Come una Volpe...

[9 Dicembre 2E5]

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    La ragazza riesce a ferire in modo considerevole il rettile tanto che in preda al dolore inizia a tirare colpi a caso senza guardare, "è fatta, brava".
    Sbalzata via da un colpo di coda non c'era tempo di controllare se stava bene, non distogliemmo nemmeno lo sguardo dal nemico, sarebbe stato un grave errore, potevamo perdere un occasione d'oro. Dovevamo agire per non sprecare quello che era riuscita ad ottenere. Trovandoci nella vegetazione che dava ad uno dei suoi lati uscimmo fuori facendoci largo tra le lunghe foglie e avvicinandoci velocemente alla creatura ed evitando i colpi della sua coda tirammo fuori un altro coltello e non appena fummo nel punto giusto cercammo di pugnalarlo alla testa passando da un punto non protetto, l'occhio.
    "Questo dovrebbe porre fine alla sua sofferenza."


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    Nome: Stasia Irrel Lamponn Lernada(Sill) | Sesso: F | Età: 20 | Provenienza: Haraja - Tribù Ylaipi Nylaipin | Razza: Doppel | Des;Int;Cos;For




    Abilità:
    Zerobel: 「Passiva」
    Grazie all'esperienza di Irrel e Stasia, Sill inconsciamente non produce alcun suono nel fare le sue azioni.

    Alldart: 「4/4 cariche」
    Sfruttando i suoi poteri mentali Sill può trasformare in un'arma da lancio qualsiasi oggetto che sia della grandezza di un coltello e abbastanza piatto per essere trasformato in lama. Per esempio può lanciare una foglia e farla conficcare su un albero con questo potere.

    Equipaggiamento:
    Coltelli da Lancio 6/8
    Note Giocatore:
    Sill è una doppel e in quanto tale è come se avesse una doppia personalità. Si riferisce a se stessa al plurale.




     
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    Finisco violentemente a terra a causa del colpo di coda della lucertola, rimanendo sdraiata per qualche minuto, ora però non resta che attendere il colpo di Sill, il quale arriva da uno dei lati della lucertola.
    La creatura si accorge giusto all'ultimo istante della presenza di Sill e d'istinto tenta di mordere la ragazza al petto, tuttavia l'esito di tale azione non impedisce al coltello di Sill di conficcarsi nell'occhio sinistro della creatura, lacerandolo in maniera rovinosa e portando la lucertola a dimenare la testa nevroticamente e a quasi ruggire a causa di quel dolore lancinante, intendo, reale, molto più reale di un taglio superficiale alla pelle.
    Dalla ferita comincia a defluire un significativo getto di sangue, in direzione di Sill e, di conseguenza, sul terreno intorno a lei.
    Nonostante il danno massiccio causato alla creatura, le intenzioni di Sill erano probabilmente quelle di oltrepassare di molto le vie ottiche, ma ciò che riesce ad ottenere e aver lievemente oltrepassato il nervo ottico, portando comunque ad una brutta perdita di sangue, che avrebbe portato la lucertola alla morte.
    Nel frattempo, all'improvviso sento come una sensazione di stanchezza, una sensazione che ormai riconosco a memoria.
    Quella sensazione di sonno che porta al Suo imminente risveglio...
    Gli occhi mi si chiudono automaticamente, chissà per quanto resteranno serrati stavolta... Mi dispiace, Sill.
    Con la creatura che riesce a malapena a tenersi in piedi e con un occhio lacerato in bella vista, il mio corpo si rialza, come se non avesse subito nessun colpo violento, avvicinandosi con passo lento e pesante alla lucertola.
    è strano... vedendo il mio corpo avvicinarsi, il respiro della lucertola sembra come accelerare tutto d'un colpo, come se all'improvviso provasse una tremenda sensazione di paura, sarà forse il Suo sguardo a farle quell'effetto, uno sguardo che potrebbe lasciar trapelare mille intenzioni e nessuna di queste positiva.

    Mh... cos'abbiamo qui? Una creatura che non ho mai visto... e quella ferita... sembra molto grave.
    Dice Imustenuf, chinandosi verso il volto dell'animale, guardando per qualche istante quella ferita sull'occhio... e poi...
    L'indice ed il pollice, premuti violentemente su quella ferita, i quali piano piano cominciano ad affondare in essa, provocando un rumore simile ad una spugna pregna di acqua che viene strizzata con forza, con la creatura la quale di fronte a quella tortura comincia a muovere gli arti in modo spasmodico ed incontrollabile.

    Uuuuh che diavolo c'è qui? è molle? E' una sensazione disturbante... Mi piace!
    Esclama stupita e divertita, continuando a massaggiare con le dita l'interno dell'occhio, fino ad allargare il più possibile le dita, facendole aderire alle pareti gelatinose del bulbo, per poi estrarle rapidamente, trascinando con se una piccola parte del bulbo oculare, il quale in quello stato maciullato ormai non sembra altro che un grumo di sangue gelatinoso.
    Gli occhi sono così fragili...
    Sussurra Imustenuf, ammirando con sguardo compiaciuto la poltiglia che ora tiene in mano.

