Umani ed Elfi

[22 Dicembre 2E5]

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  1. Aerith˜
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    E' una notte stellata. Non vi sono nubi nel cielo e il mio cuore si sente sereno. Un'altra notte tranquilla.
    E' passato un po' di tempo da quando mi separai da Sara. Chissà che sta facendo ora?.
    Ripensando a Sara mi tornarono in mente le vicende avvenute a Chinerea.
    Era stata un'avventura che mi aveva portato allo stremo delle forze ma la cosa che mi faceva più rabbia era la scomparsa di quella ragazza.. Funetsumi.
    Non avevo più avuto sue notizie da quell'evento. Neppure Bios l'avevo più vista. Forse si sono riuscite a ricontrare. Chissà.
    Nel mentre pensavo alle mie compagne di quel viaggio un nome irruppe nei miei pensieri. Altais dissi ad alta voce.
    I giovani di Altais erano stati rapiti dai Dagmatiani e questo aveva portato la povera cittadina a degli asti interni.
    Nonna mi aveva accennato che vi erano degli scontri tra elfi e uomini e che molti elfi facevano spesso sempre più tappa a Telaurëlhin per evitare di restare ad Altais.
    Per quanto riguardava me invece non ci mettevo piede da molto tempo.
    L'ultima volta che vi ero stata era per una fiera del paese, piena di festa, gioia e gente.
    Era ricolma di festoni, i fiori erano brillanti e le danze e i canti erano pieni di vita.
    Fu uno spettacolo devo dire piacevole anche per me che preferisco la tranquillità di una notte stellata come questa.
    Visto che nonna mi ha parlato di questi asti sarebbe bene scoprire se le cose si sono sistemate, lei di sicuro ne sarà già informata.
    Mi trovo nel mio bosco quando decido di partire alla volta di Altais.
    Non è un lungo viaggio quindi decido di non chiamare Nahier, il mio cavallo.
    Approfitto dei colori della notte per viaggiare in solitaria senza alcun disturbo.
    Il vento mi accarezza la pelle e la luna mi illumina il viso.
    Fra circa un ora dovrei già essere li
    Esco dal bosco e prendo il sentiero che attraversa una radura piena di cespugli.
    Non c'è nessuno in viaggio, siamo solo io e la notte.
    Ci metto davvero poco a raggiungere Altais, si può dire che siamo vicini di casa, probabilmente fu una scelta degli elfi per non allontanarsi troppo da Telaurëlhin.
    Quando giungo ad Altais è l'alba.
    Fa capolino repentina illuminando le case allineate sulla strada. Decido di attendere su un albero che si faccia giorno. Gli alberi di Altais erano davvero piccoli in confronto a quelli di casa ma era sempre un piacere scalare la vetta. Attesi che il sole si alzasse. Dalla vetta dell'albero riuscivo a vedere una parte di Altais. Il mio sguardo costeggiava le case seguendo i tetti verdeggianti fino ad arrivare alla piazza. ll sole si riflesse su una superficie diversa. Sembrava una carrozza ma non ne ero completamente certa.
    Un leggero languirino mi richiama l'attenzione.
    La scorsa sera non avevo mangiato nulla, ero entrata in uno stato di meditazione profonda con il bosco.
    Meglio mangiare qualcosa. pensai scendendo dall'albero.
    Intrapresi la strada principale.
    La gente era già in movimento, gli elfi dopotutto non hanno bisogno di dormire molto, infatti notai più miei simili che uomini.
    Solo qualche lavoratore come i panettieri si infiltravano tra i volti elfici.
    Salutai cordialmente la gente che incontravo finchè giunsi alla piazza.
    Sentii subito un leggero brusio, vi era più gente del previsto e sembravano attirati da qualcosa nel loro passare.
    Mi avvicinai e vidi riflettere il sole come avevo notato dalla vetta dell'albero.
    Ancora più incuriosita mi feci strada fra la gente e la vidi voltata di spalle.
    Lady Cyan mi pare si chiamasse.. pensai avvicinandomi con passo tranquillo e con i capelli che ondeggiavano ad ogni mio passo.
    Ben ritrovata dissi con tono dolce ma allo stesso tempo distaccato, cercando di non spaventarla.



    Hb3wq0V
    Nome: Aedelwen | Sesso: Femmina | Età: 100 (25) | Provenienza: Telaurëlhin | Razza: Elfa | Des;Int;For;Cos; |




    Abilità:
    Danza delle ombre: 「2 cariche」
    Quando entra in stato alterato, designato dalla comparsa delle ombre sotto gli occhi, assume una velocità tale da sembrare un'ombra che si muove e danza, evidenziato dalla sua lunga chioma nera che si muove come un mare oscuro, in questo stato predilige l'uso del pugnale, veloce e letale.

    Arco arcano: 「3 cariche」
    Attraverso il flusso vitale che la collega al suo arco riesce a irradiare una magia elementale a scelta nel suo arco. E' l'unico modo in cui possa lanciare magie.


    Sonno: 「2 cariche」
    Con quest'abilità Aedelwen richiama la magia del sonno nel suo arco, per addormentare i suoi nemici. Carica una freccia che quando viene lanciata a seconda della potenza dell'attacco può suddividersi magicamente fino a 5 freccie, come se fossero illusorie, come un sogno. Come minimo una freccia, quella reale arriva a destinazione.


    Equipaggiamento:
    -Arco
    -Pugnale corto
    -Due pugnali lunghi
    -Faretra con 30 frecce
    -Borsellino con erbe medicinali

    Note Giocatore:

    Quando entra in stato alterato nessuno può comunicare con lei.
    Solo con l'arco può lanciare magie.
    Affidabile, di poche parole, coraggiosa e gentile.
    Sta cercando anche suo padre Owdreth.
    Ha un cavallo nero come la notte di nome Nahier.




     
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8 replies since 12/11/2016, 02:36   285 views
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