Un'Eco tra le Nuvole.

[16 Dicembre 2E5 - 23 Dicembre 2E5]

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    Sono molto buone, grazie.

    Ringrazia Sara per la focaccia dopo averla assaggiata, i cibi salati erano i miei preferiti. Continuammo quindi il viaggio verso le Rovine di Tereldan, la strada era ancora molto lunga da quello che ho capito da Sara.
    Molte ore passarono e ormai era buio, Sara non parlò molto probabilmente non voleva farmi sentire a disagio visto che facevo fatica a leggerle le labbra con quella illuminazione.
    Arrivammo molto vicino agli alberi senza però attraversare il bosco, le rovine si trovavano prima, erano messe tra la zona semi arida e quella più verde. Averi voluto tanto vedere un bosco ma non era il momento, dovevo aiutare la ragazza.
    Luci, colori e tanta gente strana; ero arrivato nella ex Capitale, le Rovine di Tereldan... "Rovine? ma qui è pieno di vita e di gente, io la chiamerei Nuova Tereldan."
    Ero abbastanza alienato di nuovo, continuavo a guardarmi intorno e la gente non faceva proprio caso a me, avevano tutti qualcosa da fare o parlavano e ridevano tra di loro. Era proprio diverso da Lithoscaelia la quale adesso mi sembrava un po' più grigia di quello che è veramente... o forse no.

    E' proprio come me ne avevano parlato. Dissi sovrappensiero.

    Sara mi portò davanti ad una modesta casa, visibilmente fatta meglio rispetto ad altre che avevo visto di sfuggita del posto. Aprì la porta e capii quindi che ci trovavamo davanti a casa sua; ero un po' agitato, dovrò passare la notte qui? continuavo a pensare.
    La ragazza mi fece capire che on dovevo far rumore al che mi ricordai che ovviamente i passi e molte altre cose producono suoni oltre alla voce delle persone. Da un lato sfortunatamente non avrei proprio saputo come moderare i miei passi e le mie azione ma dall'altro lato pensai che se on entravo in contatto con niente non avrei prodotto alcun suono. Quindi inizia a levitare seguendo Sara.
    Mi portò in quello che sembrava camera sua e mi disse che potevo lasciare le mie cose, mi tolsi quindi il kanabo dalle spalle e lo appoggia contro una delle pareti della camera prima di raggiungere nuovamente Sara che stava cercando qualcosa da mangiare.
    Mi fece sedere e mi dette un piatto con della carne fredda, avevo proprio fame e non vedevo l'ora di mangiare quindi iniziai subito.

    Grazie per il pasto e per ospitarmi a casa tua, prometto di non disturbare ahah.
    Quindi domani mattina si parte? Da quello che ricordo dalla mappa il punto che dobbiamo raggiungere è parecchio lontano. Potremmo penso chiedere un trasporto o qualcosa di simile, ho visto che qui avete diverse carrozze.

    Cercai di parlare a bassa voce anche se ovviamente senza sentire facevo fatica a modulare il mio volume.


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    Nome: Eco Zitroski | Sesso: M | Età: 24 | Provenienza: Lithoscaelia | Razza: Umano | Int;Cos;For;Des |




    Abilità:
    Santa Scaelia: 「2/2 cariche」
    Alcuni abitanti di Lithoscaelia durante il Cataclisma hanno acquisito un bizzarro effetto dalla sabbia speciale che brucia nei motori della città. Da quel giorno molti di loro lavorano come manutentori della città, riuscendo a modificare il proprio peso corporeo rendendosi estremamente pesanti o leggeri. Posso inoltre modificare il peso su parti del corpo specifiche o tutto il corpo.

    Dono di Scaelia: 「3/3 cariche」
    Eco a causa della sua estrema vicinanza al motore principale di Lithoscaelia durante il Cataclisma ha sviluppato un'abilità che molte persone si sognerebbero. Volare; il ragazzo riesce a levitare per diverso tempo fin che non si stanca e deve rimettere i piedi a terra. Non può usare subito dopo la levitazione se è stanco, e in base al tempo che è passato dall'ultimo volo può passare più o meno tempo per riusare l'abilità.

    Equipaggiamento:
    Kanabo
    Note Giocatore:
    Eco è sordo dalla nascita ma è capace di leggere il labiale e comunicare con il linguaggio dei segni.




     
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    Eco entrò in casa fluttuando, cosa che stupì non poco Sara, e riuscendo a non fare confusione si misero a cenare insieme. Eco era come sempre molto riconoscente e gentile, proprio il tipo di persona di cui Sara sentiva la mancanza.
    "Non preoccuparti, qui alle Rovine non è strano darsi una mano a vicenda, e non è la prima volta che abbiamo ospiti." disse Sara sorridendo, mentre spingeva da parte il piatto dopo aver finito di mangiare. "La tua non è una cattiva idea, a piedi ci vorrebbero circa un paio di giorni di viaggio, ma se riuscissimo a trovare un passaggio ci vorrebbe di certo molto meno. Con un carro mercantile potremmo metterci anche solo tre o quattro ore!" disse facendo qualche conto a mente.
    "Ci conviene alzarci presto allora, di solito i mercanti lasciano la ex Capitale nella prima parte della mattinata." disse Sara alzandosi e andando al lavello per lavare i piatti sporchi.
    "Oltretutto, di solito quando torno qui a casa passo per il mercato e faccio la spesa come ringraziamento per l'ospitalità di questa famiglia, perciò è meglio andare a dormire adesso. Vieni" concluse la ragazza, spegnando le luci nella stanza ed andando nella propria.
    La camera era stretta e lunga, non era molto grande ma la ragazza non aveva così tanti mobili da far sentire la mancanza di spazio. Accese una candela sulla piccola scrivania ingombra con dei fogli da disegno, e la luce illuminò il muro su cui erano appesi i ritratti delle sue amiche.
    "Ecco vedi, queste sono Bios, Funetsumi e Aedelwen." disse ad Eco indicando i volti delle ragazze.
    'Funetsumi resisti..sto arrivando.'
    Il suo letto non aveva un vero e proprio materasso, erano dei cuscini e delle coperte le une sopra le altre, e c'era abbastanza spazio in terra per far sistemare anche Eco.
    'Dovrei avere delle altre coperte in questa cassapanca..' pensò Sara mentre la apriva e tirava fuori alcuni teli e un altro paio di cuscini. Poi si diresse verso l'altra estremità della stanza e iniziò a sistemarli a terra.
    "Ecco, puoi dormire qui.." disse al ragazzo, avvicinandosi poi al tavolo per scrivere su un foglio un messaggio per la famiglia: 'Sono tornata, abbiamo un ospite. Domani mattina parto di nuovo. Spero stiate bene e nel caso non ci vedessimo, vi voglio bene!'
    Poi si voltò verso Eco e gli disse "Vado a mettere questo in cucina, tu preparati pure per dormire." e cercando di non far rumore uscì dalla porta, lasciandola socchiusa.