    Nome: Funetsumi | Sesso: F | Età: 18 | Provenienza: Chinerea | Razza: Umano | Des;For;Cos;Int |




    Abilità:
    Servitore Metabolico: 「3/3 cariche」
    Il sangue ingerito entra in circolo nelle vene, fondendosi a pieno con quello del servitore potenziando le sue prestazioni fisiche, una sorta di stato berserker.
    Imustenuf -RISVEGLIO-: 「1/1 cariche」
    Quando Imustenuf riposa nel subconscio di Funetsumi e sente il richiamo della battaglia, essa può inconsciamente fuoriuscire dalla ombra del corpo in una forma demoniaca che persino Imustenuf stessa fatica a controllare.
    Tale aspetto rispecchia l'incompletezza di Imustenuf come entità fisica, la quale desidera fortemente diventare un corpo a se stante.
    Il risveglio della forma demoniaca comporta una forte agonia psicologica da parte di Funetsumi, la quale non può compiere alcun movimento finchè l'entità demoniaca rimane in battaglia e qualora la ragazza subisca un danno fisico, pure il demone ne risente.

    Equipaggiamento:
    - Doppie lame Zorlin
    - Coltelli da lancio (10/10)
    - Sacchettini di resina marcia (3/3)

    Note Giocatore:
    Ovviamente, gli altri giocatori non sanno che Funetsumi è affetta da una sorta di possessione demoniaca a meno che non sia lei a dirlo esplicitamente, per cui agli occhi degli altri essa ha semplicemente un disturbo di personalità multipla (solo i maghi di Dagmatem possono saperlo, loro possono percepire l'entità demoniaca)

     
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    Riusciamo a colpirlo all'occhio ma non tanto in profondità quanto avremmo voluto, dovevamo evitare il morso nella nostra direzione. Riuscimmo ad evitare di essere morse circa, ci strappò con il morso una parte del vestito sul fianco mostrando la pelle nuda.
    Il rettile si dimenò e il sangue della ferita era così tanto che ci imbrattò il volto e i vestiti, era un macello.
    "Una giornata senza la famiglia Gwendeline e abbiamo già rovinato l'uniforme. Siamo proprio un disastro. Ci potremmo cambiare a Tereldan."

    Stai bene Funetsumi?

    Le chiedemmo notando che si stava alzando... come non fosse successo niente? probabilmente avevamo sopravalutato la botta che aveva preso. "E' diversa, sì. Sta succedendo qualcosa di strano. Stiamo in guardia."
    Funetsumi fece una cosa orribile al rettile il quale si accasciò a terra in preda al dolore, ormai sarebbe morto in quello stato... non avremmo voluto che finisse così, avremmo voluto ucciderlo velocemente.
    "Senti la sua voce? Sì, è... diversa. Che sia come noi? Una... doppel? sì, ci chiamavano così al tempo quindi immagino di sì. Però mi sembra diversa da noi... ?... Sì, sembra che abbia cambiato personalità. Sì, hai ragione, sembra solo cambiata."
    Imbrattate quasi completamente di sangue stringemmo il coltello da lancio avvicinandoci a Funetsumi.

    Funetsumi? chiedemmo con voce seria cercando di non mostrare timore.


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    Nel mentre la creatura esala faticosamente il suo ultimo respiro, La voce di Sill interrompe la concentrazione di Imustenuf, la quale nemmeno si era accorta della presenza della ragazza.
    Volta lentamente lo sguardo verso di lei, dapprima leggermente infastidita, detesta essere interrotta quando concentrata in qualcosa, tuttavia rimane quasi affascinata da quella ragazza quasi completamente imbrattata di sangue.
    Ora che sembra aver trovato una nuova fonte d'interesse, volta totalmente il capo in direzione di Sill, facendo passare la lingua lungo la mano con la quale tiene l'occhio grumoso della lucertola, pulendola dal sangue e al contempo ingerendo l'occhio.
    Una cosa macabra, malata... ma che a Imustenuf dava come una scarica di piacere della quale non poteva fare a meno.

    Mh? Come? No, io sono molto meglio di Funy...
    Dice Imustenuf, fissando Sill con uno sguardo penetrante, come solo lei sa fare utilizzando i miei lineamenti facciali, sorridendo compiaciuta.
    Sembra già divertirsi un mondo in compagnia di Sill.

    Ti sarai di sicuro annoiata a morte in sua compagnia...credimi, ti capisco.
    Prosegue a parlare cominciando a muoversi piano piano, non togliendo lo sguardo dagli occhi di Sill, guardandola quasi come se volesse sedurla.
    Distoglie lo sguardo solo per qualche istante, soffermandosi sul coltello che Sill tiene saldamente in mano.

    Oh, e quello? Credi forse che voglia farti del male? Mhmhmh...no, non potrei mai.
    Dice sogghignando tra sé e sé, arrivando infine davanti a Sill, potendola così osservare con più attenzione.
    Sarebbe interessante vedere la sua reazione ai passi silenziosi di Sill.
    Apparentemente, Imustenuf non sembra affatto intenzionata ad attaccare Sill, o meglio non ancora, anzi sembra genuinamente interessata a lei, non capisco per quale motivo però... che la stia trovando un soggetto pericoloso? Che stia solo giocando come il suo solito? O forse che si stia lasciando trascinare da una qualche forma di attrazione fisica? Non riesco e non riuscirò mai a capire cosa passa per la testa ad Imustenuf... So però per certo che non potrà mai avere intenzioni positive, questo è poco ma sicuro.

