche ciuffo d'erba lungo il tragitto.
    Ricordo bene ciò che mi fece vedere qualche giorno fa...quando lanciò una semplice foglia e la fece conficcare sulla corteccia di un albero, è probabile che qui abbia intenzione di fare la stessa cosa con quei ciuffi d'erba.
    Questa ragazza è straordinaria, non riesco a non sentirmi distante anni luce da lei...
    Una volta che Sil raggiunge la sua posizione e mi fa cenno di colpire, mi preparo a lanciare entrambi i coltelli che mi ha prestato.
    Cerco di riabituarmi al peso dei coltelli, prendo la mira, trattengo il respiro e lancio al meglio delle mie capacità, mirando al fianco della creatura rivolto verso di me, imprimendo tutta la forza che riesco ad imprimere nel lancio.



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    Successe tutto nel giro di pochi secondi, Funetsumi lanciò entrambi i coltelli per avere più probabilità di successo, la scelta si dimostrò efficace.
    Il primo coltello si conficcò alle spalle dell'animale il quale cercò subito di correre in avanti ma venne fermato dal secondo coltello lanciato dalla ragazza, lo colpì ad una coscia.
    Appena il coltello colpì il suo bersaglio ci muovemmo come delle macchine, fulminee. Con un silenzioso scatto mi avvicina al jackalope e gli girai il collo per finirlo.
    Presi entrambi i coltelli e li feci sparire dalla nostra vista, "poi li puliremo, sì."
    Afferrai l'animale morto per una delle corna ramose e mi alzai facendo vedere la preda appena catturata a Funetsumi.
    Complimenti, hai catturato la nostra cena!
    Ci avvicinammo ad un piccolo ruscello molto vicino al bosco, sia noi che Funetsumi non avevamo una borraccia per l'acqua, o almeno osservando la ragazza ci sembrò che non se la portasse.
    Il ruscello ci sarà comodo qui vicino, potremmo usarlo per dissetarci o pulire gli strumenti. Se non ti dispiace io preparerò il jackalope per essere cucinato e tu intanto potresti accendere un falò, ne sei in grado?
    Le chiedemmo. Tagliammo quindi la pelle del roditore con il coltello già sporco di sangue e glie la togliemmo tutta. Lo aprimmo e lo svuotammo delle sue interiora, infine, dopo aver trovato e scorticato un bel ramo lo preparammo per essere sistemato sopra la fiamma.
    "Abbiamo cucinato così tante volte per la famiglia Gwendeline, ormai sistemare questi animaletti è diventato quasi automatico. Chissà quando cucineremo ancora per Anne, o per Isaak..."
    Il jackalope è pronto per essere cucinato!ne hai mai mangiato uno?


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    Nome: Stasia Irrel Lamponn Lernada(Sill) | Sesso: F | Età: 20 | Provenienza: Haraja - Tribù Ylaipi Nylaipin | Razza: Doppel | Des;Int;Cos;For