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    Nome: Sara Quil | Sesso: F | Età: 21 | Provenienza: Lithoscaelia | Razza: Umano | Des;Int;Cos;For |




    Abilità:
    Riparazione Immediata: 「4/4 cariche」
    Gli abitanti di Lithoscaelia possiedono una preparazione perfetta riguardo cosa ci sia da fare in caso di guasti al loro equipaggiamento. Possono riparare qualunque cosa praticamente all'istante, ma l'integrità dell'oggetto ne risente, permettendogli di essere rimesso in funzione velocemente aumentando però la sua usura. Grazie a questa speciale capacità sono molto bravi nel creare oggetti improvvisati partendo dai singoli materiali, e a comprendere il funzionamento di un meccanismo a prima vista.

    Deflagrazione Acida: 「2/2 cariche」
    Inserendo il contenuto di un sacchettino di polvere da sparo in uno scomparto a scomparsa, è possibile girare al contrario l'Escova e usare lo stesso meccanismo usato per espellere le cartucce vuote per sparare fuori la cartuccia in uso in modo che deflagri e faccia danni da acido a spargimento. Ovviamente ha effetti diversi a seconda della quantità di acido presente nella cartuccia.

    Mina Solforica: 「3/3 cariche」
    Questa mina in legno della grandezza di un piattino, puo' contenere una dose di acido solforico e una di acqua. Se rotta in qualche modo, fa entrare in contatto l'acqua con l'acido, provocando pericolosi schizzi di questa sostanza estremamente corrosiva. Gli schizzi arriverebbero dai piedi alle ginocchia di chiunque nel raggio di 3 metri dalla mina, provocando importanti e dolorose ustioni. Inoltre inizierebbe a disperdere un aereosol di acido solforico, che inalato in quantità eccessive puo' avere conseguenze negative sull'organismo. Per essere usato, prima di tutto deve essere assemblata la mina, che Sara porta con sè in parti separate (contenitori vuoti di legno, fialette di acido e acqua).

    Olio su Tela: 「2/2 cariche」
    Cartucce composte da 1/4 acqua e 3/4 olio. L'acqua é in realtà una sostanza studiata apposta per ripulire l'Escova dai residui della cartuccia usata in precedenza. L'olio é altamente infiammabile e rende le superfici su cui viene applicato scivolose.

    Equipaggiamento:
    - Escova
    - Pugnale
    - Cartucce per l'Escova (30 ml) 5/5
    - Polvere da sparo 2/2
    - Materiali grezzi per la polvere da sparo
    - Pomata lenitiva 5/5 usi
    - Sacca
    - Blocco da disegno e matita
    - Kit di riparazione per l'Escova
    - Sfera trasmittente di Xotiko

    Note Giocatore:
    La finitura dei suoi abiliti lascia a intendere che siano molto costosi. Non ha l'aria di una combattente.
    Oltre ai normali attacchi, l'Escova puo', ruotando la ghiera in senso orario o antiorario, espellere tutto l'acido della cartuccia inserita sotto forma di nube o come un getto di liquido.
    Le proprietà corrosive dell'acido non sono molto pericolose, non puo' provocare ustioni gravi nè sciogliere qualunque materiale.
    Sara sa creare l'acido che usa per l'Escova da sola, è brava quando si tratta di usare la chimica per creare alcune sostanze, ma essendo autodidatta ha ancora molto da imparare.


     
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    La ragazza concordava con me del fatto che era meglio chiedere un passaggio ad una qualche carrozza che andava verso dove eravamo diretti anche noi e mi disse che per questo avremmo dovuto alzarci presto.
    "Meglio così, camminare per così tante ore sarebbe stato davvero estenuante."
    Finimmo di mangiare ed andammo in camera sua.

    Hanno tutte il loro perché, devo dire che sei davvero brava nel disegno ahah.

    Mi soffermai a guardare più che altro a guardare l'elfa, Aedelwen dovrebbe chiamarsi se ho capito bene il nome. Non ne avevo mai vista una come in fin dei conti non avevo mai visto nemmeno un mutante ma dal disegno la ragazza di nome Bios non sembrava tanto diversa da tante altre ragazze viste a Lithoscaelia.
    L'elfa Aedelwen invece aveva dei lineamenti molto diversi da quelli umani, sopratutto la forma delle orecchie e pure il colore della pelle mi sembrava leggermente alieno.
    Sara gentilmente mi sistemò un giaciglio di fortuna per terra usando cuscini e coperte, la ringraziai poco prima che uscisse dalla porta. Ne approfittai per togliermi del tutto la parte superiore del cappotto, staccandola dai pantaloni rimanendo in maglietta. Mi tolsi anche gli stivali mettendoli sotto la sedia sulla quale appoggiai prima il cappotto e andai subito sotto le coperte.
    "E' stata una giornata così movimentata e sopratutto stancante, probabilmente domani sarà ancor più movimentata; son contento di esser arrivato fin qua."
    E con questo pensiero mi addormentai ancor prima che Sara fece ritorno.


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    Nome: Eco Zitroski | Sesso: M | Età: 24 | Provenienza: Lithoscaelia | Razza: Umano | Int;Cos;For;Des |




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    Santa Scaelia: 「2/2 cariche」
    Alcuni abitanti di Lithoscaelia durante il Cataclisma hanno acquisito un bizzarro effetto dalla sabbia speciale che brucia nei motori della città. Da quel giorno molti di loro lavorano come manutentori della città, riuscendo a modificare il proprio peso corporeo rendendosi estremamente pesanti o leggeri. Posso inoltre modificare il peso su parti del corpo specifiche o tutto il corpo.

    Dono di Scaelia: 「3/3 cariche」
    Eco a causa della sua estrema vicinanza al motore principale di Lithoscaelia durante il Cataclisma ha sviluppato un'abilità che molte persone si sognerebbero. Volare; il ragazzo riesce a levitare per diverso tempo fin che non si stanca e deve rimettere i piedi a terra. Non può usare subito dopo la levitazione se è stanco, e in base al tempo che è passato dall'ultimo volo può passare più o meno tempo per riusare l'abilità.