    ...Le amiche di Funy sono anche mie amiche.
    Termina la sua parlantina, allungando una mano in direzione della guancia di Sill, come a volergliela accarezzare dolcemente.

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    "Si sta avvicinando. Sta per dire qualcosa... sembra che non si sia accorta subito della nostra presenza."
    Stringiamo ancora più strettamente il pugnale quando ci disse che 'era meglio di Funy' mantenendo comunque il braccio disteso lungo il fianco.
    Notammo che si stava avvicinando verso di noi, non sapevamo esattamente cosa fare... quel sguardo era per certi versi molto simile a quello di Stasia quando cercava di ipnotizzare la preda ma dall'altra parte era anche molto diverso, quello di Stasia era calmo e da certi verso vuoto mentre quello che avevamo adesso davanti a noi sembrava divertito ed avvertivamo una sensazione leggermente macabra.
    "Pericolo, dobbiamo allontanarci e metterci in un punto di sicurezza." Pensammo non appena ci disse che la compagnia di Funetsumi doveva essere noiosa.

    "Il suo sguardo. Sì, l'ha spostato sul pugnale per un secondo. Ci sta valutando come noi stiamo facendo con lei."
    Non appena fu abbastanza vicino a noi il nostro istinto di sopravvivenza ci stava intimando di allontanarci, ma noi non potevamo farlo subito; non conoscevamo la sua pericolosità ed era meglio tenerle testa e dimostrare di non avere paura, di essere sicure della nostra forza. Quindi non appena allungò la sua mano verso il nostro volto noi senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi arretrammo la testa all'indietro e continuando a guardarlo facemmo un balzo all'indietro e con qualche veloce passo non dandole le spalle finimmo nel verde delle foglie senza fare alcun rumore. Talmente silenziose da potersi chiedere se veramente siamo state viste o se è stato uno scherzo della mente. Passarono diversi secondi da quando ci eravamo tuffate nella vegetazione, stavamo girando attorno a quella persona mantenendoci nel verde e quando fummo nella parte del suo lato sinistro parlammo.

    Presentati.

    Dicemmo solo questo per subito dopo continuare ad andarle in cerchio per non farle capire dove eravamo. Ci mantenemmo a debita distanza anche da non farle vedere spostamenti di foglie, dovevamo essere invisibili.


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    Come la mano di Imustenuf comincia ad avvicinarsi alla guancia di Sill, essa allontana istintivamente il volto e fa un lungo passo indietro, celandosi all'istante nell'erba, mostrando così ad Imustenuf con quale grazia e silenzio essa è in grado di celarsi tra frasche del bosco.
    Di primo impatto, Imustenuf rimane sorpresa nel notare il silenzio tombale emesso da Stasia nel nascondersi tra l'erba.

    Ooooh... Pazzesco, i fili d'erba non si sono nemmeno mossi, ma come ci riesci!?
    Esclama il demone con stupore, esagerando un po' con l'espressività, ma comunque la sua reazione è abbastanza genuina.
    "Mh, notevole davvero, se è effettivamente in grado di mascherare così ogni suo movimento potrei trovarmi abbastanza in difficoltà ad affrontarla in un territorio simile...come dovrei reagire? La stuzzico un po'? Mi faccio vedere innocua? No, non c'è divertimento ad agire così prudentemente...giochiamo un po', voglio esaminarla sul campo, una come lei potrebbe rendere Funetsumi ancora più letale, ed io ovviamente non farei altro che guadagnarci.
    Questa donna non mi ucciderà, l'avrebbe sicuramente già fatto...non mi sento per niente in pericolo."
    I pensieri di Imustenuf vengono interrotti dalla voce di Stasia, che le chiede di presentarsi.
    Eh? Chiamami come ti pare, chiamami Funetsumi! Che te ne frega del mio nome? Piuttosto... Perché stai così lontana da me? Faccio davvero così paura? Ahahahah!
    Risponde terminando con una risata compiaciuta, come se l'idea che potesse essere davvero spaventata la renda incredibilmente soddisfatta.
    "Chissà se si starà muovendo... la sua voce proveniva da sinistra, forse è rimasta in quel punto... Ah, non resisto, voglio giocare con questa tizia!"
    Senti... ti va di giocare un po' con me? A dire il vero più che una domanda è quasi un ordine... Che ne dici di nascondino? Anzi no, giochiamo a "Ce l'hai", mi sa che non c'è gusto a giocare con te a nascondino!
    Esclama di nuovo Imustenuf, colpendosi il palmo della mano con l'altra mano a pugno, come se avesse avuto un'intuizione geniale.
    La prima di noi due che riesce a procurare un taglio sul volto dell'altra, anche solo superficiale, vince... Se vinci tu, me ne vado! Torno a dormire e andrò a svegliare Funetsumi! Però mi dovrai concedere una piccola promessa... mentre se vinco io...
    S'interrompe a fine discorso, sfoderando entrambe le lame, impugnandole però dalla parte della lama, facendo entrare in contatto tra di loro le due estremità metalliche dei manici, le quali si serrano rumorosamente come se attratte l'una dall'altra, trasformando così i doppi pugnali che io sono solita usare in una spada a doppia lama, quella che invece Imustenuf preferisce usare ma che fino ad ora non è mai riuscita a darlo a vedere.
    ...Beh, se vinco io, diciamo che non faresti neanche in tempo ad accorgertene.
    Termina la frase lasciata in sospeso, fissando davanti a sé con uno sguardo che lascia trasparire con molta chiarezza l'istinto omicida che pervade quella creatura.
    VIA!
    Urla con foga Imustenuf, piegandosi rapidamente in posizione a quattro zampe, dandosi così abbastanza slancio da fare un salto abbastanza alto da raggiungere il ramo più grande e robusto dell'albero sul quale riposava la lucertola, rimanendo con lo sguardo fisso a terra.
    da quella altezza, almeno avrebbe avuto una visione maggiore della zona.