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    Entrambi i miei lanci vanno a segno, la carne di quella piccola preda viene ferita in maniera piuttosto grave, senza però ucciderla.
    L'onore dell'uccisione va a Sill che con uno scatto fulmineo agguanta il collo del leprotto, rompendolo con un movimento repentino di entrambe le mani, ponendo fine alle agonie di quella creatura in un istante.
    Sulle mie labbra si forma un leggero sorriso di sollievo, in un certo senso quella piccola creatura non ha avuto quasi nemmeno in tempo di sentire il dolore causato dai coltelli.
    Sill prende l'animale per le corna, mostrandomelo e facendomi i complimenti per la cattura.
    Arrossisco leggermente a quel piccolo elogio, sentendomi fiera nel vedere Stasia soddisfatta da come ho colpito la preda.
    Immediatamente, la mia compagna si avvicina ad un ruscello lì vicino, sviscerando l'animale e sciacquando il resto dei suoi strumenti, peccato...avrei voluto preparare io l'animale, ormai è una sorta di mio rituale personale rivolgere delle ultime parole di conforto alle prede, chiedendo perdono e ringraziandole per il nutrimento...in un certo senso, serve anche per dare conforto a me, per non sentire la mia coscienza sporca, ma ormai ho cacciato per molto tempo...cose del genere servono a chi tremano le mani quando si tiene in mano un'arma, a chi non sopporta la vista di un cadavere inerme, a chi non è abituato ad uccidere...è da un po' che non ho più bisogno di queste cose.
    Nel mentre Sill si occupa della creatura, io devo occuparmi del fuoco per la notte e per la cucina, non sono abituata ad accendere fuochi ma non dovrebbe essere una cosa così difficile, basterà strofinare qualche legnetto...
    Mi ci vogliono diversi tentativi per riuscire ad accendere un bel fuocherello, ma alla fine riesco nel mio compito, nonostante la fatica nel portarlo a termine.
    è la prima volta però che rimango tanto affascinata nel guardare una fiamma...è davvero un elemento così ipnotico.
    Ad interrompere la mia attenzione è Sill, che avvicina l'animale al fuoco, pronto ad essere messo sul fuoco.

    Mh... in realtà, è la prima volta che vedo una lepre con le corna.
    Rispondo un po' impacciata alla domanda di Sill, rimanendo accovacciata davanti al fuoco, osservando l'animale che comincia a cuocersi a dovere.
    Con l'acquolina in bocca e lo stomaco che borbotta, prendo l'iniziativa di prendermi una coscia del leprotto pronto per essere mangiato.
    è ancora piuttosto bollente, ma non riesco a resistere dal dare un assaggio e dal cominciare a mangiare.
    Comincio a rosicchiare la carne della coscia, ancora calda e bollente, impedendomi di riuscire a chiudere pienamente la bocca, intanto da cominciare a soffiare con il boccone già in bocca, cercando di raffreddarlo un po'.

    Aaahh...fcotta, fcotta...!
    Borbotto a bocca piena, cominciando a mordere la carne e ad assaporarla.
    è deliziosa e sorprendentemente tenera, quasi da sciogliersi in bocca, uno dei pasti migliori tra quelli che sono riuscita a cacciare.

    Buoniffimo!
    Esclamo con ancora parte del boccone in bocca, ad occhi spalancati.

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    Fuoco acceso dalla brava Funetsumi iniziammo ad arrostire l'animale, "sembra così presa con il fuoco" pensammo facendoci scappare un sorriso, eravamo contente di vedere Funetsumi un po' più su di morale, fece scaldare un po' anche il nostro animo.

    Hai detto se non mi pare di venire dall'est di Seyfert? non mi sorprende più di tanto che tu non abbia mai visto un jackalope allora. Diciamo che prima del Cataclisma abbiamo vissuto oltre le montagne che tu probabilmente vedevi da lì, nemmeno in quel posto abbiamo mai visto un jackalope. Conoscemmo l'animale solo quando ci trasferimmo a Dagmatem, dev'essere una specie di questa zona solamente presumiamo.

    Il pasto era davvero buono e sostanzioso, non risparmiammo a Funetsumi qualche risata vedendola così impacciata a mangiare la carne della lepre. Non sappiamo... avvertiamo come una sensazione di già visto, o quasi. Ci sentiamo come se fossimo la signorina Anne e che Funetsumi sia noi.
    "E' solo una sensazione. Sì, lo è. La nostra storia dev'essere sicuramente molto diversa dalla sua."
    Finito di mangiare cercammo di riposare un po' per recuperare le forze e riprendere il viaggio, quindi ci stendemmo a terra vicino al fuoco... e dormimmo per diverso tempo.
    Hwaa...
    Facemmo un piccolo sbadiglio mettendoci una mano davanti la bocca svegliandoci.
    Toccammo il braccio di Funetsumi per svegliarla, ormai era tempo di ripartire.