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    Sara appoggiò il foglio sul tavolo, in modo da venir visto facilmente dagli altri inquilini, poi attese un paio di minuti e rientrò nella stanza. Eco era già sotto le coperte, e sembrava star dormendo.
    'Deve essere molto stanco, immagino che come primo viaggio sia stato faticoso..' pensò la ragazza tra sè e sè con un sorriso. Lui aveva poggiato i vestiti sulla sedia, così lei si tolse i suoi rimanendo in biancheria, e mettendosi una maglia leggera e lunga che teneva come pigiama quando era a casa. Spense la candela con un soffio leggero, e dopo essersi messa a letto disse piano "Buonanotte Eco", sebbene si rendesse conto che lui non la potesse sentire.
    'Sono proprio cambiata..fino a qualche tempo fa non mi sarebbe mai passato per la testa di far dormire un ragazzo in camera mia, e nemmeno di cambiarmi davanti a lui, sebbene stesse dormendo. Quando ero a Lithoscaelia ho iniziato a sentire tutte quelle regole di buona educazione ed etichetta un po'..strette. Preferisco molto di più un modo di vivere più libero, in fondo i problemi sono ben altri, non di certo il mettere i gomiti sul tavolo o il dare del lei invece che del voi.' si ritrovò a pensare Sara.
    Si sentiva più adulta in qualche modo, come se ogni passo fatto da quando aveva lasciato Lithoscaelia le avesse dato qualcosa nel bene e nel male. Ma la giornata era stata lunga, e Sara era stanca. Troppo per tutti quei pensieri. Si addormentò sognando la calda sabbia del deserto e la voce di Bios che le spiegava qualcosa al pari di un'enciclopedia.
    - - - - - - -
    La mattina arrivò prima di quanto si aspettasse. Sara aveva dormito insolitamente male, e quando aprì gli occhi si sentì incredibilmente stanca. Il sole filtrava dalla finestra socchiusa, e lei si alzò sui gomiti guardando Eco che ancora dormiva.
    'Meglio vestirsi prima che si svegli..' pensò, mentre recuperava i suoi vestiti dal tavolo e iniziava a cambiarsi.
    Quando ebbe finito, si mise gli stivali e si avvicinò a Eco scuotendolo per un braccio, dicendogli che era ora di alzarsi e che lo aspettava nell'altra stanza.
    Poi lo lasciò solo a prepararsi e uscì chiudendo piano la porta, notando che il foglio lasciato la sera prima era spostato, e che in casa non c'era già più nessuno.
    Sara iniziò a sistemarsi la sacca a tracolla e l'Escova sulla schiena, aveva tutto quello che le serviva ed era pronta a partire, mancava solo il suo compagno di avventure.

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    Gli abitanti di Lithoscaelia possiedono una preparazione perfetta riguardo cosa ci sia da fare in caso di guasti al loro equipaggiamento. Possono riparare qualunque cosa praticamente all'istante, ma l'integrità dell'oggetto ne risente, permettendogli di essere rimesso in funzione velocemente aumentando però la sua usura. Grazie a questa speciale capacità sono molto bravi nel creare oggetti improvvisati partendo dai singoli materiali, e a comprendere il funzionamento di un meccanismo a prima vista.

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    Inserendo il contenuto di un sacchettino di polvere da sparo in uno scomparto a scomparsa, è possibile girare al contrario l'Escova e usare lo stesso meccanismo usato per espellere le cartucce vuote per sparare fuori la cartuccia in uso in modo che deflagri e faccia danni da acido a spargimento. Ovviamente ha effetti diversi a seconda della quantità di acido presente nella cartuccia.

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    Questa mina in legno della grandezza di un piattino, puo' contenere una dose di acido solforico e una di acqua. Se rotta in qualche modo, fa entrare in contatto l'acqua con l'acido, provocando pericolosi schizzi di questa sostanza estremamente corrosiva. Gli schizzi arriverebbero dai piedi alle ginocchia di chiunque nel raggio di 3 metri dalla mina, provocando importanti e dolorose ustioni. Inoltre inizierebbe a disperdere un aereosol di acido solforico, che inalato in quantità eccessive puo' avere conseguenze negative sull'organismo. Per essere usato, prima di tutto deve essere assemblata la mina, che Sara porta con sè in parti separate (contenitori vuoti di legno, fialette di acido e acqua).

    Olio su Tela: 「2/2 cariche」
    Cartucce composte da 1/4 acqua e 3/4 olio. L'acqua é in realtà una sostanza studiata apposta per ripulire l'Escova dai residui della cartuccia usata in precedenza. L'olio é altamente infiammabile e rende le superfici su cui viene applicato scivolose.

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    Oltre ai normali attacchi, l'Escova puo', ruotando la ghiera in senso orario o antiorario, espellere tutto l'acido della cartuccia inserita sotto forma di nube o come un getto di liquido.
    Le proprietà corrosive dell'acido non sono molto pericolose, non puo' provocare ustioni gravi nè sciogliere qualunque materiale.
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    E' mattina?

    Istintivamente sentendo di essere toccato, Sara stava cercando di svegliarmi. Aprii gli occhi facendo uno sbadiglio mettendomi la mano davanti alla bocca, mi strofinai gli occhi.

    Buongiorno Sara, vedo che sei già pronta.

    Le dissi sorridendo alzandomi. Prima di vestirmi tirai su le coperte e i cuscini che Sara mi aveva gentilmente dato per dormire e li rimisi al suo posto nella cassapanca. Mi misi la parte superiore del capotto riunendolo ai pantaloni e mentre Sara era pronta e mi stava aspettando nell'altra stanza mi misi anche gli stivali raggiungendola subito dopo.
    La trovai pronta vicino alla porta con il suo Escova, "sembra ancora un po' stanca, forse non ha dormito bene."
    Mi disse che doveva fare delle compere prima di partire e che se volevo potevo andare a fare un giro nella città e cercare magari un passaggio, qualche carrozza diretta a sud di Seyfert.
    Mi disse che potevo cercare nella zona operaia dove si ritrovavano molte carrozze provenienti da diversi posti di Seyfert e che mi avrebbe poi raggiunto lì.

    Va bene Sara, allora io vedo di trovare un passaggio... spero di non perdermi ahah, a più tardi allora! Dissi grattandomi la nuca.