    "Su, andiamo, fai la tua mossa..."

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    "Ma cosa sta farneticando?"
    Osservammo l'oscura Funetsumi da dietro le foglie continuando a muoverci intorno nella vegetazione, lo osservammo e basta senza dire niente perché ci sentivamo nel pieno del combattimento. Non usavamo parlare durante gli scontri, era inutile se non controproducente per il nostro modo di combattere per ovvi motivi.
    Stava parlando di divertirsi, concetto per noi completamente sconosciuto in questo ambito; noi lottiamo ed uccidiamo per una questione di utilità, che può essere una commissione, difenderci o per cacciare... non era previsto il divertimento, anzi, siamo state addestrate ad uccidere a sangue freddo non provando niente.
    "Ha unito le lame. Una sorta di spada. Combatterà corpo a corpo, cerchiamo di starle lontano sfruttando l'ambiente circostante."
    Appena scattò sul ramo dell'albero capimmo due cose; primo che era estremamente forte e che quindi sarebbe stata una pessima idea affrontarla come probabilmente voleva lei. Seconda cosa... è furba, se rimarrà li in cima dovremmo fare molta più attenzione.
    "Stasia, useremo tutto quello che hai imparato nella caccia; seguire la preda tra gli alberi è sempre stata una tua specialità. Rimanendo in basso saremmo in balia di lei, della sua vista se proveremo a lanciarle un pugnale. Esatto, dobbiamo stare al suo stesso livello se non più in alto."
    Fortunatamente per noi il bosco era molto fitto, sia in basso che in alto. Gli alberi erano alti e in larghezza si espandevano molto, tanto che si era quasi sempre in penombra.
    A spalle contro il tronco di un albero, protetti dalla vista dell'oscura Funetsumi raccogliemmo una pietra, la mirammo bene perché volevamo che si difendesse... e la lanciammo verso il suo volto scattando subito in verticale salendo su uno dei rami. Eravamo protette dalle fronde degli alberi e probabilmente ci cercherà in basso e per questo ci spostammo da ramo in ramo da albero in albero... in circolo alla destra di Funetsumi.
    "Abbiamo con noi 6 coltelli. Useremo l'abilità solo per sorprendere, alla fine."
    Aspettammo nascoste di vedere la sua reazione, per capire quando sarebbe stato il momento migliore per lanciare un silenzioso coltello.


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    Nonostante Imustenuf non riesca a sentirla, anche Stasia ha deciso di salire di quota, giustamente rimanendo sulla terraferma sarebbe stata una preda molto più facile per Imustenuf.
    Il demone si sarebbe aspettato una risposta simile, non pensa di certo di avere a che fare con una stupida, anzi... Non ha alcun motivo di sottovalutare Sill nemmeno per un istante, del resto è giusto quel che basta alla ragazza cacciatrice per, potenzialmente, porre fine allo scontro.
    In quel momento, il fischio di una pietra lanciata con velocità rompe il silenzio sacro della caccia.
    Imustenuf se ne accorge piuttosto facilmente, ciò che la stupisce, tuttavia, è il fatto che la pietra prorvenga dalla terraferma, quindi Sill non si è ancora spostata, o forse l'ha fatto nel momento in cui ha lanciato la pietra.

    "Cos'è, un diversivo? Vuoi distrarmi mentre cerchi di passare inosservata a terra?"
    Imustenuf prende al volo la pietra, distogliendo solo per un istante lo sguardo dalla posizione nella quale la pietra è stata lanciata.
    Stasia, così facendo, si guadagna un'opportunità per arrivare sugli alberi, cosa che Imustenuf sospetta ma della quale non può avere certezza.

    "E ora? Sei anche tu sugli alberi? Certo che ci sei anche tu, giù sulla terraferma non potresti muovere un muscolo senza che io me ne accorga..."
    Stasia è davvero molto brava a mascherare i suoni, quel silenzio tombale sta mettendo a dura prova le capacità percettive del demone, al quale basterebbe anche solo un taglio, una piccola perdita di sangue per poter attivare il suo olfatto, uno dei sensi che più la sfruttare meglio di me.
    Sarebbe in grado di percepire l'odore del sangue anche a centinaia di metri, purtroppo il sangue del quale è ricoperta Stasia è ormai troppo seccato, sarebbe inutile cercare di percepirlo.
    Nella situazione attuale, Imustenuf può fare ben poco se non cercare di proteggere quantomeno il viso, così decide di agire nella maniera che più le avrebbe permesso di avere un punto di partenza sulla posizione di Sill.