    Funetsumi?

    Spegnemmo il fuoco con un po' di terra e recuperati i coltelli che avevamo lasciato ad asciugare al sole ci rimettemmo in marcia.
    "Era qui che inizialmente quando c'era Anne non voleva avvicinarsi? Sì, ne aveva paura. Chi sa il perché."
    Ci addentrammo nella fitta boscaglia, era tutto così strano. Non siamo mai state lì, non avevamo mai visto che tipo di fauna e flora ci fosse oltre le montagne, conoscevamo al massimo Dagmatem e basta. Era la prima volta dopo tanto tempo che ci trovavamo in un nuovo posto, senza contare l'ultima avventura ad Ova.
    Passare in mezzo a tutte quelle piante non era affatto facile, tirammo fuori un coltello e cercammo di farci strada lì dove era più difficile; cercammo anche però di tagliere meno piante possibili, essendo che erano molto variegate tra loro non potevamo capire quali fossero velenose e quali no, non volevamo che ci schizzassero addosso il veleno.
    "Qui potrebbero esserci chi sa quali bestie pronte ad attaccarci... fortunatamente siamo invisibili dal punto di vista sonoro. Funetsumi no però. Il bosco stesso però è silenzioso di suo, pur essendo così intricato. Voleva dire che perfino gli animali evitavano questa macchia verde?"
    Non ci piaceva il bosco ma non potevamo farci niente, dovevamo attraversarlo se volevamo arrivare in fretta alle Rovine di Tereldan.
    Dopo circa un paio di ore arrivammo ad uno spiazzo più aperto, guardammo Funetsumi rimanendo per un po' immobili, eravamo anche molto sudate e stanche. Non era uno scherzo muoversi tra tutte quelle piante, per fortuna ora la strada sembrava un po' più gentile.

    Tutto bene Funetsumi? riprendiamo un attimo fiato, tra quelle piante fa veramente caldo e tutta quest'umidità non aiuta.


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    Grazie all'esperienza di Irrel e Stasia, Sill inconsciamente non produce alcun suono nel fare le sue azioni.

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    Sfruttando i suoi poteri mentali Sill può trasformare in un'arma da lancio qualsiasi oggetto che sia della grandezza di un coltello e abbastanza piatto per essere trasformato in lama. Per esempio può lanciare una foglia e farla conficcare su un albero con questo potere.

    Equipaggiamento:
    Coltelli da Lancio 8/8
    Note Giocatore:
    Sill è una doppel e in quanto tale è come se avesse una doppia personalità. Si riferisce a se stessa al plurale.




     
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    Sill si mette a ridere nel vedermi mangiare la lepre, al che rispondo prima con uno sguardo sorpreso e poi con un sorriso imbarazzato.
    Ormai mi sto abituando alle risate degli altri in conseguenti alle mie azioni, comincia ad essere qualcosa di gratificante per me vedere la gente intorno a me felice, anche se forse non è proprio felicità quella che provano guardandomi.
    Finita la mia parte di cena, Sill mi spiega che la bestiola che abbiamo cacciato probabilmente appartiene solo alla fauna delle zone intorno Dagmatem e mi racconta anche che ha vissuto per molto tempo oltre delle montagne.
    Montagne? da Chinerea facevo molta fatica a vedere oltre i confini del villaggio quindi non so proprio di cosa stia parlando, al che comincio a cercare queste fantomatiche montagne di cui parla e alla fine... eccole lì.
    è la prima volta che faccio caso a quelle imponenti strutture naturali da quando sono uscita da Chinerea.
    Sono maestose, gigantesche, chissà cosa c'è aldilà di quella barriera, chissà quanto siano effettivamente enormi una volta che si arriva ai loro piedi, chissà se oltre quelle montagne c'è qualcuno come me... Che non sappia nemmeno se ci sia qualcosa oltre le mura nelle quali è segregato.
    Sento come il bisogno di dover avere delle risposte a tutte queste domande... come se avessi scoperto la meta che tanto speravo di trovare.
    Una volta terminata la sua cena, Sill non perde tempo e decide di appisolarsi subito vicino al fuoco, io invece rimango ferma, a fissare quelle montagne ancora per qualche minuto.
    Per il momento, è meglio continuare verso la città oltre il bosco, ci penserò su meglio una volta arrivata.
    Ora però, sarà meglio riposare.
    Mi distendo vicino al fuoco ma dalla parte opposta a quella di Sill e chiudo gli occhi.