    "Sembra molto molto più vivace rispetto a ieri, molto ma molto più colorata rispetto a Lithoscaelia."
    Ero ormai da qualche minuto immerso nel mercato di Tereldan, vedevo molta gente parlare e sopratutto dai loro volti spesso potevo riconoscere gioia, nei mercanti ma anche dalla gente che comprava. Si notava molto che vivevano in povertà e mi sorprendeva come potesse Lithoscaelia invece... basta pensare alla mia città pensai! Ora ero a Tereldan, a Seyfert.
    Giravano molti operai per il mercato, probabilmente in cerca di materiali o anche solo cibo da mangiare durante le pause. Mi sarebbe piaciuto vivere e lavorare qui pensai.
    Notai diverse carrozza che stavano passando per una strada più larga, decisi di seguire quindi le carrozze che si muovevano verso l'interno della città; pensai che mi avrebbero portato nel posto che stavo cercando.
    Camminando quindi per quella che doveva essere un tempo una strada importante della capitale passai accanto a molte case create con materiali di fortuna, lamiere di ferro, legno, tele e colonne di pietra erano molto predominanti ma la cosa bella e che tutte erano molto colorate, usavano colori diversi e sgargianti.
    "Probabilmente la gente ha voluto vivacizzare le proprie case, per alleggerire i propri problemi."
    Mi facevano sorridere, era davvero un bel posto.
    Giunsi in una piazzetta con molti carri che caricavano e scaricavano merci e mi misi subito all'opera, iniziai a chiedere un po' di gente.
    Chi per rotta diversa, chi per paura che non fossi un bandito o chi semplicemente non voleva gente tra i piedi ricevetti molti rifiuti ma finalmente trovai una persona che voleva aiutarci; un elfo per la precisione.

    Un elfo di mezz'età, biondo con i capelli corti e la barba altrettanto corta che gli circondavano il volto leggermente rugoso. Indossava una toga rossa con ricami color oro e portava con se un libro, probabilmente dove si segnava il materiale che trasportava o qualcosa di simile.

    Sono diretto verso Altais quindi sì vado in quella direzione e sì potrei dare un passaggio a te e alla tua amica. Trasporto un carico abbastanza fragile ed avere della gente dentro che tiene d'occhio le casse non mi dispiacerebbe; basta che non facciate disastri.

    Sì..sì! la ringrazio tanto! ecco, immagino che ci verrà a costar...

    Ragazzo non chiedo nient'altro che facciate da guardia e perché no, in caso di necessità tu mi sembri uno che se la può cavare in combattimento noto dall'arma che porti. Sarò un mercante che scambia merci per denaro ma comunque resto un elfo orgoglioso della mia terra e delle tradizioni della nostra terra. Quindi non vi chiederò denaro se non vorrete offrirmene di vostra iniziativa ahah... non serve comunque ragazzo. Ah, e stavo per dimenticarmene, prima che arrivassi tu è arrivata una ragazza che mi ha chiesto un passaggio per Altais, puoi sederti lì dov'è lei ed aspettare che io finisca di procurarmi ancora qualcosa prima di partire.

    Mi disse indicando una ragazza seduta su una panchina vicino al carro del gentile elfo che ringrazia nuovamente prima di andare a sedermi per aspettare Sara.
    Mi incamminai lentamente verso la tipa e continuai ad avere uno strano senso di deja vu pur essendo io sicuro di non averla mai vista. Sembrava abbastanza ordinaria una felpa nera senza maniche e dei pantaloncini verdi, aveva dei lunghi capelli bianchi e mi sembrò di vedere che aveva occhi gialli. Ma la cosa che spiccava di più in lei era quello strano casco di ferro che portava in testa. Probabilmente Sara avrebbe pensato che fosse Bios visto che era uguale identica ma io non lo sapevo ancora e quindi mi sedetti vicino a lei salutandola timidamente mentre aspettavo la mia compagna di viaggio.


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    Eco a causa della sua estrema vicinanza al motore principale di Lithoscaelia durante il Cataclisma ha sviluppato un'abilità che molte persone si sognerebbero. Volare; il ragazzo riesce a levitare per diverso tempo fin che non si stanca e deve rimettere i piedi a terra. Non può usare subito dopo la levitazione se è stanco, e in base al tempo che è passato dall'ultimo volo può passare più o meno tempo per riusare l'abilità.

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    Quando Eco si fu alzato ed ebbe raggiunto Sara, si misero d'accordo per dividersi i compiti: Sara sarebbe andata a fare le sue commissioni, mentre Eco sarebbe andato a cercare un mezzo di trasporto. Inizialmente Sara era un po' preoccupata per il ragazzo, che si trovava da solo in una città che non conosceva, ma in fondo Eco aveva dimostrato più di una volta di essere in grado di cavarsela bene da solo.
    Così uscirono entrambi di casa, e Sara si diresse verso la via in cui iniziava il mercato.
    Come prima cosa andò a salutare la signora Olga Onrop, una donna corpulenta che teneva il banchetto del pane per il forno di suo marito. Non la vedeva da molto tempo, più o meno da quando le aveva portato le medicine che servivano a suo figlio Maica da Grisolyum.
    "Oh! Buongiorno cara! E' da così tanto che non ci vediamo!" le disse la signora andandole incontro e abbracciandola con calore, tanto che Sara rimase un attimo spiazzata.
    "Signora Olga, sono felice di vederla! La trovo bene." rispose la ragazza con un sorriso gentile. Se qualcuno aveva bisogno di una prova della gentilezza di molte persone delle Rovine, bastava portarli dalla signora Onrop.
    "Sto benissimo infatti! Maica è guarito!" disse raggiante. "Grazie alle medicine che mi hai portato da Grisolyum adesso sta finalmente bene, al punto che ha deciso di partire per andare a lavorare con i minatori di Lithoscaelia nel deserto! Dice che pagano bene e che hanno bisogno di un esperto di pietre come lui. A proposito! Guarda cosa è riuscito a tirare fuori da quel sasso che mi avevi dato in cambio dei biscotti!" disse mostrando il ciondolo che portava al collo alla ragazza. Era una bellissima pietra simile allo smeraldo, lavorata in modo da farla diventare una specie di foglia.
    "E' davvero bellissima, e sono così felice che Maica stia bene! Spero che ora le cose per lei e per suo marito vadano bene." Sara ci teneva moltissimo al benessere delle persone buone che la circondavano, le piaceva pensare che in fondo la vita fosse giusta con loro che erano così gentili con gli altri.
    "Vanno decisamente molto meglio, e tutto grazie a te! Ma permettimi di ringraziarti anche con i fatti, vieni a prendere un po' di queste focaccine appena sfornate!"
    Come sempre la signora Olga fece di tutto per non far pagare Sara, ma lei non cedette e le diede fino all'ultimo centesimo che le doveva, comprando non solo le focaccine ma anche diversi pezzi di pane e tantissimi biscotti.
    Alla fine di tutto la signora Olga aveva quasi le lacrime agli occhi, dicendo scherzosamente che così non ci sarebbe stato altro per i successivi clienti, ma sapevano bene entrambe che quello che aveva appena fatto Sara sarebbe stato d'impatto per i suoi affari.
    Si salutarono calorosamente, e Sara continuò il suo giro, prendendo molta frutta e verdura, e anche diversi pezzi di selvaggina dal banco della cacciagione. Quando tornò a casa sistemò tutto nelle dispense e lasciò un nuovo messaggio, dove salutava tutti e li ringraziava ancora una volta per l'ospitalità e la pazienza. Lasciò un paio di monete sul tavolo, che sarebbero servite per la spesa dei giorni successivi, e con un ultimo sguardo nostalgico alla sua camera, uscì di casa.
    Subito si diresse verso la zona della città in cui era andata con Bios diverse settimane prima, sapendo che era il posto migliore per trovare un trasporto, e dopo un po' riuscì a individuare tra la folla Eco, seduto su una panca accanto a un carro.
    Sara si avvicinò felice di poter riprendere finalmente il suo viaggio, facendosi largo tra le persone, e quando fu davanti ad Eco non riuscì a trattenere un 'Ah!' di sorpresa.
    "Bios!" esclamò stranita da quell'incontro fortuito. "Non ci posso credere, e tu cosa ci fai qui?! E dire che stavamo proprio per venire da te, ma pensa che strano!" disse con una risatina e un'alzata di spalle, per poi rivolgersi a Eco. "Eco lei è Bios, Bios questo è Eco, un amico."