    "Va bene, allora... Finchè riesco a nascondere il viso, non ho problemi a farmi colpire altre parti del corpo...avanti, sono tutta tua, per ora."
    Imustenuf, così come me, sa muoversi con estrema leggiadria e abilità sulle chiome degli alberi, decide così di celare buonissima parte del suo corpo aggrappandosi alla folta chioma dell'albero sul quale essa si trova, facendosi strada tra le foglie ed i rami, appiattendosi il più possibile al suo interno con il petto rivolto verso il basso, sfruttando 3 dei suoi arti per fare d'appoggio, tenendo un braccio davanti al viso, rendendolo la parte del corpo meno visibile di tutte.
    L'obbiettivo di Imustenuf è quello di subire un colpo da parte di Stasia, a meno che la tattica del nascondersi nella chioma dell'albero non le renda la cosa troppo complessa, in questo modo riuscirebbe a capire più o meno la posizione di Stasia in base al punto in cui subisce il colpo.
    La soglia del dolore di Imustenuf è particolarmente alta, un coltello conficcato lungo il costato non riuscirebbe ad impensierirla più di tanto, in un primo momento.



    Nome: Funetsumi | Sesso: F | Età: 18 | Provenienza: Chinerea | Razza: Umano | Des;For;Cos;Int |




    Abilità:
    Servitore Metabolico: 「3/3 cariche」
    Il sangue ingerito entra in circolo nelle vene, fondendosi a pieno con quello del servitore potenziando le sue prestazioni fisiche, una sorta di stato berserker.
    Imustenuf -RISVEGLIO-: 「1/1 cariche」
    Quando Imustenuf riposa nel subconscio di Funetsumi e sente il richiamo della battaglia, essa può inconsciamente fuoriuscire dalla ombra del corpo in una forma demoniaca che persino Imustenuf stessa fatica a controllare.
    Tale aspetto rispecchia l'incompletezza di Imustenuf come entità fisica, la quale desidera fortemente diventare un corpo a se stante.
    Il risveglio della forma demoniaca comporta una forte agonia psicologica da parte di Funetsumi, la quale non può compiere alcun movimento finchè l'entità demoniaca rimane in battaglia e qualora la ragazza subisca un danno fisico, pure il demone ne risente.

    Equipaggiamento:
    - Doppie lame Zorlin
    - Coltelli da lancio (10/10)
    - Sacchettini di resina marcia (3/3)

    Note Giocatore:
    Ovviamente, gli altri giocatori non sanno che Funetsumi è affetta da una sorta di possessione demoniaca a meno che non sia lei a dirlo esplicitamente, per cui agli occhi degli altri essa ha semplicemente un disturbo di personalità multipla (solo i maghi di Dagmatem possono saperlo, loro possono percepire l'entità demoniaca)

     
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    "Sembra che abbia fermato la pietra. Sì, sembra che non ci abbia individuati e dal suo sguardo pare anche insicura se ci troviamo a terra o alla sua altezza."
    Quella Funetsumi sembrava veramente arguta, non avevamo fatto nessun tipo di rumore e abbiamo fatto molta attenzione a non farci notare e per non farle capire che eravamo salite, ma probabilmente il fatto stesso di aver lanciato una pietra ci ha tradite. Avrà pensato probabilmente che il motivo per lanciare una pietra sarebbe quella per distrarla ed arrivare in un punto comodo a noi, e ovviamente avrà pensato che siamo salite... però non avendone prova sta osservando anche il territorio sottostante.
    "Ha il 50% di attenzione sulla terra e l'altro 50% alla sua altezza. Anzi, forse ha il 60% di attenzione per terra, fosse un nemico normale comunque avrebbe paura che la sua deduzione sia sbagliata. Il modo in cui si è nascosto sul posto mi fa intuire questa cosa."
    Ci trovavamo dalla parte del lato destro di Funetsumi, ben nascoste tra le fronde degli alberi ed anche dal tronco stesso dell'albero su cui ci trovavamo. Potevamo muoverci soltanto sferrando un attacco o viceversa; era diventata una battaglia strategica, ci stavamo cacciando a vicenda.
    "Il punto migliore da cui lanciare ora sarebbe da ancora più in alto visto che è attenta sull'altezza bassa e media. Ma non possiamo muoverci, rischiamo di farci notare e non per il rumore che ovviamente non produciamo, ne tanto meno dalla sua vista diretta su di noi visto che siamo molto ben nascoste. Se è una brava cacciatrice potrebbe notare le foglie cadere a causa dei nostri movimenti. "
    Lanciammo il pugnale mirando dove doveva trovarsi il suo fianco destro ed iniziando subito a salire lo stesso albero e non appena fummo di qualche metro più in alto approfittando del poco tempo in cui avremmo dovuto essere al sicuro passammo ad un paio di alberi successivi continuando a girare intorno a Funetsumi; ora eravamo quasi alle sue spalle.


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    Nome: Stasia Irrel Lamponn Lernada(Sill) | Sesso: F | Età: 20 | Provenienza: Haraja - Tribù Ylaipi Nylaipin | Razza: Doppel | Des;Int;Cos;For




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    Zerobel: 「Passiva」
    Grazie all'esperienza di Irrel e Stasia, Sill inconsciamente non produce alcun suono nel fare le sue azioni.

    Alldart: 「4/4 cariche」
    Sfruttando i suoi poteri mentali Sill può trasformare in un'arma da lancio qualsiasi oggetto che sia della grandezza di un coltello e abbastanza piatto per essere trasformato in lama. Per esempio può lanciare una foglia e farla conficcare su un albero con questo potere.