    Il mattino seguente, Sill è la prima a svegliarsi, nel mentre io sono ancora nel mondo dei sogni, ronfando leggermente.
    Il lieve tocco di Stasia al mio braccio però basta a farmi aprire gli occhi e a farmi sbadigliare a bocca spalancata.

    B-Buongiorno...
    Rispondo in maniera ancora molto assonnata, avvicinandomi al ruscello vicino a noi per darmi una sciacquata al viso.
    Riprendiamo il viaggio piuttosto in fretta, varcando la soglia del bosco in pochi minuti.
    Sono ancora estremamente titubante ad entrare nel bosco, quell'esperienza che provai diversi giorni fa è ancora ben impressa nella mia testa, riesco quasi ancora a sentire il mio corpo immobile che brucia incessantemente.
    Con le gambe tremolanti, mi faccio strada insieme a Sill tra la vegetazione del bosco, con molta fatica, facendo attenzione a cosa non conviene toccare.
    Questa zona del bosco è decisamente più inospitale di quella che ho esplorato insieme a Bios, Sara e Aedelwen, non ci sono sentieri di sorta ma solo una fitta vegetazione umida che quasi non lascia nemmeno passare il sole del mattino.
    Sembra di essere a casa.
    Dopo due orette di camminata, io e Sill decidiamo di prenderci una piccola pausa.

    è faticoso muoversi qui...mi ricorda i boschi di casa.
    Rispondo alle preoccupazioni di Sill, con le gambe che ancora lasciavano trasparire il mio disagio nell'essere in questo posto.
    All'improvviso, aguzzando per un istante le orecchie, mi pare di sentire un lieve suono in quel silenzio penetrante.
    Un sibilo, leggero ma distinguibile... faccio cenno con una mano a Sill di rimanere immobile, nel mentre aguzzo sia udito che vista.
    alla nostra sinistra, sopra il ramo di un albero ricoperto di muschi, si poteva distinguere una creatura lucertiforme, alta almeno un metro e mezzo, di colore verde con qualche tratto di colore rosso sotto la testa, sdraiata a pancia in giù in una posizione abbastanza rilassata, tuttavia il suo sguardo era già vispamente puntato verso di noi.
    La parte che più saltava all'occhio di quella creatura era la sua coda, perfettamente identica ad una enorme foglia, probabilmente era una enorme foglia, come se l'adattamento in questa foresta le avesse permesso di sviluppare una coda fogliforme.
    Passa qualche secondo e la creatura decide di scendere giù dall'albero, lasciandosi tuttavia cadere quasi a peso morto, provocando un tonfo quasi comico.
    A contatto con la vegetazione sottostante, quella lucertola gigante risulta essere a malapena visibile, inoltre una volta rimessasi a quattro zampe si volta dalla parte opposta alla nostra, alzando la coda la quale riesce a coprire interamente il corpo, a discapito della testa che sporge, in modo tale da tenerci sott'occhio.
    Ora il suo sibilo sembra quasi più rumoroso di prima, e il suo sguardo fisso mette quasi i brividi, non credo ci lascerà scappare.
    Dubbiosa sul da farsi, lancio un'occhiata a Sill, nel mentre il minaccioso sibilo della creatura si fa sempre più intenso.