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    Nome: Sara Quil | Sesso: F | Età: 21 | Provenienza: Lithoscaelia | Razza: Umano | Des;Int;Cos;For |




    Abilità:
    Riparazione Immediata: 「4/4 cariche」
    Gli abitanti di Lithoscaelia possiedono una preparazione perfetta riguardo cosa ci sia da fare in caso di guasti al loro equipaggiamento. Possono riparare qualunque cosa praticamente all'istante, ma l'integrità dell'oggetto ne risente, permettendogli di essere rimesso in funzione velocemente aumentando però la sua usura. Grazie a questa speciale capacità sono molto bravi nel creare oggetti improvvisati partendo dai singoli materiali, e a comprendere il funzionamento di un meccanismo a prima vista.

    Deflagrazione Acida: 「2/2 cariche」
    Inserendo il contenuto di un sacchettino di polvere da sparo in uno scomparto a scomparsa, è possibile girare al contrario l'Escova e usare lo stesso meccanismo usato per espellere le cartucce vuote per sparare fuori la cartuccia in uso in modo che deflagri e faccia danni da acido a spargimento. Ovviamente ha effetti diversi a seconda della quantità di acido presente nella cartuccia.

    Mina Solforica: 「3/3 cariche」
    Questa mina in legno della grandezza di un piattino, puo' contenere una dose di acido solforico e una di acqua. Se rotta in qualche modo, fa entrare in contatto l'acqua con l'acido, provocando pericolosi schizzi di questa sostanza estremamente corrosiva. Gli schizzi arriverebbero dai piedi alle ginocchia di chiunque nel raggio di 3 metri dalla mina, provocando importanti e dolorose ustioni. Inoltre inizierebbe a disperdere un aereosol di acido solforico, che inalato in quantità eccessive puo' avere conseguenze negative sull'organismo. Per essere usato, prima di tutto deve essere assemblata la mina, che Sara porta con sè in parti separate (contenitori vuoti di legno, fialette di acido e acqua).

    Olio su Tela: 「2/2 cariche」
    Cartucce composte da 1/4 acqua e 3/4 olio. L'acqua é in realtà una sostanza studiata apposta per ripulire l'Escova dai residui della cartuccia usata in precedenza. L'olio é altamente infiammabile e rende le superfici su cui viene applicato scivolose.

    Equipaggiamento:
    - Escova
    - Pugnale
    - Cartucce per l'Escova (30 ml) 5/5
    - Polvere da sparo 2/2
    - Materiali grezzi per la polvere da sparo
    - Pomata lenitiva 5/5 usi
    - Sacca
    - Blocco da disegno e matita
    - Kit di riparazione per l'Escova
    - Sfera trasmittente di Xotiko

    Note Giocatore:
    La finitura dei suoi abiliti lascia a intendere che siano molto costosi. Non ha l'aria di una combattente.
    Oltre ai normali attacchi, l'Escova puo', ruotando la ghiera in senso orario o antiorario, espellere tutto l'acido della cartuccia inserita sotto forma di nube o come un getto di liquido.
    Le proprietà corrosive dell'acido non sono molto pericolose, non puo' provocare ustioni gravi nè sciogliere qualunque materiale.
    Sara sa creare l'acido che usa per l'Escova da sola, è brava quando si tratta di usare la chimica per creare alcune sostanze, ma essendo autodidatta ha ancora molto da imparare.


     
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    Seduto vicino a lei ebbi modo di osservarla molto più attentamente, notai che era visibilmente un po' sporca come se avesse scavato o qualcosa di simile, i vestiti invece sembravano puliti se non nuovi, probabilmente acquistati da poco. Il casco era molto particolare, non era protettivo e sembrava qualcosa di più tecnologico notando vari cavi, tubicini e pulsanti su di esso. In mano aveva una busta di carta e stava mangiando... "dei semplici biscotti."
    Mi sembrò che mi avesse detto qualcosa ma mettendomi le mani sulle orecchie e con un grande sorriso le dissi che ero sordo al che lei risposi allungandomi la busta con i biscotti facendomi gesto di prenderne uno.

    G-grazie, uhm... il mio nome è Eco, penso proprio che saremo compagni per un po' di ore ahah.

    "Beh sembra una persona simpatica, penso che piacerà a Sara, uhm."

    sto aspettando un amica, si chiama Sara. Anche lei viaggerà con noi!

    Mi rispose solo con un sorriso visto che non le avevo detto che sapevo leggere le labbra.
    "Va beh, ci sarà tempo in carrozza e poi adesso sarebbe anche scomodo parlare stando seduti a fianco."
    Passarono circa venti minuti o forse poco più e finalmente vidi Sara avvicinarsi, le feci un gesto con la mano per farmi notare.
    "Si conoscono? Ha detto Bios?... ora che ci penso ricorda proprio una delle tre ragazze che aveva dipinto Sara. Che fortuna sfacciata però!"

    Quindi tu sei la famosa Bios? piacere ahah.