    Equipaggiamento:
    Coltelli da Lancio 5/8
    Note Giocatore:
    Sill è una doppel e in quanto tale è come se avesse una doppia personalità. Si riferisce a se stessa al plurale.





     
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    Il modo in cui si sta comportando Imustenuf è piuttosto atipico...di solito è molto più aggressiva, invece qui è molto più prudente e calcolatrice, quasi come se fosse nel bel mezzo di una partita a scacchi... Sembra provare uno strano senso di rispetto nei confronti di Sill, rispetto che dimostra mantenendo vivo il più possibile il clima di caccia che si è venuto a creare.
    due cacciatori, due prede, una battaglia che molto probabilmente Imustenuf non dimenticherà facilmente.
    Sill lancia così il suo coltello, il quale colpisce con successo il fianco destro di Imustenuf, senza però provocargli una ferita troppo profonda, probabilmente i rametti e le foglie dell'albero hanno rallentato l'avanzata del coltello, facendo disperdere un po' di forza.
    In quel momento, Imustenuf viene come attraversata da una scossa, oltrepassando l'interno della chioma dell'albero in modo da raggiungere la vetta dell'albero, dalla quale si lancia a tutta velocità sull'albero alla sua destra con la spada sguainata, affondando la lama sulla corteccia del ramo più grande dell'albero, in modo da finire su un punto sul quale poter poggiare i piedi.
    Avrebbe sperato di trovarsi davanti a Stasia in quel momento, ma sarebbe stato troppo facile, anche quella cacciatrice è particolarmente prudente e sfuggente.

    "Tsk, si è già mossa... è veloce!"
    Imustenuf si morde leggermente il labbro inferiore, nel mentre la parte alta dell'albero sul quale essa si trova comincia a pendere verso il basso.
    Ha colpito quel tronco con forza sovraumana, a testimonianza della sua ferocia.
    Rapidamente, estrae l'arma dalla corteccia e comincia a saltare verso gli alberi sulla sua sinistra, mantenendo la media altezza, cercando di non smuovere foglie o rametti, disperdendo le sue tracce.

    "Ora sono punto e a capo... leggermente in svantaggio."
    Pensa, estraendo solo ora il pugnale ancora conficcato al fianco destro.
    Per lo meno, ora ha la certezza del fatto che Sill si sia spostata in alto, potendo concentrare la sua attenzione unicamente sulla parte alta dell'arena.

    "E se provassi a confonderla?"
    Ciò che passa per la testa ad Imustenuf è un'azione che rischia di esporla troppo ma che dovrebbe renderla più difficile da colpire con precisione: decide di avanzare in avanti, verso il lato opposto al suo, muovendosi tra gli alberi zigzagando utilizzando anche gli alberi posti lateralmente alla sua posizione, mantenendo lo sguardo fisso davanti a sé, controllando con attenzione tutto il campo visivo di cui dispone.
    al minimo segnale anomalo, non avrebbe esitato ad utilizzare la sua scorta di coltelli da lancio.


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    "Ha deciso di farsi colpire o non ha visto il coltello arrivare?"
    E notando come si è mosso successivamente capimmo che il nostro avversario era veramente scaltro quanto avevamo ipotizzato, capimmo che si era fatto colpire apposta per capire da dove stava arrivando l'attacco. Andò in alto e si spostò esattamente dove ci trovavamo prima mostrando un enorme forza visto che l'albero dov'è atterrata si è piegato. Fortunatamente per noi si è mosso dalla parte opposta alla nostra ma ben presto dovemmo di nuovo preoccuparci.
    "Sta venendo da questa parte, sta esaminando una porzione d'area. L'abbiamo colpita prima, si è appena tolta il coltello, deve avere una buona resistenza al dolore ma questo non le impedirà comunque che il suo corpo umano ceda. Comunque adesso dobbiamo agire velocemente."
    Sarebbe stato il nostro turno per attaccare ma se l'avessimo fatto saremmo state nei guai, ci saremmo esposte ai suoi attacchi e finché avevamo la carta dell'invisibilità dalla nostra sarebbe stato meglio non sprecarla.
    Ci trovavamo su un albero dal grosso tronco, abbastanza da mantenerci invisibili alla sua vista; decidemmo di scendere sul suolo. Ci gettammo giù tenendo di fronte a il tronco per non farci notare e quasi immediatamente con il coltello che stringevamo in mano cercammo di frenare la caduta puntandolo con entrambe le mani sul tronco e frenando anche con i piedi a a contatto con la corteccia. Era molto alto e senza attutire in qualche modo la caduta probabilmente ci saremmo rotte le ginocchia ed è proprio per questo che decidemmo di scendere fino a terra.
    "Funetsumi è molto in alto e se volesse scendere a terra avremmo tutto il tempo di spostarci. Sì, come per noi anche per lei sarebbe pericoloso scendere giù direttamente con un salto."
    Eravamo immerse nei cespugli, ci siamo arrivate in silenzio e rimanemmo lì. Funetsumi non sapendo dove cercare esattamente probabilmente andrà ancora avanti e noi ci troveremo dietro di lei pronte a fare la nostra mossa.