    Nome: Funetsumi | Sesso: F | Età: 18 | Provenienza: Chinerea | Razza: Umano | Des;For;Cos;Int |




    Abilità:
    Servitore Metabolico: 「3/3 cariche」
    Il sangue ingerito entra in circolo nelle vene, fondendosi a pieno con quello del servitore potenziando le sue prestazioni fisiche, una sorta di stato berserker.
    Imustenuf -RISVEGLIO-: 「1/1 cariche」
    Quando Imustenuf riposa nel subconscio di Funetsumi e sente il richiamo della battaglia, essa può inconsciamente fuoriuscire dalla ombra del corpo in una forma demoniaca che persino Imustenuf stessa fatica a controllare.
    Tale aspetto rispecchia l'incompletezza di Imustenuf come entità fisica, la quale desidera fortemente diventare un corpo a se stante.
    Il risveglio della forma demoniaca comporta una forte agonia psicologica da parte di Funetsumi, la quale non può compiere alcun movimento finchè l'entità demoniaca rimane in battaglia e qualora la ragazza subisca un danno fisico, pure il demone ne risente.

    Equipaggiamento:
    - Doppie lame Zorlin
    - Coltelli da lancio (10/10)
    - Sacchettini di resina marcia (3/3)

    Note Giocatore:
    Ovviamente, gli altri giocatori non sanno che Funetsumi è affetta da una sorta di possessione demoniaca a meno che non sia lei a dirlo esplicitamente, per cui agli occhi degli altri essa ha semplicemente un disturbo di personalità multipla (solo i maghi di Dagmatem possono saperlo, loro possono percepire l'entità demoniaca)

     
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    Sill ci ferma e ci indica in alto su un albero, "e quello?! non sembra aggressivo però..." ed invece scese facendo un tonfo a terra.
    "Sta alzando la coda. Probabilmente abbiamo invaso il suo territorio."
    Impugnammo subito due coltelli con la mano destra, e cercammo di muoverci lentamente verso sinistra per nasconderci alla vista della lucertola con l'aiuto della sua enorme coda. Ora ci trovavamo nel suo punto cieco probabilmente.
    Guardammo Funetsumi cercando di comunicarle con gli occhi, volevamo che capisse che avremmo combattuto. "Da piccole abbiamo cacciato molti animali di grossa taglia ma mai rettili. Però riuscivamo a capire quando una creatura non ci avrebbe lasciate andare facilmente, sentivamo la sua ostilità e la sua determinazione a difendere il suo territorio."

    Un avversario degno di essere combattuto.

    Dicemmo a bassa voce non distogliendo lo sguardo da quella gigantesca coda che lo parava. Decidemmo di provare a vedere quanto era resistente la sua coda e quindi continuando a tenere in mano entrambi i coltelli ne lanciammo solo uno con la stessa mano in direzione della coda. "Come risponderà?"


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    Nome: Stasia Irrel Lamponn Lernada(Sill) | Sesso: F | Età: 20 | Provenienza: Haraja - Tribù Ylaipi Nylaipin | Razza: Doppel | Des;Int;Cos;For




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    Il rettile ci osserva imperscrutabilmente, nel mentre Sill mi lancia un'occhiata di determinazione, credo proprio che dovremo vedercela con questa grossa lucertola.
    Sill non perde troppo tempo, lanciando un coltello direttamente verso la coda della belva, la quale non ha ancora mosso un muscolo e continua a rimanere immobile anche nel momento in cui il coltello le colpisce la coda in pieno.
    Tuttavia, il risultato che otteniamo è il coltello che colpisce il bersaglio rimbalzando leggermente su di esso per poi cadere a terra, come se avesse colpito un materiale flessibile, probabilmente se colpita con qualcosa di più pesante si potrebbe lacerare .
    Appurato questo particolare, ora la creatura ci fissa con un'espressione quasi sogghignante, come se pensasse di averci in pugno.
    Per prima cosa, la creatura colpisce violentemente il terreno con la coda, buttandola a terra scoprendo il proprio corpo, generando una notevole folata di vento nella nostra direzione per poi girarsi verso la nostra direzione.
    Istintivamente, faccio uno scatto rapido alla mia sinistra, scansandomi dalla traiettoria di quella folata di vento.