    La ragazza ascoltò Sara e poi voltò lo sguardo verso di me quando dissi l'ultima cosa senza dire niente, solo per ascoltarmi penso. Si rivoltò di nuovo verso Sara e quindi non potevo più vederle il volto, potevo solo leggere le labbra della mia compagna adesso.
    La ragazza allungo i biscotti a Sara prima di parlare.

    Scusa, ma penso proprio di non conoscerti. C-come fai a sapere il mio nome?

    Chiese a bassa voce incuriosita e a tratti un po' imbarazzata, probabilmente sentitasi un po' a disagio ad essere riconosciuta da una persona che non conosceva.


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    Nome: Eco Zitroski | Sesso: M | Età: 24 | Provenienza: Lithoscaelia | Razza: Umano | Int;Cos;For;Des |




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    Santa Scaelia: 「2/2 cariche」
    Alcuni abitanti di Lithoscaelia durante il Cataclisma hanno acquisito un bizzarro effetto dalla sabbia speciale che brucia nei motori della città. Da quel giorno molti di loro lavorano come manutentori della città, riuscendo a modificare il proprio peso corporeo rendendosi estremamente pesanti o leggeri. Posso inoltre modificare il peso su parti del corpo specifiche o tutto il corpo.

    Dono di Scaelia: 「3/3 cariche」
    Eco a causa della sua estrema vicinanza al motore principale di Lithoscaelia durante il Cataclisma ha sviluppato un'abilità che molte persone si sognerebbero. Volare; il ragazzo riesce a levitare per diverso tempo fin che non si stanca e deve rimettere i piedi a terra. Non può usare subito dopo la levitazione se è stanco, e in base al tempo che è passato dall'ultimo volo può passare più o meno tempo per riusare l'abilità.

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    Eco è sordo dalla nascita ma è capace di leggere il labiale e comunicare con il linguaggio dei segni.




     
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    Quella ragazzina offrì dei biscotti a Sara, e le disse di non conoscerla con un'espressione visibilmente a disagio.
    'Non mi dire che..NON MI DIRE CHE!' Sara la guardò meglio, il suo aspetto era tale e quale quello di Bios, ma il suo modo di fare era totalmente diverso. La ragazza si portò una mano davanti alla bocca diventando bordeaux e iniziando a farfugliare qualcosa con una risatina nervosa.
    "Mamma mia che imbarazzo! Credo di aver fatto confusione, scusa! E' che tu assomigli davvero alla Bios che ho incontrato quella volta, ma se non mi riconosci evidentemente non sei tu, scusa, sono stata troppo avventata, ahah che sbadata!" iniziò a dire senza riuscire a fermarsi, prendendo poi un biscotto e ficcandoselo in bocca. "Daffero squifito, graffie!"
    'Che pasticcio, lei deve essere una delle altre due Bios di cui..Bios mi ha parlato. La mia Bios è la 11 se non sbaglio, le altre sono la 12 e la 13..? Spero di non starmi sbagliando!'
    "Scusa Eco, mi devo essere confusa ahah! Ma dimmi, questa è la carrozza che dobbiamo prendere? Accompagnami a parlare con il conducente, voglio ringraziarlo di persona!" disse Sara verso l'amico, tirandolo per una manica cercando di farsi seguire.

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    Nome: Sara Quil | Sesso: F | Età: 21 | Provenienza: Lithoscaelia | Razza: Umano | Des;Int;Cos;For |




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    "Non la conosce? Si sarà confusa Sara?"
    Non capivo esattamente cosa stava succedendo ma sia Sara che Bios sembravano aver capito qualcosa o stavano appunto capendo cos'è successo.

    Sì è questa la carrozza ma il signor elfo ci ha detto di aspettarlo qui che aveva delle faccende da sbrigare. Oh sì, leggo il labiale, avrei dovuto dirtelo subito ahah.

    Dissi infine a Bios poco prima che Sara iniziò a strattonarmi verso di lei "Sara è un po' agitata, c'è qualcosa che non va?" Pensai subito senza capire, doveva essere comunque qualcosa di urgente se mi stava tirando in quel modo.

    Tu... tu hai incontrato Undici?!

    Disse Bios verso Sara anche se ormai ci stavamo allontanando ed io non potevo sentire.




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    Edited by essai_demetori - 21/11/2016, 05:12
     
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    Appena la ragazzina aprì bocca, Sara simulò uno starnuto per fingere di non sentire, continuando a tirare Eco oltre l'angolo del carro.
    'Devo riflettere prima di parlare con lei e dirle qualunque cosa..' pensò agitata.
    Una volta girato l'angolo, aspettò di essere vicino al davanti del carro e poi si fermò, girandosi verso Eco.
    "Ascolta, è di fondamentale importanza!" iniziò a dire, parlando però a voce estremamente bassa. Lui l'avrebbe capita comunque leggendo il labiale. "Bios viene da Mugtjat come ti ho già detto, però è davvero molto importante che nessun'altro che viene da lì sappia dove sta o che noi la conosciamo, ok? Questo potrebbe metterla nei guai." fece una pausa riflettendo un attimo.
    "Non so ancora cosa dirò a quella ragazzina, mi inventerò qualcosa. Ma non le dobbiamo dire dove stiamo andando, va bene?" sperava davvero tanto che Eco capisse la situazione, non voleva creare problemi a Bios.
    "Torniamo da lei adesso.." Sara gli mise una mano sulla spalla con un'aria un po' dispiaciuta.
    'E' stato così gentile da venire fino qui per aiutarmi e la situazione sembra complicarsi ogni secondo che passa..non voglio creargli problemi, o che pensi che le cose sono più complicate di quello che pensava, ci tengo a continuare il viaggio con lui..'

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    Sara mi portò fino a dietro il carro, doveva dirmi qualcosa di urgente e così fece. A quanto pare dovevo mantenere segreta la nostra destinazione, non dovevo proprio parlare della Bios che conosceva Sara... mi grattai il mento e chiusi un attimo gli occhi non appena sara ebbe finito di parlare.
    "Devo fidarmi di Sara." Senza dire una singola parola per paura di non modulare adeguatamente il volume della voce mimai di chiudere a chiave la bocca e poi le feci un sorriso.

    Siamo pronti allora? Oh, non mi sono presentato, il mio nome è Elia e tu devi essere la compagna che stava aspettando. Come avete detto che vi chiamate?

    Il signor Elia si avvicinò a noi dopo aver finito quello che stava facendo e dopo averci fatto presentare salì sul posto di guida della carrozza. Ero un po' confuso, pensavo che avrebbe portato anche i cavalli per trainare appunto la carrozza ma invece non fece così, si sedette sul posto di guida prendendo in mano delle redini attaccate alla carrozza stessa.
    "Una carrozza meccanica? Non ne avevo mai viste fatte in legno!"