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    Purtroppo per Imustenuf, la sua intenzione di confondere i suoi movimenti e di avanzare viene nullificata da Sill che, in maniera sempre furtiva, decide di calarsi giù da un albero per tornare sulla terraferma, cosa che però non giova moltissimo alla ragazza se Imustenuf riesce ad accorgersene.
    Continuando a procedere diritto, il demone passa di fianco ad un albero più grosso e robusto degli altri, albero sul quale sono presenti dei segni lasciati proprio da Sill, segni di un pugnale grattato sulla corteccia e qualche leggero segno di bruciatura dovuto all'attrito delle scarpe della ragazza per frenare la discesa dall'albero.
    In un primo momento, questi segni non sono ancora a portata di campo visivo di Imustenuf, ma una volta oltrepassato l'albero basta voltare anche solo per qualche secondo il capo per notarli.

    "Eh? E quelli?"
    Imustenuf si ferma a media altezza su un albero vicino, notando quei segni con la coda dell'occhio.
    "è... scesa giù da quest'albero? E credeva di fregarmi così?"
    Imustenuf comincia, tuttavia, a non sopportare più il clima della battaglia, comincia a sentirsi irritata di quel silenzio, di quella tensione e di quell'avversaria.
    Le basterebbe una goccia di sangue, un qualcosa che sarebbe in grado di percepire a centinaia di metri di distanza e in quell'arena ci sono ben tre possibili fonti di sangue.

    "Tsk, vale la pena tentarle tutte..."
    AAAAAHHHHHH... NON NE POSSO PIU'!
    Urla con furore Imustenuf, simulando rabbia e irritazione per i suoi continui insuccessi.
    Non molto distante dall'albero sul quale ora si trova, è ancora presente il cadavere della lucertola affrontata poco fa, ancora relativamente caldo, e lo sguardo di Imustenuf cade con furia su di esso.

    VAI AL DIAVOLO ANCHE TU!
    Senza pensarci due volte, Imustenuf prende la sua spada a doppia lama in mano come se fosse un giavellotto, lanciandola con la stessa forza con la quale è riuscita a piegare l'albero di prima, mirando al petto della creatura.
    A prima vista, quello può sembrare un semplice scatto d'ira senza alcun senso, ma in realtà è un tentativo disperato di Imustenuf di poter far volgere lo scontro dalla sua parte.
    Spera di riuscire a colpire abbastanza furiosamente il corpo della creatura tanto da far schizzare qualche goccia di sangue nei pressi dei cespugli attorno alla carcassa, sperando in aggiunta di macchiare con queste gocce il corpo di Sill.


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    "Credo che abbia notato qualcosa. Sa che siamo in basso."
    Funestsumi sembrò essersi stancata di cercarci tanto che in uno scatto di rabbia lanciò la sua arma contro il cadavere della lucertola facendo schizzare sangue ovunque e spaventando diversi uccelli indifesi che iniziarono a volare in giro in preda al panico.
    "Ha davvero gettato la sua unica arma? forse non è tanto una cacciatrice come noi. O forse è una trappola? che non capiamo però."
    Ci finirono addosso poche gocce di sangue della lucertola ma non ce ne preoccupammo, restammo ferme lì a studiare un piano visto che sembrava non averci individuate ancora.
    Guardammo gli uccelli che volavano in tondo attorno a noi e a Funetsumi pensando a cosa fare; sapevamo che lei sapeva che noi la vediamo e questa non era una cosa su cui non tener conto, e sapevamo anche che dovevamo far finire la partita in fretta visto che eravamo in una posizione molto svantaggiata rispetto la sua che comunque essendo troppo in alto ci avrebbe messo un po' a scendere.
    "Le piume Stasia. Ad una certa velocità se lanciate probabilmente queste piume grigiastre diventano quasi invisibili rispetto ai nostri lucenti coltelli."
    Avevamo finalmente un piano, abbastanza rischioso ma valeva la pena tentare. Raccogliemmo da terra una delle piume che erano cadute dai pennuti in volo e stringemmo in mano anche un coltello.
    Fissammo Funetsumi aspettando che uno degli uccelli passasse in volo vicino a lei, davanti a lei e non appena ne vedemmo uno lanciammo il coltello verso il pennuto. mirammo molto bene, eravamo brave a cacciare volatili in quel modo ed infatti colpimmo l'animale che spruzzò sangue e piume. Senza pensarci due volte lanciammo la piuma usando la nostra abilità speciale.
    Funetsumi avrà visto che sapevamo lanciare bene i coltelli e che l'aver colpito il pennuto al posto di lei non poteva essere un errore, si chiederà in quel istante il perché di quel tiro.
    La piuma partì dalle nostre mani quasi subito dopo il coltello, non era facile da notare ed in oltre il pennuto era una bella distrazione. Con un po' di fortuna saremmo andate a segno.
    "Rimaniamo sul posto e vediamo come si comporta. Se le procureremo quel taglio sul volto si fermerà?"


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    "Gli schizzi di sangue avranno funzionato? Non appena farà un passo, lo scoprirò."
    La mossa di Imustenuf si rivela essere molto più efficiente di quanto sperasse, con molta probabilità deve aver colpito anche Sill con quello schizzo di sangue.
    Per lei non rimane altro che aspettare, nel mentre uno stormo di uccelli si libra in cielo spaventati dal boato della spada di Imustenuf che colpisce il petto della creatura.
    Diversi uccelli cominciano a volare davanti al campo visivo di entrambe le cacciatrici, Imustenuf tiene allerta l'olfatto, nel mentre sente qualcosa compiere dei piccoli movimenti.
    è lei, è Sill, riesce a percepire l'odore del sangue che si muove.