    Sill, tutto bene???
    Urlo in direzione della mia compagnia, catturando nel frattempo l'attenzione della lucertola.
    Prima ancora di farle fare qualcosa, prendo in mano entrambi i miei pugnali portandola alle mie spalle e correndo il più velocemente possibile, considerando anche il terreno accidentato, in direzione della lucertola. La mia intenzione è quella di eseguire due fendenti caricati dal basso verso l'alto, non simultanei ma consecutivi, in modo tale da poter infierire su un punto solo da colpire.
    Devo cercare di essere aggressiva, in modo tale da permettere a Sill di attaccare in tutta libertà.


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    "Rimbalzano, come pensavamo. Sì, sarebbe stato ottimo poterle tranciare via la coda che usa come arma. Non importa, ci inventeremo qualcos'altro."
    Il coltello rimbalzando volò vicino alla lucertola e poco dopo questa abbassò violentemente la coda a terra, generando un forte tonfo e una forte folata di vento e polvere. Allargammo le gamme per avere più stabilità sul terreno e con il braccio sinistrò ci parammo il volto. Non appena riprendemmo a guardare la lucertola notammo Funetsumi davanti a noi, in carica contro la bestia.
    "E' il momento di agire. L'albero!"
    Mentre il rettile era distratto dalla ragazza noi velocemente ma in silenzio ci avvicinammo all'albero da dove era sceso, cercammo di non notarci e agilmente salimmo sul ramo dove era poggiato.
    "Ora!"
    Appena Funetsumi finì di colpirlo saltammo giù cercando di cadergli in groppa, tenemmo un pugnale in mano, l'avremmo colpito al collo proprio dietro la testa senza che nemmeno se ne accorga.


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    La mia furia mette rapidamente in guardia la lucertola, la quale riesce a difendere il proprio corpo da entrambe le mie lame utilizzando ancora una volta la coda, coprendo la parte laterale del proprio corpo.
    Colpendo la sua coda con dei fendenti consecutivi, riesco a provocarle un lieve taglio, senza però vederle in volto delle espressioni di dolore o simili, come se la coda fosse una enorme placca di cartilagine o una parte del corpo completamente slegata al resto.
    intanto, la lucertola non sembra nemmeno troppo interessata a cercare Sill con lo sguardo, fissandomi intensamente, pronta probabilmente a colpirmi in pieno con la sua coda, la quale immagino avrebbe fatto parecchio male.
    Prima però che riesca a farlo, riesco ad intravedere la figura di Sill cadere con forza giù dal ramo dal quale era caduta la creatura, conficcando uno dei suoi pugnali al collo della lucertola, completamente ignara fino a quel momento della presenza di Sill.
    è stata abile come suo solito, nascondendo la sua presenza fino al momento dell'attacco.
    Il coltello di Sill riesce a conficcarsi nella pelle della lucertola, la quale spalanca la bocca in segno di dolore, senza però penetrare tanto affondo nella carne, incontrando un resistente strato di pelle e grasso che provoca una ferita non troppo profonda e leggermente sanguinante.
    Ciononostante, sembra che questa creatura sia estremamente sensibile al dolore, tanto da cominciare a muovere il corpo in modo frenetico per scrollarsi Sill di dosso.
    Dopo diversi secondo di colluttazione, la lucertola cessa di muoversi, mettendo la coda alzata dietro di se, facendola lampeggiare per qualche istante.
    In quel momento, ho capito che l'abbiamo fatto particolarmente arrabbiare.