    Allora cosa state aspettando? Salite a bordo. Bios... Si parte!
    Alzò la voce per richiamare la mugtjan.


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    Eco sembrò capire la situazione, Sara ne era molto sollevata. Quando il signore che guidava la carrozza tornò da loro, Sara si presentò e lo ringraziò per la gentilezza, andando poi con Eco nella parte posteriore del carro. Sembrava essere un carro meccanico dal momento che non c'erano cavalli a trainarlo, anche se era abbastanza insolito vederne fatti di legno.
    Una volta arrivata all'apertura sul retro, Sara salì sul carro e si sedette per terra, con la schiena appoggiata ad una parete. Guardò la Bios che aveva di fronte e decise di prendere l'iniziativa, ancora non sapeva con certezza cos'avrebbe detto.
    "Scusa ancora per l'incomprensione di prima, io sono Sara. Piacere di conoscerti." anche se sembrava più amichevole di Bios..della Bios che conosceva lei, non poteva escludere che si comportasse così di proposito e che fosse una facciata. Sara cercò di sorriderle, aveva in parte recuperato la calma ma era ancora preoccupata per quello che sarebbe potuto succedere.

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    Salimmo in carrozza insieme a Bios, non capivo ancora bene cosa stesse succedendo e l'unica cosa di cui ero certo credo sia che di Bios ne esistevano due.
    Mi sedetti vicino a Sara appoggiando il kanabo di fianco a me e Bios si sedette di fronte a noi due.
    "Quindi la Bios che conosce Sara è uguale a lei? due persone identiche e con pure lo stesso nome. Una sorta di gemelle?" Probabilmente avrei capito meglio in futuro.
    La carrozza partì senza però fare nessun tipo di vibrazione meccanica che io conoscevo molto bene. Non si sentiva nemmeno odore di carburante e non sentivo nessuna fonte di calore sotto di noi, se non va a vapore o qualcosa di simile... "cosa fa muovere questo carro?"

    Sara... secondo te cosa fa muovere questo carro? Non capisco, non avverto niente di meccanico, sembra una normalissima carrozza.

    Dissi a Sara cercando di farla distrarre un po', sembrava molto tesa.

    E' un carrozza magica.

    Disse Bios anche se io ho visto solo di sfuggita che stava dicendo qualcosa visto che avevo lo sguardo rivolto verso Sara.

    Scusa non sono riuscito a leggerti le labbra, puoi ripetere?

    Ho detto che è una carrozza magica, sfrutta fonti di magia per muoversi. Comunque, non preoccuparti. Posso capire che il momento di panico. Ecco, prendete pure.

    Disse a Sara porgendo ad entrambi di nuovo i biscotti che aveva nel sacchetto. Ne presi volentieri un altro, erano normali biscotti ma era davvero buoni, probabilmente sfornati da poco.

    Potete chiamarmi Diciassette, alla fine è comunque anche questo il mio nome ahah

    Disse con una risata un po' finta, intuii che dietro quel suo nome si celavano probabilmente brutti ricordi, o qualcosa di simile. Forse era soltanto la mia immaginazione pensai.

    Hai detto di aver incontrato una Bios prima di me? Undici... dopo che è scappata Dodici, Tredici e Quattordici sono state scartate. Va beh... hai detto prima quando mi hai scambiato per lei che stai andando a trovarla? Sì è salvata quindi?

    "Oddio."


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    Nome: Eco Zitroski | Sesso: M | Età: 24 | Provenienza: Lithoscaelia | Razza: Umano | Int;Cos;For;Des |




    Abilità:
    Santa Scaelia: 「2/2 cariche」
    Alcuni abitanti di Lithoscaelia durante il Cataclisma hanno acquisito un bizzarro effetto dalla sabbia speciale che brucia nei motori della città. Da quel giorno molti di loro lavorano come manutentori della città, riuscendo a modificare il proprio peso corporeo rendendosi estremamente pesanti o leggeri. Posso inoltre modificare il peso su parti del corpo specifiche o tutto il corpo.

    Dono di Scaelia: 「3/3 cariche」
    Eco a causa della sua estrema vicinanza al motore principale di Lithoscaelia durante il Cataclisma ha sviluppato un'abilità che molte persone si sognerebbero. Volare; il ragazzo riesce a levitare per diverso tempo fin che non si stanca e deve rimettere i piedi a terra. Non può usare subito dopo la levitazione se è stanco, e in base al tempo che è passato dall'ultimo volo può passare più o meno tempo per riusare l'abilità.

    Equipaggiamento:
    Kanabo
    Note Giocatore:
    Eco è sordo dalla nascita ma è capace di leggere il labiale e comunicare con il linguaggio dei segni.




     
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    Sara stava pensando alla domanda di Eco, e stava per rispondere che probabilmente era la magia, quando Bios l'anticipò, e subito dopo offrì a entrambi un altro biscotto.
    'Decisamente questa non è la mia Bios! Anche se pure a lei sembravano piacere i biscotti, ma non so se li avrebbe condivisi così con dei compagni di viaggio..' quei pensieri facevano un po' divertire Sara, che però continuava a tenere a mente di dover essere cauta.
    "Grazie ancora per i biscotti, e piacere! Il 17 è un bel numero." disse con un sorriso. Non sapeva bene come comportarsi, temeva di dire troppo o troppo poco, e soprattutto stava cercando di capire quanto del suo comportamento amichevole fosse genuino.
    "Hai detto di aver incontrato una Bios prima di me? Undici... dopo che è scappata Dodici, Tredici e Quattordici sono state scartate." disse la ragazzina, al che Sara si irrigidì. Sperava che la cosa fosse passata inosservata, e invece ecco lì che il discorso tornava fuori. Forse poteva ancora cavarsela.
    "Va beh... hai detto prima quando mi hai scambiato per lei che stai andando a trovarla? Sì è salvata quindi?"
    'Appunto, sono fregata..' pensò iniziando a iperventilare.
    "Ecco..non mi ha mai parlato di un numero, potremmo ancora non star parlando della stessa persona, forse è la 18 o la 19 ahah!" disse con una risatina nervosa. "Eco ed io siamo in viaggio verso Chinerea, credo che lei sia da quelle parti, così pensavo di passare a salutarla una volta finite le nostre commissioni! Sempre che riusciamo a trovarla, non ho informazioni molto precise a riguardo." concluse con un altro sorriso, questa volta più rilassato. Però lo sentiva, sentiva i muscoli dello stomaco farsi rigidi come la roccia.
    'Ti prego, non farmi altre domande..'
    "Tu dove sei diretta invece?"