    Trovaaaata ~
    AHAHAHAHAHAH!

    Imustenuf si lascia andare in una risata isterica, convinta che da lì a breve avrebbe posto fine alla caccia, ma in quel momento, davanti al suo volto, compare un altro uccello, il quale però viene colpito in pieno da un coltello di Sill, facendo schizzare del sangue in direzione di Imustenuf, il quale risulta avere un odore parecchio forte per l'olfatto di Imustenuf, disorientandola per qualche istante.
    "Cosa? Perché ha colpito quell'uccello? Ha sbagliato mira? O forse ha intuito il mio piano e ha cercato di confondere il mio olfatto? Tsk, poco importa, ormai so dove sei, ti ho in-"
    In quel momento, Imustenuf viene colta di sorpresa da un qualcosa di affilato, diretto al suo volto.
    Qualcosa di quasi invisibile e abbastanza veloce da essere impercettibile, che tuttavia viene schivato in extremis dal demone, piegando istintivamente la testa di lato, continuando a fissare qualunque cosa sia appena passata.

    Tsk tsk tsk...indovina chi ha vinto questa caccia? AHAHAHAHAHA!
    Ancora non se n'è accorta, ma non è riuscita a schivare perfettamente quella cosa... sul sopracciglio di Imustenuf comincia a colare del sangue, sangue che continua a colare giù nel mentre Imustenuf scende giù dall'albero il più in fretta possibile.
    Una volta preso in mano un coltello da lancio, si fionda sul volto di Sill, fermandosi però a pochi centimetri da lei nel momento in cui una goccia di sangue passa davanti all'occhio di Imustenuf, rendendosi conto di aver perso quella battaglia, anche se veramente di poco.

    ... ... ... Tsk, ho perso.
    Esclama con tono irritato e deluso, ma con un sorrisetto stampato sul volto, come se, in fin dei conti, si sia comunque divertita più del solito.

    La distrazione del piccione è stato un colpo di fortuna... che però hai saputo sfruttare a tuo vantaggio.
    Dice Imustenuf, recuperando la spada dalla carcassa della lucertola.
    è incredibile come stia mantenendo fede alle parole utilizzate all'inizio dello scontro, sembra quasi che il suo scopo fosse solo quello di mettere alla prova le abilità di Sill per non so quale motivo.

    La prossima volta giocheremo senza stupidi limiti... diventerebbe tutto molto più divertente, non trovi?
    Continua Imustenuf lanciando un'occhiata sadica addosso a Sill, sedendosi a gambe incrociate sulla testa della creatura morta facendo passare un dito sulla piccola ferita che la ragazza le ha offerto, aprendola leggermente di più per poi leccarsi il dito insanguinato.
    A proposito... il tuo nome sarebbe?
    Chiede infine Imustenuf, con tono curioso di sapere qualcosa riguardo la sua rivale.


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    "Mancato?! dannazione!"
    Funetsumi scese velocemente a terra e noi senza muoverci impugnammo un coltello per mano. Avremmo dovuto combattere corpo a corpo a questo punto.
    "E' troppo veloce! ormai ci è addosso!"
    La ragazza però si fermò a pochi metri di fronte a noi e notammo subito un dettaglio importante. Una ferita al volto. Si è fermata davvero per quello? Facemmo quindi subito sparire i coltelli da lancio e ci sistemammo la frangia che si era tutta disordinata.
    Ci fece i complimenti dicendoci che la prossima volta andrà diversamente.

    La prossima volta saremo ancora più forti. Il nostro nome è Sill. La signorina Anne ci ha chiesto di stare con Funetsumi ed aiutarla ad allenarsi.

    Molto ma molto diversa rispetto alla Funetsumi che conoscevamo noi, capimmo che le due c'entravano poco tra di loro e che non condividevano la memoria, per questo la Funetsumi che ho di fronte adesso non ci conosce.
    "Chiediamo informazioni su cos'è successo all'altra Funetsumi. Sì, non so quanto ci si possa fidare di questa."

    Hai detto che avresti fatto tornare Funetsumi se avessimo vinto, no?

    Le dicemmo stuzzicandola un po' iniziando a frugare tra i cespugli sempre senza far rumore cercando i nostri coltelli da lancio, cercando di ricordarci dove li avevamo tirati.


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    Zerobel: 「Passiva」
    Grazie all'esperienza di Irrel e Stasia, Sill inconsciamente non produce alcun suono nel fare le sue azioni.

    Alldart: 「3/4 cariche」
    Sfruttando i suoi poteri mentali Sill può trasformare in un'arma da lancio qualsiasi oggetto che sia della grandezza di un coltello e abbastanza piatto per essere trasformato in lama. Per esempio può lanciare una foglia e farla conficcare su un albero con questo potere.

    Equipaggiamento:
    Coltelli da Lancio 5/8
    Note Giocatore:
    Sill è una doppel e in quanto tale è come se avesse una doppia personalità. Si riferisce a se stessa al plurale.




     
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