Come una Volpe...

[9 Dicembre 2E5]

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  1. Pappo il Barbone
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    Sill si mette a ridere nel vedermi mangiare la lepre, al che rispondo prima con uno sguardo sorpreso e poi con un sorriso imbarazzato.
    Ormai mi sto abituando alle risate degli altri in conseguenti alle mie azioni, comincia ad essere qualcosa di gratificante per me vedere la gente intorno a me felice, anche se forse non è proprio felicità quella che provano guardandomi.
    Finita la mia parte di cena, Sill mi spiega che la bestiola che abbiamo cacciato probabilmente appartiene solo alla fauna delle zone intorno Dagmatem e mi racconta anche che ha vissuto per molto tempo oltre delle montagne.
    Montagne? da Chinerea facevo molta fatica a vedere oltre i confini del villaggio quindi non so proprio di cosa stia parlando, al che comincio a cercare queste fantomatiche montagne di cui parla e alla fine... eccole lì.
    è la prima volta che faccio caso a quelle imponenti strutture naturali da quando sono uscita da Chinerea.
    Sono maestose, gigantesche, chissà cosa c'è aldilà di quella barriera, chissà quanto siano effettivamente enormi una volta che si arriva ai loro piedi, chissà se oltre quelle montagne c'è qualcuno come me... Che non sappia nemmeno se ci sia qualcosa oltre le mura nelle quali è segregato.
    Sento come il bisogno di dover avere delle risposte a tutte queste domande... come se avessi scoperto la meta che tanto speravo di trovare.
    Una volta terminata la sua cena, Sill non perde tempo e decide di appisolarsi subito vicino al fuoco, io invece rimango ferma, a fissare quelle montagne ancora per qualche minuto.
    Per il momento, è meglio continuare verso la città oltre il bosco, ci penserò su meglio una volta arrivata.
    Ora però, sarà meglio riposare.
    Mi distendo vicino al fuoco ma dalla parte opposta a quella di Sill e chiudo gli occhi.


    Il mattino seguente, Sill è la prima a svegliarsi, nel mentre io sono ancora nel mondo dei sogni, ronfando leggermente.
    Il lieve tocco di Stasia al mio braccio però basta a farmi aprire gli occhi e a farmi sbadigliare a bocca spalancata.

    B-Buongiorno...
    Rispondo in maniera ancora molto assonnata, avvicinandomi al ruscello vicino a noi per darmi una sciacquata al viso.
    Riprendiamo il viaggio piuttosto in fretta, varcando la soglia del bosco in pochi minuti.
    Sono ancora estremamente titubante ad entrare nel bosco, quell'esperienza che provai diversi giorni fa è ancora ben impressa nella mia testa, riesco quasi ancora a sentire il mio corpo immobile che brucia incessantemente.
    Con le gambe tremolanti, mi faccio strada insieme a Sill tra la vegetazione del bosco, con molta fatica, facendo attenzione a cosa non conviene toccare.
    Questa zona del bosco è decisamente più inospitale di quella che ho esplorato insieme a Bios, Sara e Aedelwen, non ci sono sentieri di sorta ma solo una fitta vegetazione umida che quasi non lascia nemmeno passare il sole del mattino.
    Sembra di essere a casa.
    Dopo due orette di camminata, io e Sill decidiamo di prenderci una piccola pausa.

    è faticoso muoversi qui...mi ricorda i boschi di casa.
    Rispondo alle preoccupazioni di Sill, con le gambe che ancora lasciavano trasparire il mio disagio nell'essere in questo posto.
    All'improvviso, aguzzando per un istante le orecchie, mi pare di sentire un lieve suono in quel silenzio penetrante.
    Un sibilo, leggero ma distinguibile... faccio cenno con una mano a Sill di rimanere immobile, nel mentre aguzzo sia udito che vista.
    alla nostra sinistra, sopra il ramo di un albero ricoperto di muschi, si poteva distinguere una creatura lucertiforme, alta almeno un metro e mezzo, di colore verde con qualche tratto di colore rosso sotto la testa, sdraiata a pancia in giù in una posizione abbastanza rilassata, tuttavia il suo sguardo era già vispamente puntato verso di noi.
    La parte che più saltava all'occhio di quella creatura era la sua coda, perfettamente identica ad una enorme foglia, probabilmente era una enorme foglia, come se l'adattamento in questa foresta le avesse permesso di sviluppare una coda fogliforme.
    Passa qualche secondo e la creatura decide di scendere giù dall'albero, lasciandosi tuttavia cadere quasi a peso morto, provocando un tonfo quasi comico.
    A contatto con la vegetazione sottostante, quella lucertola gigante risulta essere a malapena visibile, inoltre una volta rimessasi a quattro zampe si volta dalla parte opposta alla nostra, alzando la coda la quale riesce a coprire interamente il corpo, a discapito della testa che sporge, in modo tale da tenerci sott'occhio.
    Ora il suo sibilo sembra quasi più rumoroso di prima, e il suo sguardo fisso mette quasi i brividi, non credo ci lascerà scappare.
    Dubbiosa sul da farsi, lancio un'occhiata a Sill, nel mentre il minaccioso sibilo della creatura si fa sempre più intenso.



    Nome: Funetsumi | Sesso: F | Età: 18 | Provenienza: Chinerea | Razza: Umano | Des;For;Cos;Int |




    Abilità:
    Servitore Metabolico: 「3/3 cariche」
    Il sangue ingerito entra in circolo nelle vene, fondendosi a pieno con quello del servitore potenziando le sue prestazioni fisiche, una sorta di stato berserker.
    Imustenuf -RISVEGLIO-: 「1/1 cariche」
    Quando Imustenuf riposa nel subconscio di Funetsumi e sente il richiamo della battaglia, essa può inconsciamente fuoriuscire dalla ombra del corpo in una forma demoniaca che persino Imustenuf stessa fatica a controllare.
    Tale aspetto rispecchia l'incompletezza di Imustenuf come entità fisica, la quale desidera fortemente diventare un corpo a se stante.
    Il risveglio della forma demoniaca comporta una forte agonia psicologica da parte di Funetsumi, la quale non può compiere alcun movimento finchè l'entità demoniaca rimane in battaglia e qualora la ragazza subisca un danno fisico, pure il demone ne risente.

    Equipaggiamento:
    - Doppie lame Zorlin
    - Coltelli da lancio (10/10)
    - Sacchettini di resina marcia (3/3)

    Note Giocatore:
    Ovviamente, gli altri giocatori non sanno che Funetsumi è affetta da una sorta di possessione demoniaca a meno che non sia lei a dirlo esplicitamente, per cui agli occhi degli altri essa ha semplicemente un disturbo di personalità multipla (solo i maghi di Dagmatem possono saperlo, loro possono percepire l'entità demoniaca)

     
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