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    Nome: Sara Quil | Sesso: F | Età: 21 | Provenienza: Lithoscaelia | Razza: Umano | Des;Int;Cos;For |




    Abilità:
    Riparazione Immediata: 「4/4 cariche」
    Gli abitanti di Lithoscaelia possiedono una preparazione perfetta riguardo cosa ci sia da fare in caso di guasti al loro equipaggiamento. Possono riparare qualunque cosa praticamente all'istante, ma l'integrità dell'oggetto ne risente, permettendogli di essere rimesso in funzione velocemente aumentando però la sua usura. Grazie a questa speciale capacità sono molto bravi nel creare oggetti improvvisati partendo dai singoli materiali, e a comprendere il funzionamento di un meccanismo a prima vista.

    Deflagrazione Acida: 「2/2 cariche」
    Inserendo il contenuto di un sacchettino di polvere da sparo in uno scomparto a scomparsa, è possibile girare al contrario l'Escova e usare lo stesso meccanismo usato per espellere le cartucce vuote per sparare fuori la cartuccia in uso in modo che deflagri e faccia danni da acido a spargimento. Ovviamente ha effetti diversi a seconda della quantità di acido presente nella cartuccia.

    Mina Solforica: 「3/3 cariche」
    Questa mina in legno della grandezza di un piattino, puo' contenere una dose di acido solforico e una di acqua. Se rotta in qualche modo, fa entrare in contatto l'acqua con l'acido, provocando pericolosi schizzi di questa sostanza estremamente corrosiva. Gli schizzi arriverebbero dai piedi alle ginocchia di chiunque nel raggio di 3 metri dalla mina, provocando importanti e dolorose ustioni. Inoltre inizierebbe a disperdere un aereosol di acido solforico, che inalato in quantità eccessive puo' avere conseguenze negative sull'organismo. Per essere usato, prima di tutto deve essere assemblata la mina, che Sara porta con sè in parti separate (contenitori vuoti di legno, fialette di acido e acqua).

    Olio su Tela: 「2/2 cariche」
    Cartucce composte da 1/4 acqua e 3/4 olio. L'acqua é in realtà una sostanza studiata apposta per ripulire l'Escova dai residui della cartuccia usata in precedenza. L'olio é altamente infiammabile e rende le superfici su cui viene applicato scivolose.

    Equipaggiamento:
    - Escova
    - Pugnale
    - Cartucce per l'Escova (30 ml) 5/5
    - Polvere da sparo 2/2
    - Materiali grezzi per la polvere da sparo
    - Pomata lenitiva 5/5 usi
    - Sacca
    - Blocco da disegno e matita
    - Kit di riparazione per l'Escova
    - Sfera trasmittente di Xotiko

    Note Giocatore:
    La finitura dei suoi abiliti lascia a intendere che siano molto costosi. Non ha l'aria di una combattente.
    Oltre ai normali attacchi, l'Escova puo', ruotando la ghiera in senso orario o antiorario, espellere tutto l'acido della cartuccia inserita sotto forma di nube o come un getto di liquido.
    Le proprietà corrosive dell'acido non sono molto pericolose, non puo' provocare ustioni gravi nè sciogliere qualunque materiale.
    Sara sa creare l'acido che usa per l'Escova da sola, è brava quando si tratta di usare la chimica per creare alcune sostanze, ma essendo autodidatta ha ancora molto da imparare.


     
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    Le due ragazze parlarono ma io seguii solo quello che stava dicendo Bios visto che ce l'avevo di fronte. Non volevo immischiarmi troppo, non volevo essere un peso per Sara e quindi rimasi in silenzio prendendo ogni tanto un biscotto che ci offriva Bios.
    "A me non sembra così pericolosa però, mi sembra una normale ragazzina."
    Guardai ogni tanto Sara, sembrava molto a disagio. Probabilmente Bios non lo stava intuendo ma io sì. Quella situazione la stava davvero mettendo a disagio. "Se solo avessi trovato un altra carrozza..."

    Può essere. Disse masticando il biscotto ed alzando le sopracciglia, come se in realtà non credesse che il 17 fosse un bel numero.

    Ahah, no no. Oltre a Undici ci sono solo io a Seyfert. Va beh, ho capito. Non ti chiederò nient'altro riguardo a Undici. Comunque sono diretta ad Altais; un mio...uhm credo di poterlo definire amico... beh ecco, un mio amico androide mi ha parlato di Altais e mi ha detto che ci vivono sia elfi che umani. Ci vado per curiosità, la cultura elfica mi affascina e visto che non posso andare nella loro città natale per ovvie ragione, ecco, provo ad andare lì. Sperando che non mi caccino via ahah... al massimo cercherò il mio amico a Chomer Chayul'i...

    La ragazza sembrava aver intuito o capito in che situazione si trovava Sara e cercò quindi di cambiar discorso, probabilmente per non metterla in disagio o in difficoltà. Aggiunse solo un'altra cosa tornando all'argomento iniziale.

    Mi potete fare solo un favore? Se incontrate Undici a Chinerea le potete dire di me? Non ho intenzioni ostili verso di lei... ho solo bisogno di incontrarla. Anche se sinceramente non saprei dirle dove venirmi a cercare, non ho un abitazione fissa. Beh, io mi fermerò ad Altais forse per una settimana se mi lasciano stare lì.


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    Nome: Eco Zitroski | Sesso: M | Età: 24 | Provenienza: Lithoscaelia | Razza: Umano | Int;Cos;For;Des |




    Abilità:
    Santa Scaelia: 「2/2 cariche」
    Alcuni abitanti di Lithoscaelia durante il Cataclisma hanno acquisito un bizzarro effetto dalla sabbia speciale che brucia nei motori della città. Da quel giorno molti di loro lavorano come manutentori della città, riuscendo a modificare il proprio peso corporeo rendendosi estremamente pesanti o leggeri. Posso inoltre modificare il peso su parti del corpo specifiche o tutto il corpo.

    Dono di Scaelia: 「3/3 cariche」
    Eco a causa della sua estrema vicinanza al motore principale di Lithoscaelia durante il Cataclisma ha sviluppato un'abilità che molte persone si sognerebbero. Volare; il ragazzo riesce a levitare per diverso tempo fin che non si stanca e deve rimettere i piedi a terra. Non può usare subito dopo la levitazione se è stanco, e in base al tempo che è passato dall'ultimo volo può passare più o meno tempo per riusare l'abilità.

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