    ALLONTANATI!!
    Urlo istintivamente in direzione di Sill, nel mentre la creatura comincia a scuotere velocemente la coda, rilasciando delle spore soporifere che circondano in breve tempo la zona attorno al suo corpo, senza però espandersi più di tanto.
    Da parte mia, però, prima di allontanarmi, decisi di conficcare uno dei miei pugnali alle spalle della creatura, ora che non può utilizzare la coda, in modo da lasciarle impressa la sensazione di dolore.


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    "Preso!"
    Conficchiamo la lama nel suo collo ma non entra in profondità, la lucertola urla dal dolore, non sembra abituata a sentirlo o è molto sensibile, probabilmente è la seconda cosa.
    Decidemmo di forzare il coltello nella sua carne ma si dimostrò molto resistente ed oltre tutto non avemmo molto tempo per provare. Iniziò a muoversi furiosamente cercando di scrollarci via ma noi con tutto il braccio sinistro ci aggrappammo al suo lungo collo, tenendo stretto anche il coltello.
    Cercammo di non cadere però ad un certo punto l'animale si fermò e Funetsumi ci gridò di allontanarci; voltammo lo sguardo verso la sua coda.
    "Brilla, la sta scuotendo velocemente. Spore!"
    Lasciammo il coltello che tenevamo nella mano destra e ci coprimmo bocca e naso, lasciammo la presa dal rettile finendo ad un metro di distanza da lui per terra, rotolammo subito per cercare di allontanarci il più possibile fino ad avvicinarci ad un cespuglio.

    Funetsumi, ci nasconderemo nella vegetazione! continueremo ad attaccarlo a sorpresa!

    Cercammo di far capire alla ragazza prima di entrare nel cespuglio ed iniziare a girare intorno al rettile rimanendo tra le verdi foglie.
    Lo stare nella vegetazione fitta ci aiutava anche ad evitare quel strano gas che stava emanando dalla coda, oltretutto potevamo tirargli diversi pugnali da lì, con quelli che avevamo noi e in più tutte quelle foglie potevano diventare armi letali nelle nostra mani.
    "Appena sarà distratto da Funetsumi agiremo di nuovo."


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    Il mio pugnale penetra piuttosto bene nella pelle della lucertola, costringendolo ad ulteriori urla di dolore.
    Nonostante nessuno dei nostri colpi riesca a penetrare decentemente nella carne, stiamo avendo decisamente successo in questo scontro.
    Il gas soporifero comincia ad espandersi nella zona intorno a lui, io cerco di tenere bocca e naso tappati utilizzando la mia giacca nel mentre comincio ad indietreggiare rapidamente.
    Il gas dovrebbe diradarsi tra pochi minuti, intanto Sill sembra essersi allontanata dalla creatura, rintanandosi nella vegetazione.
    Neppure io riesco più a percepirla nel momento in cui si abbassa tra l'erba e la creatura non fa neanche in tempo a vederla abbassarsi, impegnata a cercare di togliersi il mio pugnale di dosso, cercando di afferrarlo con la bocca.
    Quel momento è perfetto per corrergli incontro il più velocemente possibile, chiudendo la bocca e trattenendo il respiro, afferrando l'impugnatura della lama e sfruttando l'energia cinetica accumulata con lo slancio per affondare la lama più in profondità.
    A quel punto, la lucertola non riesce più nemmeno a tenere gli occhi aperti per il dolore, cominciando ad agitare la coda con frenesia, nella speranza di riuscire almeno a colpire qualcosa.
    Nell'estrarre il pugnale, una frustata da parte della sua coda non riesco ad evitarla, venendo scaraventata via con violenza, per lo meno mi sono ripresa il pugnale.
    Il taglio che sono riuscita ad infliggerle è arrivato in profondità, niente di che considerando gli sforzi per procuraglielo, ma per lo meno al momento è in balia del dolore.


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